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1986:dalla guerra fredda alle Gruppo B

1986

Trent’anni fa, stava per iniziare la più spettacolare, difficile, tragica e controversa edizione del Campionato del Mondo Rally.

Le vetture di Gruppo B erano in piena fase di sviluppo e c’era una febbrile attesa per vedere se Henry Toivonen e la Lancia Delta S4 avessero riconfermato la loro supremazia dopo il debutto vincente al RAC di due mesi prima. I più grandi costruttori di automobili del mondo erano impegnati in questa sfida tecnologica senza freni, alla ricerca di nuovi materiali e nuove soluzioni tecniche per spostare il limite sempre più verso le invalicabili leggi della fisica; i reparti corse sviluppano prototipi che mettono in crisi chi dovrà poi portarli in gara, serve una preparazione fisica e mentale maniacale per condurre queste Supercar tra due ali di folla, quella folla, che mette a repentaglio la propria vita a bordo strada, ammaliata dal fascino dei Mostri di Gruppo B.

Con gli occhi di oggi, sembra la trama di un film già scritto, date le premesse sopra citate, le tragedie appaiono inevitabili, eppure si dovrà attendere il peggio per rendersi conto che si era imboccata una via senza ritorno.

Proviamo allora insieme a guardare la stagione 1986, inquadrandola nel suo periodo storico, con gli occhi di allora:

Siamo in piena guerra fredda, in Europa c’è ancora una città come Berlino prigioniera di vecchi pregiudizi, ferita da un muro che non è solo un simbolo, ma una vera e propria barriera per idee e rapporti umani.

Dal 1° Gennaio, Spagna e Portogallo diventano stati membri della CEE, inizia quindi a nascere l’Europa sotto l’aspetto economico e politico.

Nella corsa allo spazio, gli Stati Uniti sono sconvolti dalla tragedia dello Space Shuttle Challenger, esploso nella fase di decollo con 7 astronauti  a bordo.

D’altro canto, i Russi lanciano il primo modulo della stazione spaziale orbitante  Mir che verrà dismessa soltanto nel 2001.

Ronald Reagan ammette di aver venduto armi all’Iran, Gorbaciov inizia il ritiro delle truppe dall’Afganisthan.

Si diffonde in tutto il mondo il primo virus informatico, (c)Brain.

L’incidente al reattore 4 della centrale di Chernobyl, fa stare con il fiato sospeso tutta Europa, le conseguenze del disastro sulla popolazione locale dureranno per decenni.

L’Italia si trova geograficamente e politicamente coinvolta nella crisi tra Stati Uniti e Libia. Seppur afflitta dagli scandali, come quello del vino al Metanolo che causerà la morte di 23 persone

Rita Levi Motalcini, premio Nobel per la Medicina  proprio mentre nell’aula bunker dell’Ucciardone si apre il maxi processo contro la mafia.

Papa Giovanni Paolo II effettua una storica visita nella sinagoga, il primo  nella storia della Chiesa.

L’Argentina di Diego Armando Maradona vince i Mondiali di Calcio di Messico 86 contro la Germania Ovest.

Nei cinema vengono proiettati Rocky IV, Aliens, Platoon, La Mosca, Highlander e TopGun, si ascoltano Madonna, i Queen e Michael Jackson.

Indossiamo scarpe Reebook, Converse, Superga, Vans, Timberland,  piumini Moncler, Avirex, Uniform, jeans Levi’s, Stone Island, Americanino.

Siamo nell’epoca dei Paninari, sotto forte influenza della cultura americana, c’è voglia di sentirsi protagonisti, di sentirsi invincibili, di romper gli schemi, inizia quella cultura dell’apparire per la quale siamo sempre i più belli ed i più importanti.

In un contesto come questo appena descritto, era del tutto congruo, avere come protagoniste del nostro amato sport le auto di Gruppo B, proporzionate alla follia del periodo e maledettamente affascinanti ancora oggi.

Lorenzo Tinozzi (EpicRallyTribe)

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