Rendina risponde a Donazzan: “Opinioni che fanno male e pericolose. Nessuno ce l’ha con Campedelli”

Non si è fatta attendere la replica di Max Rendina alle parole di Armando Donazzan dopo i fatti che hanno coinvolto Simone Campedelli al Rally di Roma Capitale.

L’ipotesi di un disegno contro il pilota Orange1 non piace all’organizzatore che ci ha espresso tutto il suo rammarico e il punto di vista sull’intera vicenda.

Certe opinioni fanno male, al termine di un evento nel quale abbiamo messo il 110% per garantire spettacolo e sicurezza. Non ci siamo mai permessi di giudicare il lavoro altrui e ci piacerebbe ricevere rispetto per il nostro. A mio avviso non dovevamo (e potevamo) sospendere nulla visto che nessuno ci ha avvisati per tempo di quello che stava succedendo. Se la pietra si fosse trovata dietro una curva e in piena traiettoria sarei stato il primo ad andare a fondo in questa storia.

Certe allusioni sono molto pericolose: non penso che qualcuno debba avere qualcosa contro Campedelli che è, di fatto, amico di tutti nel circus. Da quel che siamo riusciti a ricostruire la pietra è caduta in strada tre passaggi prima di Simone, altri hanno schivato mentre lui probabilmente è arrivato più forte e non è riuscito. Non lo posso sapere con certezza e non posso giudicare ma mi sento chiamato in causa e ferito da certe parole. Parlare di ritiro non è serio. Sono il primo a dire che Simone avrebbe meritato maggior fortuna ma purtroppo un rally non è una gara di bocce, gli imprevisti ci sono e ci saranno sempre.