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Strapotere “Porsche” nel CIRAS

L'analisi tecnica di Daniele Ciocca

Concluso il “33° Sanremo Rally Storico” andiamo ad analizzare, assieme a Daniele Ciocca, un dominio tecnico che al momento appare incontrastato, quello del marchio “Porsche” nel CIRAS.

La casa tedesca infatti sulle strade del “classico” ligure ha piazzato ben 5 vetture (nelle varie versioni del modello “911”) nelle prime 10 posizioni nella classifica generale finale, conquistando tra l’altro la prima e la terza piazza del podio, con la coppia vittoriosa Da Zanche-De Luis e Negri-Coppa, sul gradino più basso del podio.

Al “Vallate Aretine” ad inizio Marzo infatti, si poteva già intuire che la casa di Stoccarda avrebbe avuto un ruolo da protagonista in questa stagione del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, conquistando la prima, la terza e la quarta posizione in classifica generale, per un totale di 6 vetture nelle prime 10 posizioni.

Podio che sarebbe stato un’esclusiva “Porsche” se in entrambi gli appuntamenti non ci fossero stati i Campioni Italiani in carica Luigi “Lucky” Battistolli e Fabrizia Pons ad interrompere questo “sequel” a bordo della loro Lancia Delta Integrale HF 16v, curata da Ksport.

Tuttavia va anche sottolineato che sia al “Vallate Aretine” che al “Sanremo”, i portacolori del Rally Club Isola Vicentina “Lucky”-Pons hanno pagato più di 30” ai vincitori e specialmente nella “città dei fiori” non sono mai sembrati in grado di poter attaccare in maniera determinante la prima posizione.

Le condizioni meteo e dell’asfalto se per questa seconda tappa del CIRAS sono andate migliorando con la giornata di venerdì 13 caratterizzata da asfalto umido e sporco con temperatura massima di 18°C e cielo nuvoloso mentre sabato 14 si presentava soleggiato fin dal mattino con asfalto asciutto e temperatura massima di 19°C, al “Vallate Aretine” ad inizio Marzo, la prova è stata caratterizzata da un clima molto nuvoloso con pioggia e temperatura massima di 7°C ed un fondo stradale spesso sporco e bagnato, a dimostrazione che la “Porsche” è riuscita ad adattarsi in maniera notevole a tutte le condizioni atmosferiche e di asfalto, che seppure gommate “Pirelli”, come la coppia “Lucky”-Pons, non hanno a disposizione la mescola D3 (asciutto) perché non prodotta per le dimensioni necessarie alla casa tedesca, mentre invece è disponibile per la “Lancia Delta”.

Daniele, da alcune parole intercettate durante il Parco Assistenza del “Sanremo”, Bossalini ha fatto intuire che non può essere aggressivo e preciso come vorrebbe perché l’avantreno della sua “911” è “macchinoso” nell’inserimento. E’ una sensazione personale di Elia oppure effettivamente è una caratteristica della vettura che avevate riscontrato anche tu e Nicola “Nick Busseni”?

“La difficoltà di inserimento della “911” è stato e sempre sarà l’ ”incubo” di chi la pilota. Il fenomeno può variare ed essere più o meno accentuato da uno “step” di preparazione ad un altro, dalle dimensioni e qualità dei pneumatici e dalla personalizzazione del “set up” ma la sensazione sarà sempre presente. E’ sicuramente questo il motivo per il quale all’epoca in tanti correvano con questa vettura (con costi tutto sommato contenuti per competere nell’assoluto) ma in pochissimi riuscivano a sfruttarne tutto il potenziale. Per combattere il sottosterzo cronico infatti bisognava lavorare “d’anticipo” ma non era “roba da tutti”…”

Dove “paga” il ritardo la “Delta Integrale”, che comunque sembra essere l’unica vettura in grado di tenere testa alle “Porsche”, rispetto alle auto della casa costruttrice di Stoccarda?

Non conosco con esattezza le specifiche delle vetture storiche, ma se rispecchiano le caratteristiche del periodo in cui correvano in maniera “ufficiale” (anni ’80), mi sento di dire che la “Porsche” può sfruttare a proprio vantaggio il rapporto peso/potenza nei confronti della “Lancia Delta”.

La “Lancia Delta” essendo una “trazione integrale” in teoria dovrebbe avere un vantaggio in quelle prove caratterizzate da asfalto umido e sporco, rispetto alle “posteriori” come la “Porsche”. E’ effettivamente così oppure è un luogo comune?

E’ sicuramente così ma è anche ovvio che dipenda da quanto è umido e da quanto è sporco. Se l’asfalto è appena umido, non bagnato e la presenza di sporco è limitata ai soli punti dov’è possibile “tagliare” il vantaggio in realtà è minimo e limitato quasi esclusivamente alle ripartenze (uscita tornanti o curve lentissime); il discorso cambia se il fondo ha effettivamente scarsa aderenza come per esempio sotto pioggia battente.

Se non ricordo male infatti, l’auspicio della pioggia battente traspariva chiaramente nella dichiarazione rilasciata ad “Aci Sport” da Luigi “Lucky” Battistolli e riportata anche da “Rallyssimo” dopo il Venerdì 13, primo giorno di gara del “Sanremo”. “Lucky” dall’alto della sua esperienza sa benissimo che se vuol sfruttare appieno le caratteristiche della sua vettura deve sperare proprio in questo.

A questo punto non ci resta che attendere il terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally Storiche, che farà tappa in Sicilia dal 3 al 5 Maggio per la mitica “Targa Florio” per vedere se anche su queste strade continuerà lo strapotere “Porsche”.

 

Foto in evidenza cortesia di Maurizio Bettini-Photorally: Busseni-Ciocca “Rally Piancavallo”1981
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