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Toyota e il WRC, storia di successi. Si ripeteranno?

Dalla Corolla alla Yaris passando per la Celica ecco l’evoluzione storica della Casa nipponica nel World Rally Championship.

Toyota e il WRC un excursus dalla doppia faccia, costellato da immense soddisfazioni e trionfi uniti a qualche delusione, tra cui la squalifica del 1995 per poi concludere con un ritiro durato troppi anni.

4 Mondiali Rally Piloti con la Celica rispettivamente nel 1990 e 1992 con lo spagnolo Carlos Sainz, nel 1993 con il finlandese Juha Kankkunen e infine nel 1994 col francese Didier Auriol; 3 Mondiali Costruttori nel 1993 e nel 1994 con la Celica e infine nel 1999 con la Corolla. Visti i successi è così diventato il marchio non europeo, con Subaru, ad essere il più vincente della storia dei rally.

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Toyota comincia la sua avventura nei rally nel 1972 quando lancia nel RAC la Toyota Celica pilotata dallo svedese Ove Andersson il quale concluderà la sfida al 9° posto. In quegli anni l’idea era quella di tenere come casa base della squadra il paese di provenienza, ovvero il Giappone, ma per problemi logistici e di numero di gare in territorio europeo, la Toyota mette le tende in Svezia, a Uppsala dove alloggia la scuderia di Andersson. Dopo un breve periodo in Svezia, il team si trasferisce in Belgio nelle vicinanze di Bruxelles.

L’anno seguente, 1973, arriva la prima vittoria per il marchio nel WRC, negli Stati Uniti. Il trionfo è dato da un pilota che guidava una Toyota, ma per un team privato. Si trattava di Walter Boyce, canadese alla guida di una Corolla Levin.

Nel 1975 nasce il Toyota Team Europe e nello stesso anno è la volta del primo trionfo ufficiale grazie alla veloce e performante Corolla Levin guidata dal finlandese Hannu Mikkola.
Nel 1977 conquista la medaglia di bronzo nel Mondiale Costruttori.
Nel 1979 la squadra si sposta in Germania, precisamente a Colonia, dove svilupperà la Celica Turbo.
Il 1980 comincia con il trionfo di Björn Waldegård nel Rally di Nuova Zelanda al volante della Celica 2000 GT.
Nel 1983, Toyota introduce una nuova vettura la quale si rivelerà particolarmente amante delle gare africane. Infatti con la coupè Celica Twincam Turbo, conquisterà 3 vittorie nel triennio solamente in Costa d’Avorio grazie alle vittorie di Waldegaard nel 1983 e nel 1986 e di Kankkunen nel 1985 oltre ad altrettanti primi posti al Safari sempre con Waldegaard nel 1984 e nel 1986 e con Kankkunen nel 1985.
Nel 1988, Toyota presenta la Celica GT-Four, la prima per il marchio giapponese a godere della trazione integrale.
Nel 1989 grazie al successo di Kankkunen in Australia e agli importanti punti conquistati dal giovane talento spagnolo Carlos Sainz, si piazza seconda nel Mondiale Costruttori.


Nel 1990 Toyota sale sul gradino più alto del mondo. Vince il suo primo Mondiale WRC con Carlos Sainz, iridato in 4 appuntamenti e precisamente all’Acropoli, in Nuova Zelanda, al 1000 Laghi e al RAC. Sfumò invece il Mondiale Costruttori.
L’anno successivo arrivano 5 successi per Carlos Sainz a Monte Carlo, in Portogallo, al Tour de Corse, in Nuova Zelanda e in Argentina e uno per il tedesco Armin Schwarz primo al Catalunya. Il mondiale andrà però al finlandese Kankkunen con la Lancia Delta. Secondo posto, sempre dietro a Lancia anche per il Costruttori.


Passiamo al 1992, dove scende in strada la nuova Celica ST 185. Questa novità porta alla conquista del 2° Mondiale Piloti, sempre con lo spagnolo Sainz, il quale vince al Safari, in Nuova Zelanda, al Catalunya e al RAC, ma il Costruttori, nonostante gli ottimi risultati, non arriva.


Anno d’oro il 1993Toyota assorbe il Toyota Team Europe diventando Toyota Motorsport. Grazie al ritiro dai rally della Lancia, ingaggia Kankkunen il quale vince subito il mondiale trionfando 5 volte (Safari, Argentina, 1000 Laghi, Australia e RAC) e grazie ad altri due successi (Auriol a Monte Carlo e Jonsson in Svezia) diventa finalmente il primo marchio asiatico a essere campione del mondo Costruttori.
E’ ancora dominio Toyota l’anno seguente, il 1994. Didier Auriol si laurea campione del mondo Piloti con 3 vittorie, Tour de Corse, Argentina e Sanremo. Con la vittoria di Kankkunen in Portogallo e del keniano Duncan al Safari, arriva il secondo Mondiale Costruttori.
Dalle stelle alle stalle nel biennio ’95-’96. Vince solo il Tour de Corse con Auriol e arriva la squalifica dal WRC per 12 mesi a causa di una violazione del regolamento dovuto alla modifica di un motore nel penultimo impegno mondiale in Catalunya. La squadra ufficiale lascia quindi il mondiale e la Toyota la troviamo solamente con qualche privato.
Nel biennio 1996-’97 le Celica GT-Four private vanno 5 volte a podio in 2 anni. La squadra ufficiale tornerà in strada alla fine della stagione ’97 con la nuova Corolla WRC.
L’anno seguente, 1998, timbra 3 successi con Sainz al Monte Carlo e in Nuova Zelanda e Didier Auriol al Tour de Corse.


L’anno 1999
scaccia ogni ricordo di crisi con il terzo titolo mondiale Costruttori nonostante un solo successo, quello di Auriol in Cina. Al termine di quell’annata la squadra nipponica lascia il Mondiale Rally per dedicarsi alla F1.

Dopo 18 lunghi anni di assenza, il famoso marchio giapponese torna al mondiale WRC grazie al supporto e allo sviluppo portato avanti da Tommi Makinen. La squadra ingaggerà Jari-Matti Latvala e l’altro finnico Juho Hanninen che ha curato gran parte dello sviluppo, oltre ad un inserimento in un’eventuale terza Toyota Yaris per il giovane Esapekka Lappi.
Parte in quarta la nuova piccola di casa Toyota conquistando un 2° posto a Montecarlo e una splendida vittoria in Svezia pervenute sempre dal piede di Jari Matti che balza subito in testa al campionato.

Che sia definitivamente tornata la Toyota che più conosciamo? Deja vu anni ’90?? Solo il tempo e il corso del campionato ce lo sapranno dire….

 

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