Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Tempo

6 MIN

Intervista ad Alberto Pirelli: “Raceday è entusiasmo continuo. Creiamo un movimento terraiolo per il futuro”

Tutto pronto per l'inizio del campionato. Ce lo siamo fatti raccontare dal suo organizzatore.

alberto pirelli raceday

Intervista di grande valore per noi quest’oggi. Ai nostri microfoni Alberto Pirelli, mente e cuore di Raceday, che si è concesso in una generossissima intervista in cui abbiamo sviscerato ogni aspetto curioso e interessante di questo campionato e dei rally su terra in generale. Non ci perdiamo troppo in chiacchiere, spazio alle risposte.

Raceday è il campionato pensato per chi vede nei rally su terra l’essenza di questo sport. Raccontaci un po’ com’è nata l’idea e quali sono i suoi obiettivi che insegui da ormai 10 anni.

Ronde Valtiberina 2006, eravamo in gara, io, la Pina ed il mio naviga Tiziano. Solo per chiarire, la Pina è la Subaru N4 già allora blasonata vecchietta, con cui correvo. Mentre si correva, Tiziano ed io commentavamo come sarebbe stato bello se ci fossero state tante gare in cui, verifiche, prove e gara si aprissero e chiudessero in un fine settimana. Si perché chissà quanti come noi, avrebbero voluto correre, ma non avevano il tempo per farlo. E chissà quanti avrebbero tirato fuori le loro “Pina” per far due traversi sulla terra. Detto fatto: nel 2007 partì il campionato che si basava su alcune caratteristiche: costi bassi, tempi ridotti, prove speciali storiche, premi in denaro , molti trofei interni al campionato  in modo di  tenere “ingaggiati” tutti sino alla fine e soprattutto gli equipaggi le loro aspettative ed esigenze al centro dell’ attenzione. Contattata CSAI, ACI SPORT e gli organizzatori “terraioli” nacque Raceday. Il nome fu scelto dopo aver immaginato mille acronimi, poi in onore di un carissimo amico, Piero Baggio che era morto da poco, lo chiamammo come la sua scuderia con  la quale avevo corso, assieme a nomi come Pucci Grossi, Pianezzola … Dopo dieci anni di lavoro e passione il mio target è di non perdere, anzi di rafforzare questi principi …e di riportare i rally su  terra ad avere la popolarità che spetta a questa specialità.

Edizione 2017/2018 alle porte con tanta voglia di fare bene e migliorare i grandi risultati delle stagioni scorse. Quali sono le novità di questa edizione?

Entusiasmo, sempre, non è una novità… ma raddoppio dei premi, sino ad un valore complessivo  di 100k euro questo  si. Premi che saranno erogati ogni singola gara, non solo sulla classifica finale come nelle ultime edizioni. Avremo ( se la Federazione lo conferma) un trofeo under 18, con la possibilità, tra l’ altro,  di premiare i vincitori con  test da farsi assieme a Paolo Andreucci; Gigi  Galli offrirà un fine settimana a Livigno sulla pista neve ghiaccio ai primi under 25,  andremo a visitare la Ducati, la Lamborghini con una ventina di “estratti a sorte” , offriremo un fine settimana al mondiale Superbike con VIP pass… e chi più ne ha ne metta!  Le gare saranno cinque  e non sei, i percorsi sono rivisti in alcuni casi sostanzialmente rispetto alla passata edizione, il Prealpi Master Show avrà una notturna.

[the_ad id=”8964″]

Interessante novità per cercare di lanciare i giovani quella del trofeo Under 18. Pensi sia questo il modo per provare a costruire i nostri “Kalle Rovanpera”?

Preferisco pensare che sia un modo per avvicinare alla specialità ragazzi molto giovani, e creare un movimento terraiolo più nutrito per il futuro. Se tra questi ci sarà un nuovo campione si vedrà, ma lo scopo è riportare la terra al centro della passione dei ragazzi e delle ragazze che amano correre. Bisogna stare coi piedi per terra, certo prima iniziano e più possibilità hanno di diventare veloci ed esperti. Non è un passaggio banale e va fatto con attenzione e rigore. Con la Federazione stiamo definendo quali pre requisiti debbano avere gli under e quale sarà la classe maggiore in cui potersi iscrivere. Il trofeo under sarà su tre e non cinque gare: Balcone delle Marche, Prealpi Master Show e Valtiberina. Vediamo se si riesce, passo dopo passo….

