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Tempo

3 MIN

Ho sognato il Rally d’Abruzzo…

...e sarebbe stato tante cose belle...

È l’inizio di settembre e il tempo è ideale per preparare uno “zaino da rally”. Non conosco molto della zona, non ci sono mai stato, quindi esagero un po’ coi vestiti che sotto sto Gran Sasso mi ha sempre dato l’idea di fare un gran freddo. Sì, ok il primo giorno sarà al mare ma meglio abbondare.

Mi aspettano a Teramo, il quartier generale. Che bel clima che c’è, sembra quello delle grandi occasioni e delle gare importanti. Riconosco tutti quei marchi che ti fanno capire subito quando si va sul serio ed inizio ad intravedere le facce che fanno parte di questo mondo così affascinante. Ma non c’è tempo da perdere, c’è da andare a Giulianova per la prova spettacolo.

Che belli quei bambini che sorridono. Per loro è il primo rally di sicuro. Lo vedo da come mescolano il sorriso al timore ad ogni passaggio e da come suo padre li tira un po’ indietro se si sporgono troppo ad ogni passaggio. Mi ricorda quel Sanremo ’93, il mio primo rally, quello della famosa prima vittoria nel mondiale di Franco Cunico. Li invidio quei bambini perché per loro sta per cominciare tutto, quasi per caso, e avranno tante di quelle cose da scoprire su questo sport imprevisto in quella vacanza al mare. Se lo sono ritrovato e non lo abbandoneranno più.

Ma ora a nanna che domani sarà giornata intensa.

Cavoli che bel risveglio. Non la conoscevo sta Castilenti e devo dire che, la mattina presto, offre davvero uno scorcio fantastico: mura storiche disegnano sopra uno sfondo mozzafiato. Dovrei farci un giro con la mia famiglia per rivedermela con calma.

Ma adesso è necessario andare che la sala stampa è già in fermento. Magazine di settore, stampa locale e anche nazionale hanno risposto abbastanza bene ai ripetuti richiami che gli abbiamo fatto durante l’estate e sono pronti a raccontare quel che sta per succedere. D’altronde una gara nuova che affronta subito la sfida internazionale della validità per il Tour European Rally Series non poteva non suscitare interesse. Chissà che sta gara non sia davvero un test per vedere se è possibile portarci il mondiale? Non lo so ma mi piace fantasticarci sopra a questa ipotesi.

Mi dicono che il primo giro di prove sia appena partito. Quei tre che hanno incendiato per anni il CIR credo che faranno divertire su un fondo sterrato così liscio e pulito. Ne son certo. Appena si vedranno quelli lì si faranno prendere dalla voglia di darsele come qualche anno fa e per gli stranieri sarà durissima stare al passo.

Zaccagnini e Diodoro Ecologia che due prove spettacolari! Chissà se quelle persone lo avevano mai respirato il parco. Ci siamo raccomandati di non lasciare immondizia per terra e di avere rispetto di luoghi abituati a rappresentare oasi di pace e tranquillità per 364 giorni l’anno e speriamo che il popolo dei rally sappia divertirsi senza fare stronzate in quei luoghi in cui la natura emana qualcosa di simile al sacro.

Cavolo è volata sta mattinata , mi è presa una fame. Ero partito con l’idea dei classici arrosticini ma che scoperta le scrippelle alla teramana. E neanche lo sapevo che qua è la patria degli spaghetti alla chitarra. C’è tanta di quella roba da mangiare che fermarmi un weekend sa tanto di occasione persa. Tutto buonissimo per questa trattoria che ha vissuto momenti difficile e che oggi è giustamente strapiena.

Ma è tempo di ricominciare e immergersi nel pomeriggio di gare. Sempre affascinanti le storiche con quei rumori figli di tempi andati e ti dirò che non avrei mai pensato che le macchine elettriche potessero andare così forte e risultare così divertenti. Certo non fanno rumore e questo un po’ dispiace ma alla fine è bello che facciano parte di questa festa.

Si è già fatta sera. Ma quanta gente c’è Piazza Martiri a Teramo? Sempre bello vedere le macchine variopinte in contesti di storia e arte. Bello almeno quanto i trofei delle ceramiche di Castelli che i piloti alzano al cielo. Son dipinte a mano e saranno il giusto ricordo di un weekend pazzesco, un weekend storico.

…….

Ma poi suona la sveglia e apro gli occhi. Non si parte per l’Abruzzo, non ci sarà il rally, non ci saranno i colori, non ci saranno i profumi, non ci sarà niente.

Perché i burocrati non sognano.

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