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La bella storia di Alen Burgnani

Scrivere questo articolo non mi è stato per niente facile. Premesso che, non sono un giornalista, non ho le potenzialità per diventarlo e scrivo per puro divertimento, pura passione e per far conoscere al pubblico qualcosa dello sport che più amo.
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Un caro amico giornalista Mario Lastretti, decano della stampa motorista sarda, durante un riordino del 15° Rally dei Nuraghi e del Vermentino, ha raccontato a me e i miei colleghi di Sardegna Sport (Matteo Porcu e Fabio Frongia), che tra gli iscritti c’era anche un ragazzo speciale.

Stiamo parlando di Alen Burgagni, pilota con sindrone down di San Marino in gara col padre Antonio a bordo di una splendida Fiat 131 Abarth.

A fine gara, tra i volti sfiniti, stanchi, emozionati degli equipaggi all’arrivo di Piazza del Popolo, notiamo subito due occhioni azzurri come il mare ed un sorriso che ci illumina e ci fa dimenticare la stanchezza, è quello di Alen.

Dopo un caloroso e sincero abbraccio, scambiamo quattro battute con lui:

E’ stato bellissimo, mi sono divertito molto. 

Queste le parole del classe ’87 proveniente dalla Repubblica di San Marino. Non era un debutto per Alen, già lo scorso novembre è stato protagonista del Tuscan Rewind, affiancato da papà Antonio con il quale abbiamo scambiamo qualche parola e ci ha svelato la motivazione della scelta del nome del figlio:

Ho sempre desiderato che il mio primo figlio avesse avuto il nome di Alen, come Markku il grande finlandese portacolori del team Fiat, sempre fedele al Gruppo, e cosi è stato. Sono fiero, felice e contento che sia riuscito anche a farlo correre con la 131 l’auto della mia gioventù che, dopo qualche anno, sono riuscito ad acquistare.

In famiglia non ci siamo MAI ARRESI. Abbiamo avuto la fortuna, una GRANDE FORTUNA, di incontrare delle persone che definiamo ANGELI, che ci danno e ci hanno dato una grande mano per realizzare questo sogno. Portare alle gara mio figlio  significa dare un segnale forte a chi si trova nelle nostre stesse condizioni: NON CI SI DEVE MAI ARRENDERE! Diamo un segnale alla società, allo sport e al mondo dei motori. Se ci sono i presupposti questi ragazzi danno sempre l’anima in tutto quello che fanno. E’ fondamentale mantenere le promesse fattegli e tramite l’allenamento e lo studio i risultati si vedono.

Concludono Antonio e Alen, con un bel ringraziamento alla Sardegna, agli organizzatori e al suo popolo:

Siamo stati benissimo qua in Sardegna. Le strade erano un po’ troppo dure (sorride) per la mia 131, ma il divertimento è stato impagabile. Il problema è che Alen non mi lascia mai guidare….

Berchidda, tutta la Sardegna e il sottoscritto aspettano i Burgnani per la gara del prossimo anno.

La speciale foto di copertina suggella uno splendido weekend con i miei colleghi di Sardegna, di Rallyssimo e i Burgnani. Un vero piacere!

 

Foto: Emanuele Perrone

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