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La magica stagione 2004 di Andrea Navarra e Simona Fedeli

Un'annata indimenticabile per tutti gli amanti del rally

Ci sono annate che, per un motivo oppure per un altro, restano incise nella storia di chi le scrive.  Il 2004 in generale è stato un anno ricco di avvenimenti che hanno cambiato il nostro modo di vivere e le nostre usanze quotidiane. A marzo una serie di attentati di matrice islamica colpisce l’Europa ed inizia un periodo crudo fatto di rapimenti e uccisioni. Ma il fatto che sconvolge il mondo avviene il 26 dicembre quando un terrificante terremoto di magnitudo 9.1 con conseguente maremoto colpisce il Sud-Est Asiatico causando oltre 400.000 vittime.

Nel mondo dello sport, da ricordare c’è la storica vittoria della Grecia all’Europeo di calcio 2004 e le Olimpiadi estive tenutesi ad Atene e concluse con un straordinario bottino di medaglie per la nostra nazione con 32 piazzamenti a podio e un’ottavo posto storico nel medagliere.

Nel mondo dei rally il 2004 è anche l’anno magico di Andrea Navarra e di Simona Fedeli, protagonisti di una stagione favolosa sia in campo nazionale, che in campo internazionale, con una prestazione “monstre” al Sardegna 2004. Prima di parlare di quei magici 365 giorni, scopriamo insieme chi sono Andrea e Simona (per quei pochi che ancora non lo sanno).

Andrea viene dalla Romagna, più precisamente da Cesena, ed inizia la sua carriera nei primissimi anni ’90. Un percorso di crescita senza pari.

Dapprima nel trofeo Uno Turbo (stagione 1992) con alle note Roberto Mometti. Nel 1993 i primi successi con la Lancia Delta con a fianco Renzo Casazza (uno dei suoi storici co-driver). In quella stagione mette il suo sigillo in Sardegna al Rally dell’Asinara (sua prima vittoria in carriera) e successivamente al Terre de Corse e ad Aviano.

Nel 1995 si presenta al via del P-WRC sempre con Renzo alle note, portando in gara la Toyota Celica GT del team Grifone. Una stagione di crescita importante, condita da un’ottava piazza assoluta in Spagna. Tra il 1996 e il 1997 il suo programma si divide tra Italiano e alcuni appuntamenti iridati e proprio nel 1996 arriva il primo successo nel Campionato Italiano al Ciocco.

Prima grandissima svolta nel 1998 quando trionfa nell’Europeo Rally grazie alle vittorie al Ciocco e a Cipro (in coppia con Alessandra Materazzetti), unite ad una lunga serie di podi conquistati al 1000 Miglia, San Marino ed in Austria. Nel tricolore chiude al 3° posto assoluto.  Altro passaggio significativo nella carriera e nella vita di Andrea, avviene nel 1999 aquando l suo fianco si siede Simona Fedeli, che col passare degli anni sarà compagna di vita e di abitacolo. Assieme scriveranno pagine bellissime, come il triplo trionfo nel Campionato Terra nelle stagioni dal 2002 al 2004 e sopratutto nel CIR 2004 sempre con la fida Subaru, altro grande amore per Andrea e Simona.

Nel 2006 il passaggio all’Abarth dove svezzerà nei test  e successivamente porterà in gara la Grande Punto Abarth S2000, navigato da Guido D’Amore e Dario D’Esposito. In questo triennio un solo sorriso al Salento 2008. Nel 2009 il ritorno in Subaru con Max Cerrai alle note, mentre il 2010 lo vede al via con la Ford Fiesta S2000 in un mini programma nel CIR. Gli ultimi acuti, è che acuti, nel 2011 dove al debutto sulla Mini JCW RRC vinse dominando il Rally dell’Adriatico con Simona nuovamente al suo fianco.

