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A tu per tu con Marco Vozzo: “Il Monte è la gara più affascinante del mondo! Che emozione il 4° tempo sulla stage 9”

Bella chiacchierata col navigatore che ci ha parlato dei suoi programmi e della sua esperienza all'estero

Continuano le nostre interviste esclusive. Oggi è il turno di Marco Vozzo, navigatore classe 1973, che nel corso della sua carriera vanta tanta esperienza all’estero, sopratutto in Svizzera e Francia. Nella passata stagione ha affiancato, il siciliano Andrea Nucita nell’avventura del Campionato Italiano. 

Ciao Marco, innanzitutto grazie per il tempo che ci stai dedicando. La tua passione per i rally come è nata? Ma sopratutto da dove nasce la tua passione per il ruolo da navigatore?

La mia passione nasce da bambino, quando mio papà mi portava a vedere partenza e arrivo del rally di casa, a Como, che all’epoca si chiamava Rally di Villa D’Este. E’ stato amore a prima vista nei confronti delle macchine da corsa che continua tutt’ora. In particolar modo mi affascinava il ruolo di navigatore, per le capacità di gestire tutta una serie di situazioni, tra cui la logistica, il rapporto col team, oltre alla capacità di navigazione e di lettura delle note in prova speciale, e li ho capito che per il successo in una gara bisogna essere più di due, perchè senza un lavoro coordinato tra equipaggio e team non si ottengono risultati.

Torniamo per un attimo indietro nel tempo, anno 2014, Rally Internazionale dei Laghi… ti ricorda qualcosa?

Beh, sicuramente un ricordo indelebile, la mia prima vittoria assoluta, ottenuta con il bravissimo Beppe Freguglia a bordo di una vettura favolosa come la Ford Fiesta RRC.

Hai disputato molte gare oltralpe, sopratutto in Svizzera e Francia, quali sono le principali differenza tra l’Italia e queste nazioni?

E’ vero, per scelta personale ho iniziato a correre in Svizzera e anche in Francia , perché personalmente ho sempre ritenuto che, anche se i campionati nazionali avevano solo 6/7 gare l’anno, le stesse erano e sono tuttora gare vere. Mi spiego: con meno soldi di iscrizione i chilometraggi sono minimo di 160/170 km di prove speciali. Quindi gare vere e le prove speciali molto molto belle. Se poi consideriamo che la gara finale e’ il rally du Valais che tutti conosciamo, con prove stupende che all’epoca aveva un totale di 270 km di ps, per sfogare la passione di correre era l’ideale. Ci terrei a sottolineare come in Svizzera nel 2010 e 2010 ho vinto insieme ad Antonio Galli due trofei Citroen con la C2 e la DS3. Macchine gestite dal compianto Bugalski, un grande campione, ma soprattutto un grande uomo. Ecco aver iniziato all’estero mi ha dato anche la possibilità di apprendere e conoscere tutto ciò che serviva da un grande professionista come lui.

La stagione 2017 ti ha visto al fianco di Andrea (Nucita), com’è è nato questo equipaggio?

Con Andrea ci conoscevamo già da un po’, ma non c’era mai stata occasione di costruire qualche cosa insieme. Poi un giorno parlandoci a quattrocchi, abbiamo capito che avevamo molto in comune, dalla voglia di emergere e di fare bene, alla dedizione al lavoro sulla macchina da corsa. Abbiamo quindi deciso di unire le nostre forze, con la partecipazione all’ interno del campionato italiano. Di Andrea, oltre alle qualità velocistiche che non scopro certo io, ammiro l’umiltà e la voglia che mette in questo sport, oltre alla capacità di trasmettere al team e ai tecnici cio’ di cui ha bisogno dalla vettura , per poter sempre rendere al 110%. Insieme non smettiamo mai di imparare qualche cosa di nuovo e questo per me è fondamentale

Una stagione nel CIR difficile e sfortunata che vi ha fatto salire sul podio del San Marino, come giudichi la stagione?

