Intervista esclusiva a Gloria Andreis: “I miei sogni? Esauditi quest’anno”

Abbiamo intervistato Gloria Andreis, pilota e navigatrice piemontese, classe 1989 che in questa stagione ha debuttato nel massimo Campionato Tricolore leggendo le note alla milanese Rachele Somaschini. Al volante ha disputato tre gare, mentre nel ruolo di co-driver vanta ben 43 gettoni, leggendo le note tra gli altri, oltre che alla Somaschini anche a Marco Luison, Loris Mattia Ronzano, Igor Mora, Claudia Gallo e Riccardo Miele.

1) Ciao innanzi tutto grazie per il tempo che ci stai dedicando, prima di tutto ci dici chi è Gloria?

Beh, Gloria è una ragazza di 29 anni che vive a Torino e lavora come infermiera.

2) Come è nata la tua passione per questo sport?

La passione vera e propria per i rally nasce nel 2013, quando per caso sono andata a vedere il “rally di casa”. Inizialmente mi spaventava l’idea, avevo paura, ma proprio per questo motivo mi sono messa in gioco, ci sono volute circa tre gare per capire che l’amavo veramente, ma da lì in poi è diventata la mia grande passione.

3) La stagione 2018 ti vede impegnata con Rachele Somaschini nel CIR. Come è nato questo equipaggio?

L’equipaggio con Rachele è nato per caso. Lei aveva iniziato il Campionato Italiano con un’altra navigatrice che per problemi personali ha dovuto abbandonare la stagione dopo il primo round del Ciocco ed in pochi giorni ha dovuto cercare qualcuna disponibile per il successivo round a Sanremo e mi ha chiamata. Ci siamo trovate subito bene e da lì la scelta di continuare assieme anche nelle gare successive.

4) Al San Marino avete debuttato entrambe su terra, come vi siete preparate? Sensazioni provate su questo fondo?

Per il San Marino siamo state impegnate in una serie di test su sterrato per prendere confidenza lavorando sulla macchina per prendere da subito il giusto feeling e le sensazioni sono state subito buone, anche se essendo novelle, abbiamo faticato un po’.

5) Quali sono le sensazioni che hai provato la prima volta che ti sei seduta e letto le note dentro una vettura di classe R5?

Il mio debutto su una vettura R5 è stata nella passata stagione al Rally di Alba con Ronzano che ringrazio tantissimo per avermi dato questa grande oppurtunità ed essersi fidato. Sono sincera è stato difficile, essendo anche la prima volta che correvamo assieme ed ovviamente, amo mettermi in gioco, ma la paura di non essere all’altezza di affrontare una gara con una macchina del genere c’era. Le prime due gare diciamo sono state “test”, mentre già quest’anno mi sono accorta che il feeling come equipaggio è cresciuto tantissimo e sto iniziando a capire la vettura per quel che riguarda assetti, gomme e come lavora la vettura. Per adesso sono sensazioni molto belle e speriamo di crescere ancora di più.

6) Curiosità. Quale gara ti piacerebbe disputare ed invece qual’è stata quella più difficile da prepare?

Mi sarebbe piaciuto correre una gara su sterrato, ed ho esaudito il mio sogno al San Marino, e mi sarebbe piaciuto correre anche il Casentino, ma per questa stagione non è stato possibile. Mentre quella più dura da preparare per quest’anno il Sanremo, con Rachele ci siamo conosciute il giorno dei test della gara ligure ed il giorno dopo stavamo affrontando assieme ricognizioni e poi la gara.

7) Al Moscato ti abbiamo visto correre con una Peugeot 208 R2, emozioni e sensazioni di guidare la leoncina??

E’ stato finalmente un sogno che ho realizzato,  dopo tanti sacrifici poter guidare una macchina così performante. Ho avuto due esperienze in passato in N3, una nel 2015 e una nel 2016. Sono stata molto contenta perchè è andato tutto come avrei voluto, spero di ripeterla a breve. Una difficoltà se vogliamo chiamarla così c’è stata, nel momento in cui devi mettere in pratica tutto quello che sai a livello teorico ti chiedi se davvero lo puoi fare, se in quel punto puoi passare o meno, devi aver coraggio di tenere giù dove serve e capire realmente dove no, fidarsi.

8) Sogni nel cassetto?

Son stati esauditi quest’anno tra debutto nel CIR e le gare di Coppa Italia in R5 con Ronzano. Vorrei ringraziare anche Marco Luison perché ho sempre corso con lui, al Team 971 abbiamo corso per la prima volta con la Skoda Fabia R5 e ha scelto di correre con me. Per me è stato bellissimo accompagnarlo in questo debutto. Per quest’anno non posso chiedere di più.