Simona, classe 1970, invece viene dalla Toscana, e più precisamente da Pistoia. Muove i primi passi alle note nelle gare nazionali, ma il decollo avviene nel 1994 quando inizia a navigare un’altro giovanotto toscano, un certo Paolo Andreucci. Nel 1995 la prima vittoria all’Isola Elba su una Peugeot 306 S16. Le stagioni  che vanno dal 1996 al 1998 sempre con Paolo sono sulla Renault Meganè Maxi , stagioni di esponenziale crescita conditi da una vittoria in Sicilia al Targa Florio e al Rally del Ciocchetto (Ford Escort RS CSW) e da alcuni podi assoluti. Per Simona, la vita cambia dal 1999 quando diventa la navigatrice di Andrea Navarra. Da lì in poi arriveranno un Titolo Tricolore assoluto e tre titoli nel Trofeo Terra e uno storico 4° assoluto al Sardegna WRC nel 2004, ma sopratutto arriverà una bellissima famiglia.

LA STAGIONE 2004 – CIR

In Italia si disputa un CIR di altissimo livello che si articola in undici eventi: Tutto Terra Toscana, Ciocco, Mille Miglia, Costa Smeralda, San Marino, Salento, Alpi Orientali, San Martino di Castrozza, Adriatico, Sanremo e chiusura al Targa FlorioIl parco partenti è di primissimo livello, con tutti i top team presenti in forze, ai quali si uniscono gara dopo gara tanti piloti privati dal piede pesante. Tra i protagonisti di quella stagione troviamo le Fiat Punto S1600 affidate a Paolo Andreucci e Giandomenico Basso, la Peugeot 206 S1600 per Renato Travaglia, la Citroen Saxo S1600 per Luca Rossetti, le Subaru Impreza STi per Piero Longhi e Andrea Navarra e la Mitsubishi Lancer portate in gare da Luca Cantamessa e Andrea Dati.  A questi si aggiunge una serie di outsider che si alternano di gara in gara: Alessandro Bettega, Matteo Gamba, Stefano Bizzari e il gallese Leon Pisticcio sulle Fiat Punto S1600, Jari Matti Latvala sulla Ford Puma S1600, Andrea Dallavilla sulla Renault Clio S1600, Piero Liatti e Luca Betti sulle Peugeot 206 S1600, Daniele Ceccoli, Alessandro Bruschetta, Pucci Grossi, Andrea Aghini sulle Mitsubishi e Bruno Bentivogli, Gigi Ricci sulle Subaru Impreza.

Il Campionato si apre in Toscana, negli sterrati attorno a Peccioli, teatro del Tutto Terra Toscana. La gara se la portano a casa gli alfieri della Rubicone Corse, ovvero Andrea Navarra e Simona Fedeli con la Subaru Impreza della Aimont Racing. Secondo posto per Alex Fiorio – Vittorio Brambilla su una vettura gemella a quella di Navarra, terzo gradino del podio per la Mitsubishi di Emanuele Dati e Alessandro Giusti.

Secondo round si gioca negli asfalti del Ciocco, su asfalto le vetture S1600 sono nettamente più avvantaggiate. La vittoria va al padrone di casa, Paolo Andreucci e Anna Andreussi (Fiat Punto S1600), che precede Pier Longhi – Danilo Fappani sulla Subaru, mentre terzo chiude Andrea Dallavilla con alle note la svizzera Tania Canton sulla Clio S1600. Quarta piazza per Luca Rossetti e quinto Andrea Navarra.

Al 1000 Miglia, si corre il terzo round del Campionato ed assieme agli iscritti Tricolore troviamo anche i protagonisti dell’Europeo. Dopo quasi 300 km di prove speciali, la vittoria va a Giandomenico Basso e Mitia Dotta con la Punto S1600, secondo Luca Pedersoli e Daniele Vernuccio sulla Peugeot 306 Maxi. Mentre al terzo posto troviamo Paolo Andreucci. Buona la prestazione di Piero Longhi, quarto assoluto. Sfortunata la prova di Andrea Navarra, ritirato durante la prova numero 16.

