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Wrc: Ogier non si spiega le cause del suo errore in Turchia

Il francese non ha ben chiare le dinamiche del crash che lo ha messo out in Turchia

Definire il Rally di Turchia appena consluso come una gara imprevedibile e ricca di colpi di scena sarebbe alquanto riduttivo. Insieme alla terza vittoria di Ott Tanak sono arrivati anche i ritiri di Thierry Neuville e Sebastien Ogier, che hanno permesso all’estone di riaprire completamente i discorsi iridati.

Entrambi i principali contendenti al titolo prima dell’appuntamento turco hanno subito danni alle sospensioni nella seconda tappa di sabato. Ma mentre Neuville si è dovuto ritirare nell’immediato, il driver M-Sport è riuscito a riparare stoicamente la sua Fiesta, non senza una penalità per ritardo al C.o, e andando alla caccia di quello che sarebbe stato un vero e proprio colpo in chiave mondiale. In quel momento di gara Ogier aveva infatti vinto la stage successiva, portandosi in seconda piazza nella generale e con un passo che avrebbe potuto garantirgli la vittoria.

Neanche il tempo di acccorgersi del capitale a disposizone, che il transalpino è stato però costretto anch’egli ad alzare bandiera bianca. Questa volta nessuna natura meccanica, bensi’ un errore che lo  stesso campione del mondo fa ancora fatica a spiegarsi.

E’ stato difficile da accettare. Ho commesso un errore stupido in una curva lenta, e ancora faccio fatica a spiegarmelo. Forse il dispendio di energie fisiche e mentali della mattinata hanno contribuito ad una mancanza di lucidità; sta di fatto che in una serie di curve lente, non ho affrontato nel modo giusto una piega a sinistra come riportato dalle note di Julien. Ho frenato troppo tardi e abbiamo colpito un albero a 5 km/h. Nel 99% dei casi un errore simile non ha conseguenze importanti, ma quel terreno era molto morbido e cosi’ la nostra vettura affondava ogni volta che provavamo ad uscire. Dopo tutto lo sforzo fatto in mattinata, penso che questo sia uno dei ritiri più frustranti della mia carriera.

L’unica possibilità di marcare punti significativi è stata la power stage finale, ma anche qui Ogier ha dovuto arrendersi al miglior tempo di Neuville.

Ho fatto tutto il possibile. Non era certamente quello che volevamo da questo weekend, ma con tre gare ancora in calendario continueremo a lottare fino alla fine.

Protagonisti  di questo Rally di Turchia sono stati ancora una volta, i giochi di squadra M-Sport, volti ad avvantaggiare il caposquadra Ogier. Elfyn Evans è stato infatti “sacrificato” con una penalità per far salire il campione del mondo in decima piazza, garantendogli un punto iridato. Una scelta che si è rivelata poi azzeccata, dato che la lunghezza guadagnata da Neuville nella power stage è stata compensata proprio dal piazzamento di Ogier a ridosso della top ten. In questo modo il gap tra di due è sempre i di 23 punti, ma con un Tanak in più a fare da terzo incomodo.

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