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Wrc: la Fia pensa all’ibrido per il futuro

La Federazione ha discusso sul futuro della specialità nel consiglio di Ginevra

Quello che stiamo che stiamo attraversando è un periodo storico per il mondo delle corse. Il fatto che tutti i principali costruttori siano impegnati nello sviluppo e nella ricerca sulle energie alternative è sotto gli occhi di tutti, come testimoniato dal successo che sta avendo la Formula E ed il passaggio all’elettrico per il mondiale rallycross a partire dal 2020.

A questo delicato argomento non poteva sfuggire neanche il mondiale rally, tant’è che i vertici della Federazione ne hanno avuto modo di parlarne nel corso del consiglio di Ginevra. Nonostante le Wrc Plus siano alla loro seconda stagione di militanza, la Fia è desiderosa di sperimentare regolamenti improntati sulle energie alternative che però, contratiamente a quanto possa avvenire in pista, non sono del tutto agevoli. Lo sa bene anche Jean Todt, che dall’alto della sua esperienza di team manager e navigatore, si è espresso cosi’ sull’utilizzo di tali tecnologie nel mondo dei rally:

Al giorno d’oggi non esiste nessun costruttore in grado di fornire un’auto elettrica che percorra 200 km di prove speciali e che possa avere una rapida ricarica. Al momento è quindi escluso avere una Wrc completamente elettrica, ma è molto importante avere categorie diverse che sperimentino diverse soluzioni.

Esclusa al momento un opzione completamente “green”, al centro dell’attenzione dei vertici Fia c’è stato quindi l’ibrido, tecnologia già usata in Formula 1 e nel mondiale endurance. Ecco le parole di Todt a riguardo:

E’ chiaro però che dovremo introdurre una soluzione più rispettosa dell’ambiente anche nei rally. L’automobilismo non è solo uno show, deve essere anche un laboratorio di nuove tecnologie e sicurezze, e questo renderebbe gli investimenti dei costruttori ancor più giustificati. Quindi abbiamo bisogno di introdurre una tecnologia ibrida perchè il mondo sta cambiando, cosi’ come l’industria automobilistica e le corse.

Chi si è già portata avanti è M-Sport, che sta lavorando su una macchina elettrica per correre in qualche rally nazionale entro la fine del 2018. Le nuove tecnologie saranno la direzione maggiormente considerata dai costruttori, e questo non è un mistero. Resta però da capire le tempestiche per realizzare simili e non proprio semplici progetti.

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