Allarghiamo un po’ il discorso ai rally in generale. Il nostro campionato nazionale si sposta sempre di più su asfalto e ha ridotto il format a due sole gare su terra, un po’ per esigenze organizzative e un po’ perché gli equipaggi hanno sempre più timore di affrontare le gare su questo fondo. Secondo te cosa si potrebbe fare per far ritrovare il giusto appeal e riportare di conseguenza i nostri piloti a fare esperienza utile per tentare le corse all’estero?

E’ un tema complesso. Certamente si è fatto un passo avanti nel fermare la lenta morte della terra in Italia. Anni fa i trofeo Terra vedeva una decina di iscritti, poi piano piano, anche con l’ aiuto di Raceday, si è fermata l’ agonia ed ora si rivede un po’ di partecipazione in più. Prendiamo come esempio il Liburna terra, un successo strepitoso, con una sessantina di vetture iscritte nelle classi R5 , S2000, R4 e N4, e poco meno nelle altre classi. Il Liburna terra è stato un momento bello, in cui CIRT e Raceday hanno congiunto le forze dimostrando che la terra ha ripreso a marciare. Questo grazie allo spforzo di tutti, anche degli organizzatori delle singole gare, ovviamente.

Certamente esistono gli asfaltisti e i terraioli o meglio i terraioli e gli asfaltisti…Ora sarebbe bello lavorare per mettere assieme questi due mondi, ancor prima che a livello CIR, a livelli che coinvolgano equipaggi meno professionisti ma numericamente importanti. Magari ci  lavoreremo…

Le esperienze internazionali si fanno se alle spalle degli equipaggi ci sono industrie che abbiano visione di lungo termine e una Federazione che sappia accompagnare queste visioni con proposte esecutive coerenti. Purtroppo in italia è rimasta solo Pirelli tra le grandi aziende, ad avere visione , strategia e mezzi , ma non basta. Il palcoscenico internazionale costa, ed i costi si assorbono se esistono piani di marketing e commerciali che li giustifichino. Oggi al sistema “ Rally Italia”  manca questa capacità. Non solo costa ma richiede anche una mentalità diversa da parte dei piloti: in Italia avremmo alcuni piloti che potrebbero giocarsela nel mondiale, ma crescono sulle nostre strade e qui rimangono anche per loro scelta. Peccato.

Momento amarcord: di questi 10 anni di Raceday qual è il ricordo più bello che ti spinge a voler continuare in questa grande avventura?

Un giorno mi telefonano e mi dicono che HaydenPaddon avrebbe corso un paio di gare Raceday. Allora era campione mondiale Produzione in carica. Fu un piacere enorme incontrarlo ed averlo tra i nostri iscritti. Ragazzino simpaticissimo, corse con Fabrizia Pons e portò il suo entusiasmo all’interno del nostro campionato. Non fu questo il momento più bello, ma fu quando due anni fa, Hayden, ufficiale e affermato pilota WRC, rilasciò una intervista in cui ricordò che tra le gare che aveva nel cuore  quelle di Raceday. Fu un riconoscimento che a me piaque tantissimo. Momenti belli però ve ne furono tantissimi, e non li lego a fatti sportivi, ma a fatti umani: equipaggi avversari che si sono aiutati, ragazzi e ragazze di Raceday che hanno dato il loro contributo a chi aveva necessità: esempi di un modo di fare che pareva scomparso ma che da noi è vivissimo.

Bello fu anche aver “sdoganato” alcuni dei ragazzi promettenti: Dalmazzini, Marchiro, Donetto, naturalmente Simone Tempestini, che corse per due anni  under 18 con licenza rumena per arrivare con noi sino allo scorso anno in cui vinse il mondiale, ed ancora molti altri . Bello fu avere 90 iscritti ad una edizione, bello fu vedere nomi storici come Bentivogli, Pierangioli, Trentin ( Angelo) Bello fu avere Mauro Trentin e Pucci Grossi con noi per tanti anni. Belle sono le premiazioni , una festa tra amici. Bello è avere aggregato passione persone come i ragazzi di Epic Rally Tribe attorno a noi e sentire il loro supporto. Bello è aver creato lavoro a tanti team , aver generato turismo nei luoghi che ci ricevono ed ospitano. Insomma tanti momenti belli,  ben di più di quelli difficili che esistono come in tutte le attività imprenditoriali , ma che si scordano presto!

Grazie di cuore Alberto!

Grazie a voi!

[the_ad id=”8964″]

Mostra commentiChiudi commenti

Lascia un commento

0.0/5

Rallyssimo.it – TESTATA GIORNALISTICA
Iscrizione autorizzata al Registro Stampa del
Tribunale di Rimini N° 6 del 19/11/2019

Iscriviti alla Newsletter

RALLYSSIMO © 2022 – The SpaceWeb Agency The Space