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Costantino e la favola in N2: al Rally del Piemonte arriva la prima gioia

Il giovane savonese si aggiudica per la prima volta in carriera il primato della classe di appartenenza

Partire da zero non è mai semplice per nessuno, figuriamoci in un mondo che è sempre stato sconosciuto. Fin da bambino a rincorrere un pallone ai giardinetti e poi in campo con la maglia del Legino insieme al Faraone Stephan e agli amici di sempre, per poi passare nelle giovanili del Savona e in prima squadra della Veloce in Eccellenza. Kilometri e kilometri sulla quella fascia sinistra fino a quando il ginocchio fa crac, e addio sogni di gloria. L’operazione non verrà mai smaltita del tutto e la carriera va in archivio troppo presto.

Ma ecco che un giorno, grazie all’influenza del papà, si avvicina al mondo dei rally, andando a vedere il Riviera ligure e il Bormida, le gare sotto casa in pratica. Da lì a provarci il passo è davvero breve e in pochi mesi padre e figlio allestiscono una 106 N2 con l’aiuto di Effemme Autosport, iscrivendosi successivamente proprio a quel famigerato rally della Riviera Ligure.

Questa è la breve storia del savonese Danilo Costantino che, proprio insieme al papà Mauro e a bordo di quella Peugeot 106, domenica è andato ad aggiudicarsi la vittoria di classe N2 al 2°Rally del Piemonte battendo ben 21 equipaggi presenti ai nastri di partenza,  e mettendo la famigerata ciliegina sulla torta in una stagione in cui è stato sempre tra i migliori della classe nei rally precedenti. Un risultato inaspettato all’inizio ma centrato con tenacia e caparbietà, andando a colmare i sacrifici e le delusioni delle prime due stagioni al volante caratterizzate da tanta sfortuna e moltissimi ritiri a causa di noie meccaniche. Ma nonostante tutto la voglia di non mollare ha prevalso e l’equipaggio famigliare è arrivato all’arrivo di Dogliani sorridente ed emozionato per aver conseguito un risultato che sa di impresa.

 Danilo, domenica è arrivata la tua prima vittoria di classe. Stiamo parlando della gara perfetta?

Si esatto, finalmente è arrivata la prima vittoria di classe. Un risultato sorprendente per noi considerando i molti equipaggi presenti dal piede molto pesante e per le prove speciali selettive e impegnative. Finalmente tutto è filato liscio e stavolta anche la fortuna ci ha assistito. Nei rally precedenti ho perso primato o comunque podi per via della sfortuna che sembrava sempre troppo accanirsi su di noi. Non possiamo che essere felici stavolta

Quanto ti ha messo alla prova la gara piemontese?

Innanzitutto voglio complimentarmi con gli organizzatori per aver allestito una gara fantastica e senza il minimo intoppo. Le prove erano davvero belle anche se molto impegnative per via dello sporco e dei continui cambi di ritmo, facilitando l’errore. Noi siamo stati concentrati dal primo all’ultimo metro ed è uscito un risultato incredibile

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Moltissimi equipaggi al via e molti dal piede pesante. Chi temevi maggiormente?

Trovarsi in 22 equipaggi nella stessa classe è davvero bello perché si ha la possibilità di confrontarsi per davvero con piloti anche più esperti e magari con ottimi risultati alle spalle, ma allo stesso tempo può complicare la rincorsa alle prime posizioni. Appena uscito l’elenco iscritti ho subito pensato che Paolo Iraldi, che non ha certamente bisogno di presentazioni, fosse il primo candidato alla vittoria di classe. Alla domenica mi sono ritrovato davanti e ho spinto fino all’ultimo per mantenere la posizione e, anche per bravura nostra e grazie finalmente al giusto setup raggiunto con la vettura, abbiamo fatto centro

Quanto valore acquista centrare il risultato con papà Mauro alle note?

È stata un’emozione incredibile. Questo progetto è nato insieme a lui e dunque non può fare altro che valorizzare quanto fatto di buono domenica. Mi è sempre stato vicino e mi ha sempre appoggiato anche quando le cose andavano male. Sacrifici su sacrifici per mettere in ordine la nostra macchina portandola quasi alla perfezione. Chissà, magari è un segno del destino averlo conseguito proprio insieme a lui…

Che ne sarà del tuo futuro?

Per quest’anno non ho più nulla in programma, anche se mi piacerebbe fare ancora una gara per preparare al meglio il 2017, anno in cui vorrei fare un’ulteriore salto di qualità, partecipando magari ad un trofeo. Ma per ora godiamoci ancora un po’ l’impresa

Articolo riportato dal quotidiano online SvSport

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