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Ucci-Ussi impressioni sul Rally italia Sardegna 2017

Automoto.it ha intervistato l’equipaggio campionissimo del CIR, Paolo Andreucci e Anna Andreussi che erano al Rally Italia Sardegna in “borghese” con una 208 “civile” per seguire l’evento mondiale in terra sarda.

Paolo e Anna raccontano cosa hanno notato di interessante e non, analizzando e descrivendo la gara.

Ecco le loro impressioni:

Abbiamo visto, per prima cosa, un bel Rally Italia Sardegna, e lo abbiamo visto particolarmente in “forma”! Tostissimo tutto, ma come sempre con il “tappone” centrale a fare una bella differenza con la Monte Lerno. Strade strette e tecniche, forature e ritmi serratissimi. È qui che si ipoteca il Rally e che si manda in “sollucchero” il Pubblico. Per la verità abbiamo visto che qualche stupidaggine l’hanno fatta anche in altre situazioni. Tutto molto tirato, interessante.

Ho visto che le nuove WRC Plus vanno fortissimo, ma non tutte allo stesso modo. È logico, ma vi invito a guardarle meglio alla prossima occasione. Senza fare nomi e citare Marche o Piloti, fate attenzione all’ingresso delle curve, sulle inversioni. Ci sono due Macchine che si fiondano dentro sicure, che quando invertono la direzione restano composte e accettano che il Pilota metta giù, anche pesantemente, senza scomporsi. Altre, invece, tendono ad essere troppo sovrasterzanti, a scappare via di retrotreno, e vogliono che si levi un po’ il piede. E lì si perde tempo e si deve ripartire.

Ho visto un bel Paddon fino a un certo punto, ma ho anche visto che si doveva stare in pensiero. Il neozelandese va forte come una fucilata, ma ha la tendenza a lanciare dentro le curve la Macchina, e se il lancio viene troppo forte prende dei rischi, anche inutili. Peccato, ‘un si può rovina’ ‘na Gara come questa du’ vorte!

Voi magari l’avete visto male, ma non vi preoccupate troppo per Ogier. È sempre lì e ha avuto una giornata storta. Ci sta, una ci sta e non lascia traccia. Forse qualche problemino di assetto o lui non proprio in giornata. Ma non c’è a preoccuparsi. È sempre redditizio.

Ho visto malino anche Meeke. Va forte, fa impazzire il pubblico perché è molto spettacolare, ma ha esagerato un po’ troppo e deve essere un po’ consumatino dalla pressione. Secondo me un Rally di pausa gli farebbe bene. La Macchina va forte, ma si vede che lui non si è adattato al suo comportamento nei punti difficili.

Abbiamo visto bene, benissimo Tanak. Non è una vera novità, c’è ma c’era già, bisognava aspettare che non facesse errori e che mantenesse la calma dei momenti migliori. Qui ha fatto ancora di più, controllo perfetto.

Abbiamo visto benissimo anche Dani Sordo. Lo spagnolo ha cambiato un po’ stile di guida, ed ecco che è diventato bravissimo anche sulla Terra e ha vinto più del solito, peccato la sfortuna della prima ora, sennò era lì a rompere le scatole anche lui.

Abbiamo guardato a lungo Mikkelsen, ma non abbiamo visto ancora “prodotto”. Non ha ancora preso in Mano la Macchina, c’è qualcosa che non va. Lui va forte, la macchina pure, ma devono adattarsi l’uno all’altra.

Ho visto bene Simone Romagna. Non è un Ogier o un Tanak, ma è uno bravo che si mette in gioco e ci prova, invece di fare le garette di zona. 17° assoluto, primo degli italiani!

Abbiamo visto una Sardegna splendida. E credeteci, ne abbiamo vista tanta. Abbiamo fatto una valanga di chilometri, e abbastanza “tirati”, per farci trovare sempre lì, quasi ad ogni prova speciale.

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Siete d’accordo con il pensiero dei pluricampioni tricolori??

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1 Commento

  • Francesco
    Posted 13 Giugno 2017 10:16 0Likes

    Finalmente leggo un’analisi Di livello: Andreucci, con la Sua mostruosa esperienza, in poche righe ha riassunto l’andamento del 14 Rally Italia Sardegna:
    Piuttosto mi sarei aspettato due parole su Toyota ( un secondo ed un quarto posto) e soprattutto su Lappi: lo vidi in azione in wrc2 con la Skoda ufficiale due anni fa, e se ricordo bene contese proprio ad Andreucci la vittoria in wrc2. Personalmente mi ha davvero strabiliato , considerando che all’esordio in wrc ha vinto il maggior numero di PS; certo, aveva un numero di partenza favorevole, ma ciò non sminuisce l’impresa che ha portato a termine
    Credo che questa prestazione sia l’inizio di una carriera al top: l’ennesimo finlandese volante

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