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Tempo

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Un tragico weekend per il nostro sport

Noi ci emozioniamo a vederli passare, loro si emozionano a vedere noi a tifarli, questa è la descrizione forse migliore per il nostro sport, che ci porta a fare lunghi viaggi, sacrifici e sveglie ad orari assurdi, il tutto col sorriso tra i denti perché “oggi si va al rally.”

Siamo forse parte di uno dei pochi sport dove si applaudono tutti i partecipanti, davvero tutti, dopo che ci fanno scaldare il cuore con un loro passaggio al limite dando il massimo loro e quello delle loro macchine. magari a 150km/h in mezzo agli alberi della foresta, oppure in mezzo ad una nube di sabbia ad andare di traverso con un controllo del mezzo mai visto prima.
Purtroppo però, anche i Piloti, quelli con la P maiuscola, non sono infallibili, e sono magari spesso vicini al poter commettere un errore che mette in pericolo loro, che stanno rischiando la vita per la loro passione, e a volte purtroppo anche quella del pubblico, spesso indisciplinato e posizionato in zone poco sicure.

Come sappiamo corrono su dei bolidi, incredibili, dotati di grande potenza, meccanica ed aerodinamica che si sta sempre più facendo spazio nel nostro mondo.
Ma non sempre va tutto bene, e anche un pilota del calibro di Anthony Mora, forte driver Francese, può sbagliare, e nello scorso weekend l’ errore gli è costato la vita (il navigatore fortunatamente è rimasto illeso), purtroppo, al Rallye Du Sarlat, dove correva con una Peugeot 208 T16 R5 ed è finito contro un albero
Quando succede una cosa così triste quella grande famiglia del rally, di cui facciamo parte anche noi, si stringe attorno alla famiglia e agli amici addolorati, sperando che tragedie del genere non ne accadono più.

Invece solo poche ore dopo al Rallye Des Bagues, la storia si ripete con la Renault 5 GT Turbo #58 di Alison Josserand e Romain Mercuri che è finita fuori strada e ha preso fuoco, nulla da fare per l’ equipaggio, con sia il pilota che il navigatore deceduti subito dopo tra le fiamme.

In quello che è uno dei weekend più drammatici per la storia del nostro sport, invece, non c’è stata pace, con al Rally Liepaja un elicottero privato (che non c’entrava nulla con la gara) che ha avuto un problema tecnico ed è precipitato al suolo, in un prato vicino al percorso della PS18 del Rally, ove si erano posizionati anche degli spettatori per vedere la gara Lettone, che, nonostante il vano tentativo di fuggire, sono stati colpiti dal velivolo, che ha ucciso uno spettatore Polacco (in cordoglio della vittima il neo triplice campione europeo Kajetanowicz si è ritirato) e ne ha feriti altri tre, gravemente, dei quali due in coma con poche speranze di vita.

L’ unica cosa che davvero ci viene da pensare a seguito di queste disgrazie è quella del cordoglio nei confronti delle famiglie delle vittime ed ai loro amici e la speranza almeno della ripresa degli spettatori che ora sono ricoverati in Lettonia e che stanno lottando tra la vita e la morte.

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