Per il quarto round, la carovana tricolore si trasferisce ad Olbia, dove si corre il Rally Costa Smeralda. La Gallura è terra di dominio per Andrea Navarra e Simone Fedeli. Il duo Subaru domina la gara chiudendo con 1’41” di vantaggio sulla vettura gemella portata in gara da Pierino Longhi. Terzo gradino del podio per Emanuele Dati. Molto attardate le vetture S1600, la prima vettura a 2wd infatti occupa solamente la settima piazza con Paolo Andreucci. Da segnalare la presenza in gara di Latvala su una Ford Puma S1600.

La classifica generale dopo  quattro prove recitava: Navarra 48, Andreucci 47 e  Longhi 42. Con questa classifica si andava al San Marino, dove Andrea e Simona, precedevano Andrea Aghini e Piero Longhi.

Il tris di gare estive su asfalto vede il dominio delle vetture S1600. Al Salento tronfio per Andrea Dallavilla, che precede Paolo Andreucci e Piero Longhi.  Al San Martino di Castrozza, Giandomenico Basso con la Punto S1600 precede Andrea Navarra, mentre terzo chiude Renato Travaglia. Un podio prezioso per Navarra, in ottica campionato. Al Rally Alpi Orientali, bis di Basso con Longhi e Navarra a completare il podio.

Si va ad Ancona, teatro del Rally Adriatico, con Navarra in vantaggio di 14 punti sul compagno di team Piero Longhi. Partono subito forte l’argentino Marcos Ligato (ai tempi collaudatore Pirelli), Luca Cantamessa, Sandro Sottile e due alfieri Aimont Racing. Pian piano escono dalla lotta alla vittoria i primi tre citati e rimangono solamente Andrea con Simona contro Piero e Maurizio. Una sfida favolosa, combattuta tutta a suon di traversi, polvere, salti e adrenalina. Dopo 160 km di prove, la spunta Navarra per soli 4” su Longhi. E il colpo del KO sulla lotta al titolo tricolore, che il duo si cucirà sulle tute al Sanremo, dove basta un’ottavo posto per far scattare la festa.

L’IMPRESA NEL WRC

Il circo del Mondiale Rally trasferisce le sue tende da Sanremo a Olbia. Per la Sardegna è la prima volta nel gran palco del WRC. L’appuntamento è di quelli che nessun pilota vuole perdere, infatti la pattuglia tricolore in quell’edizione era di primissimo ordine: Paolo Andreucci, Alan Scorcioni, Luca Betti e Luca TabatonGi (Fiat Punto S1600), Piero Liatti (Peugeot 206 S1600), Gigi Galli e Gigi Ricci sulle Mitsu, i locali Davide Catania, Francesco Marrone, Giuseppe Dettori e sopratutto Andrea Navarra (Subaru Impreza WRC) che 10 giorni dopo si sarebbe laureato Campione Tricolore.

Gli avversari erano i big del Mondiale, e in Sardegna erano tutti presenti: Loeb, Solberg, Hirvonen, Sainz, Duval, Gronholm e anche alcune vecchie conoscenze dei tifosi locali come Vovos, Teiskonen, Latvala e Gardemeister.

Il percorso era molto impegnativo. 383 km di speciali, divise in tre giornate di gara. Andrea e Simona si presentano al via come detto con unaSubaru Impreza S9 WRC’03. La loro gara è tutta in crescendo. Il day1 li vede concludere all’ottavo posto assoluto, mentre le due successive giornate sono una goduria sia a livello di tempi che di emozioni per il pubblico, con un strepitoso quarto tempo assoluto sulla prova Monti di Deu. Prove quelle galluresi dove ha trovato tantissimo calore e un tifo da stadio visto il feeling e l’amore che lega Andrea e Simona alla Sardegna ed in maniera particolare in Gallura, teatro di tante vittorie al Costa Smeralda. Un’impresa vera e propria quella del cesenate, se si considera l’altissimo livello di iscritti e che questi erano giunti in Sardegna con il coltello tra i denti e con vetture dell’ultima generazione, senza scordare i tantissimi chilometri di test effettuati prima dell’evento.

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