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Tempo

3 MIN

Buon Compleanno Dario Cerrato!

Piemontese doc, ha scritto pagine importantissime del rallysmo italiano

Pilota di rally della vecchia guardia, di un tempo non troppo lontano ma che forse non tornerà mai più. Nato il 28 settembre del 1951 in una piccola cittadina piemontese di nome Corneliano d’Alba, ha portato in alto il tricolore italiano e vanta un palmares di tutto rispetto.

La sua carriera inizia nel 1975 al rally di Sanremo che allora, fidatevi, era già un notevole traguardo parteciparvi e un motivo di vanto non da poco. Il giovanotto ci sa fare e dimostra ottime doti di guida con la Opel Ascona, salvo poi passare in Fiat all’ombra della Mole Antonelliana, con la quale continua l’apprendistato nei rally.

Poi la chiamata della Lancia, che in lui vede le doti di un potenziale campione. Diventa così il pilota di punta della Jolly Club, team totalmente italiano e “satellite” della Martini Racing. Prima al volante della 037 poi della bestiale S4 rigorosamente marchiate con l’emblematica livrea “Totip”, inizia a mietere vittorie su vittorie sul suolo nazionale, ma anche in campo internazionale, sbaragliando una concorrenza agguerrita più che mai. Anche nel campionato del mondo sa il fatto suo, andando spesso ad affiancare la squadra ufficiale per portare qualche punticino in più ai fini alla classifica dedicata ai costruttori (obiettivo centrato andando a punti per ben otto stagioni, ndr).

Proprio con il marchio torinese si laureerà due volte campione europeo (1985 su 037 Gruppo B e 1987 su Delta HF 4WD), e addirittura sei volte campione nazionale (1985, 1986, 1988, 1989, 1990, 1991). La sua annata migliore è senza dubbio però quella del 1990 dove, spartendosi in più competizioni, conclude al sesto posto nella classifica generale del campionato del mondo in virtù dei tre quarti posti conquistai a Monte Carlo, in Portogallo e al Sanremo.

Sempre con il fido Giuseppe Cerri sul sedile di destra a leggergli le note, conquista anche tre splendidi podii mondiali proprio nella gara ligure-toscana, divenuta ormai il rally di casa: nel 1986 l’equipaggio giunse secondo dietro ad Alen e Kivimaki (edizione poi annullata qualche settimana dopo per via dei “magheggi” effettuati da Peugeot e Lancia, ndr), terzi nel 1988 con la Delta Integrale preceduti sulle omonime vetture da Biasion-Siviero e Fiorio-Pirollo e infine ancora terzi nel 1991 con la Delta Integrale 16V. Si ritira ufficialmente nel mondo dei rally nel 1997, dopo essere diventato uno dei piloti italiani più vincenti e acclamati dell’intero panorama mondiale.

Oggi gestisce un agriturismo nel suo amato Piemonte e tra una portata e un bicchiere di vino, racconta ai suoi clienti appassionati come noi le sue indelebili gesta sulle mostruose Gruppo B e gli anni d’oro delle Delta Evoluzione Gruppo A.

Buon compleanno dunque Dario Cerrato, e grazie per aver portato in alto il rallysmo italiano!

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1 Commento

  • Arnaldo
    Posted 21 Aprile 2019 20:53 0Likes

    Bravo cerrato ho dato il tuo nome al figlio grande perché sei un grande

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