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Pietro Ometto: “Amo la terra quindi la Sardegna sarà sicuramente una gara bellissima”

Proseguono le interviste in vista del Rally d’Italia Sardegna 2017. Oggi abbiamo il piacere di parlare con Pietro Ometto che per l’occasione navigherà Carlo Covi. Prima volta per lui sui temibili sterrati sardi. Tanta la voglia di fare bene e di vivere un’esperienza indimenticabile.

Un 2017 pieno di impegni importanti come il Montecarlo, poi la vittoria assoluta al Ciocco e ora il Sardegna, come vivi questo magic moment?

Il Montecarlo è stata la realizzazione di un grande sogno, pur facendolo con una macchinina piccola è sempre una bellissima gara. Ricordo che da bambino guardavo i filmati ed è stato sempre il mio sogno poterci partecipare. Bellissima avventura e gara assieme a Carlo Covi. Un altro sogno è stata la vittoria del Ciocco per iniziare il Campionato nel miglior dei modi, anche se non è stato facile ma una bella soddisfazione essendo la prima gara vinta nell’assoluto con Simone Campedelli, dopo un duro lavoro durante l’inverno, ma si continua a spingere per migliorare per ottenere altri buoni risultati

Per te è la prima volta in Sardegna, come ti stai preparando per una delle gare più dure del mondiale?

Non sono mai stato in Sardegna, sono curioso, vedremo come sarà. Amo la terra quindi sicuramente sarà una bellissima gara. Sicuramente bisogna prepararsi al meglio da casa, per quanto riguarda l’organizzazione delle ricognizioni e del piano logistico durante i giorni di gara, per quello che ho potuto ho preparato al meglio.

Alghero e Olbia stanno preparando grandi feste per accogliere gli equipaggi. Quanto è importante il calore della gente per voi sportivi?

Il calore dei tifosi/appassionati è importantissimo e ci spinge a continuare a fare quello che ci piace dandoci una buona motivazione, anche il piacere di tornare in dei posti dove sei stato ben accolto, quindi fa sempre piacere il calore del pubblico durante le gare.

Navigherai Carlo Covi con la Peugeot 208 R2, come vi state preparando alla gara?

Con la macchinina piccola Peugeot 208 R2 sarà difficile sopravvivere anche alle prove, perché alcuni tratti delle prove sono molto rotti, quindi bisogna stare un po attenti cercando di divertirci ma anche di arrivare infondo.

Ti rivedremo in altre gare WRC?

Dopo la gara in Sardegna, 90% parteciperò insieme a Nicola Sartor all’ADAC Rallye Deutschland, gara valida per il mondiale, dove prende parte il Campionato Opel Adam Cup che sto facendo insieme a lui e per me sarà la terza gare nel mondiale per questo 2017.

A chi ti ispiri come navigatore?

Non ho un navigatore in particolare a cui mi ispiro, ma cerco sempre di imparare dai migliori cioè quelli che sono nel mondiale essendo per me la massima espressione del rallysmo.

Classe 1992, vista la tua età cosa consiglieresti ai giovani che vogliono avvicinarsi a questo ruolo importante di questo sport?

Ci sono vari modi di fare il navigatore, c’è chi lo fa con l’amico o c’è chi lo fa in maniera più seria, ma la cosa importante è affrontare le gare al meglio, cercando di divertirsi. Ben vengano i ragazzi con la passione per questo sport anche perchè secondo me mancano giovani di un certo livello. Facendo i conti con i sacrifici, affrontare le gare con determinazione utile per raggiungere gli obiettivi altrimenti “nulla viene da solo”. Soprattutto bisogna distinguersi in qualche modo cercando di emergere dalla massa per qualche propria caratteristica, altrimenti rimani uguale a tutti e uno non ha motivo di scegliere te piuttosto che qualcun’altro.

Grazie per il tuo tempo.

Grazie a te.

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