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Intervista Paolo Diana: “La mia guida piace a me e alla gente”

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La storia di Paolo Diana è una storia strana, una storia fatta di successo nei cuori della gente ancora prima che sulle strade, una storia fatta di spettacolo alla guida e di passaggi che ti lasciano sempre il solito punto interrogativo: “Ma come cavolo ha fatto a passarci?”. È per noi un grande onore di poterlo intervistare in esclusiva. Ecco cosa ci ha risposto.

Ciao Paolo,
In primis consentici di ringraziarti per aver accettato di concedere questa intervista al nostro giovane progetto Rallyssimo.it che mira ad aumentare sempre di più le informazioni sul mondo dei rally in Italia.

Innanzitutto come stai? Che 2015 sarà il tuo 2015 al volante?

Ciao,
grazie a voi per la considerazione. Allora…Tutto bene dai, non ci lamentiamo, qualcuno starà sicuramente peggio! Bella domanda, diciamo che non c’è nessun programma, viviamo alla giornata e facciamo le gare che più ci interessano. Penso di aver già bruciato tutto il budget dei prossimi anni con le ultime due gare….No dai, a parte tutto, quest’anno cercherò di usare di più il 131 e spero di finire presto la “nuova” macchina in cantiere. Ho già fatto il Ronde Valtiberina con una Clio RS,il Rally Montefeltro con la Super 2000 (ahiaaaaaa) e una manifestazione a Camaiore con il 131 (doppio ahiaaaaa). La prossima settimana sarò al Rally dei Nuraghi e del Vermentino con una Citroen C2, poi Rally Barum e Rally legend con il 131. Il resto vedremo mano a mano.
Abbiamo avuto il piacere di vedere qualche tuo passaggio nel test di Petrella Guidi con la Super 2000. È arrivato il momento di provare a competere con quelli là davanti?
Si ho avuto l’occasione di provare a fare una gara con la 207 Super 2000 di Balbosca, grandissima macchina tra l’altro, mi sono trovato subito a mio agio anche se i margini di miglioramento erano davvero molto alti. Peccato che la seconda prova ho deciso di metterla con le ruote sopra e i miei sogni della prima vittoria assoluta si sono spenti lì. Cmq era solo una gara per togliersi lo sfizio di provare una vera auto da corsa da assoluto ma tutto li.
La tua è una carriera strana. Le apparizioni non sono così frequenti eppure ci sono centinaia di persone che ti aspettano per osannarti lungo le prove. Come ci si sente ad essere un idolo per così tante persone?
Sinceramente è una cosa che non  sono mai riuscito a spiegare bene, sicuramente mi aiuta il fatto di poter usare un gran mezzo come il 131 (o quello che rimane di lui) e di avere una guida non proprio pulitissima che a me e alla gente piace molto.  Secondo me ci sono piloti anche molto più spettacolari di me ma chissà……. la gente è  strana, per me è una soddisfazione grandissima!!
Ti abbiamo visto all’opera con tante auto. 131 a parte, quale è stata quella che ti ha lasciato qualche emozione in più?
In realtà è fatica trovare una macchina che emozionalmente riesce a trasmetterti qualcosa in più ma di tutte quelle che ho provato nel cuore mi è rimasta…….Clio Gruppo A, Clio Super 1.6, 306 maxi, 106 maxi, la 207 Super 2000 per quel poco che sono riuscito a capire……ma mi sono tolto delle bellissime soddisfazioni anche con la Peugeot 106 gruppo A e la Clio r3.
Come lo vedi questo CIR 2015 ora che si iscrivono sempre più stranieri e pare che con la nuova Fabia rientri pure Campedelli? Si sta finalmente trovando la strada per rilanciare tutto il movimento?
Purtroppo non è un gran momento per i rally in Italia ma sarebbe bello che i rally tornassero ad avere gli iscritti come succedeva anni fà. Campedelli è un pilota fortissimo (lo abbiamo intervistato qualche settimana fa )  e lo ha dimostrato più di una volta ma, come sempre in Italia, trionfa sempre il Dio denaro non il talento. Sono felice per Simone se torna a gareggiare con una macchina al top e vedrete che dirà sicuramente la sua nella zona alta della classifica
Riguardando la tua carriera qual è il momento più alto che rivivresti volentieri? E quello più basso  che vorresti dimenticare?
Partiamo da quello piu’ basso……due anni fa al Rally di San Marino CIR, due prove alla fine di un rally un po’ massacrante ma stupendo. Ero in testa al gruppone di pazzi con le Clio r3 con un bel vantaggio, bastava amministrare le ultime due prove ma la mia testa è quella che è, così ho deciso di provare a vincere il due ruote motrici, davanti avevo un mostro sacro del rally, un certo Paolino Andreucci, c’erano un paio di secondi tra noi e ci ho provato. Risultato? Sono finito a ruote in su, è proprio vero che chi si accontenta gode ma……lo rifarei anche se ancora non l’ho mandata giu’. Il momento più bello non è uno solo, a parte tante soddisfazioni in generale, tutto quello che si è creato in questi anni è la vittoria piu’ bella, con la Scuderia Malatesta, con gli amici, con la gente che ci sostiene e ci da una mano.
 Ultima domanda per concludere: cosa sogni per il tuo futuro al volante?
Sogno di poter continuare a correre e divertirmi come ho fatto fino adesso, sono riuscito a realizzare i miei sogni di riuscire a correre con certe macchine quindi diciamo che rallysticamente parlando sarei gia’ molto felice.
Grazie mille per la disponibilità.
Eccovi Paolo e uno di quei passaggi dove: ““Ma come cavolo ha fatto a passarci?”

 

https://www.youtube.com/watch?v=cj2DQTPDm0A

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1 Commento

  • Giovanni
    Posted 12 Gennaio 2018 0:44 0Likes

    Paolo sei un grande con i pochi mezzi ha disposizione fai battere forte il cuore questa dovrebbe essere la dottrina dei rally

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