Se dobbiamo giudicare il 2017, dobbiamo dire che nel bene e nel male siamo sempre stati protagonisti . Le prime tre gare ci hanno visto staccare degli ottimi tempi di assoluta, costantemente insieme al gruppo dei pretendenti al titolo italiano. alternati purtroppo a qualche ritiro di troppo per problemi tecnici e un paio di nostri errori. Diciamo che la fortuna non era proprio dalla nostra parte . Poi a circa metà stagione , la svolta direi positiva , perché sia al rally della’adriatico con la skoda s2000 dove spesso facevamo tempi molto vicini alle r5, sia a San Marino dove è arrivato un fantastico 3 ‘ posto assoluto con la fiesta r5 di michele bernini . L’ultima parte della stagione poi , ci ha visto protagonisti con la abarth 124 in classe rgt, che ci ha regalato delle ottime prestazioni sia su singola prova che come risultato finale come il settimo assoluto al due valli di Verona , ripagandoci anche del lavoro di sviluppo che abbiamo effettuato sulla vettura . Il resto ….e’ storia recente di questi ultimi giorni 😊

Veniamo al Monte-Carlo, iniziamo dalla stesura note di una gara così complessa, quanto lavoro  c’è nel preparare una gara di quasi 400 km?

Personalmente ritengo il Monte , la gara più affascinante e bella al mondo , ma anche la più complessa . Non tanto per la lunghezza delle prove speciali , perché se ti piace correre , vorresti sempre prove lunghe , ma perché le condizioni delle prove che trovi tra i giorni delle ricognizioni e quelli di gara cambiano completamente . Quindi e’ fondamentale non solo una precisa stesura e lettura delle note, ma anche un feeling non indifferente con i ricognitori , che sono i tuoi occhi sulle prove poco prima che tu ci passi in gara . Se consideri poi che tutta la logistica , piuttosto che il rispetto dei tempi molto ristretti che si hanno a disposizione per i 2 passaggi di ricognizione , ti costringono a preparare la gara già parecchi giorni prima a tavolino. Ora capite perché la considero la gara più bella al mondo .

Stage 9… arriva la neve e… un quarto tempo assoluto. Raccontaci la prova e poi quello che avete pensato dopo un simile exploit?

E’ stato qualche cosa di straordinario, che ancora oggi faccio fatica a realizzar. Sapevamo che il primo giro delle due prove del sabato mattina, prevedevano neve e ghiaccio e quindi la gomma chiodata era praticamente obbligatoria. Con una macchina come la nostra a trazione posteriore non eravamo certo i più avvantaggiati. Entriamo in prova e ci accorgiamo di tenere un discreto ritmo, soprattutto quando abbiamo cominciato a superare diversi avversari. Alla fine ne abbiamo superati 5 che erano partiti davanti a noi. Le condizioni del fondo stradale erano complicatissime, non ti permettevano il minimo errore e la minima distrazione; concordo con le dichiarazioni di Ogier quando dice che è stata una delle prove più difficili della sua carriera. Finita la prova, sincerante pensavo di aver sbagliato a fermare il cronometro perché il nostro tempo non era ancora stato inserito in classifica sul web. Quando poi l’ingegnere del team Bernini mi ha mandato un messaggio con la conferma del quarto posto, sia io che Andrea ci siamo guardati e non nego che un po’ di commozione c’è stata, ci rendevamo conto di aver realizzato un’impresa straordinaria per noi, per il team e per i tanti tifosi italiani sia in prova che a casa davanti al pc, visto che era parecchio tempo che un’abbinata tutta italiana non compariva così in alto in classifica in una prova di campionato del mondo. Fantastico.

La 124 é spesso criticata dal popolo del muretto, in poche parole sai darci pregi e difetti della scorpioncina?

Guarda, se devo trovare un difetto,  posso dire la gioventù della macchina. Non dimentichiamoci che ha debuttato al Montecarlo 2017. Per il resto, posso solo parlarne positivamente in quanto la vettura ha un potenziale incredibile, sia in termini velocistici, che in termini di bilanciamento e assetto. Non scordiamoci che per riuscire a fare ciò che abbiamo fatto dal rally di Roma capitale, bisogna avere a disposizione sempre un mezzo performante e competitivo; ovvio che il potenziale e’ ancora da affinare, ma tanto già e’ stato fatto .

Il 2018 cosa ti porterà?

A oggi non saprei dire. Siamo rientrati da pochi giorni dal rally di Montecarlo e sia io che Andrea siamo ritornati ad occuparci dei nostri rispettivi lavori . Personalmente mi piacerebbe affinare l’esperienza all’interno del CIR fatta nel corso del 2017 e perché no ….magari qualche comparsa all’estero…ovviamente sempre a fianco di Andrea Nucita.

Vi ringrazio per l’intervista e per tutti i consensi positivi che abbiamo ottenuto durante il rally di monte Carlo.

Grazie a te Marco per la disponibilità, alla prossima.

 

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