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Wrc: Volkswagen spinge per l’introduzione di energie alternative nel mondiale

Sven Meets vuole soluzioni diverse al più presto nel Wrc

Che il mantra di Volkswagen in questi ultimi periodi sia diventato l’adozione di energie alternative non è certo un mistero. Ultimo esempio ne è la conquista della Pikes Peak con una vettura completamente elettrica, diventando la prima casa a riuscirci.

Un percorso iniziato con il ritiro dal mondiale rally dovuto agli strascichi del caso dieselgate, in seguito al quale la casa tedesca sembra intenzionata a rimediare proponendo e realizzando progetti con epicentro le energie alternative. E con questo percorso che sta attraversando tutti i maggiori campionati del motorsport, nemmeno il mondiale rally pare non possa rimanerne escluso. Se già si era parlato di una possibile introduzione di sisitemi ibridi, anche il team manager di Volkswagen, Sven Meets, ha infatti invitato i vertici Fia a intraprendere delle azioni rapide per un’adozione di diverse soluzioni anche nel Wrc.

Contrariamente a quanto accaduto ad esempio in Formula1 e nel mondiale endurance, in cui le vetture sono ibride già da alcune stagioni, il Wrc dovrebbe tuttavia vivere altre annate senza alcuna rivoluzione. Certamente sarà cosi’ fino al 2020, anno in cui finirà il ciclo delle attuali Wrc Plus, ma potrebbe proseguire quasi certamente fino alla fine del 2022, in modo tale da prendere più tempo per trovare una soluzione efficace. Di pensiero diverso è dunque lo stesso Meets, il quale vorrebbe un cambiamento il prima possibile:

Aspettare il 2022 per prendere questo tipo di decisioni non sarebbe positivo. Il Wrc ha bisogno di qualcosa per cottennersi alla prossima generazione, ma allo stesso tempo se mi chiedi come saranno le auto del futuro non saprei darti una risposta concreta. Pensare a dei sistemi totalmente elettrici sarebbe molto complesso, al giorno d’oggi non è il momento giusto, ma qualcosa va fatto.

Il team manager di Volkswagen ha poi espresso le sue volontà sempre ai microfoni di Autosport:

E’ ora di parlarne e di mettere un piano nei regolamenti tecnici per capire quale sia il prossimo passo. Ovviamente bisogna rispettare i costruttori che sono attualmente impegnati, ma bisogna anche fare qualcosa che attiri nuove case, sebbene il campionato sia attualmente in buona salute. Non penso ce ne siano tante alla porta perciò, anche se godi di una buona presenza, questo potrebbe anche essere pericoloso per il futuro.

Insomma, la situazione sembra piuttosto ingarbugliata, e trovare una soluzione che metta d’accordo tutti sembra tutt’altro che facile. Quel che è certo è che, almeno dal punto di vista di appassionati “puristi”, dovremmo goderci appieno le prossime stagioni del Wrc, sperando che le fantomatiche rivoluzioni non stravolgano in maniera importante lo spitiro e lo stile di questa disciplina.

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