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Dakar, Quarta tappa: Al Attiyah vince e si conferma leader nella generale, Loeb quinto!

Tanti ritiri e problemi in questa quarta stage della Dakar 2019, prima parte della Marathon senza assistenza, ma a svettare è il "principe" quatariano

Altre avventure, altri 405km oggi affrontati dagli equipaggi in questa quarta giornata di gara, disputata interamente su sabbia e dune da Arequipa a Tacna, prima delle due parti “Marathon”, vale a dire gli Stage 4 e 5 che verranno disputati senza assistenza.

Dopo i distacchi quasi “abissali” della terza tappa, quest’oggi gli equipaggi sono andati più con cautela, specialmente a causa delle grosse difficoltà presenti e della mancanza di “supporto” in caso di problemi  in speciale, a fine giornata o nella tappa successiva. Ma veniamo al dunque.

La regolarità paga, e della Dakar Nasser Al-Attiyah se ne intende: a bordo della sua Toyota Hilux V8 4X4 ufficiale il bicampione si è piazzato davanti a tutti, sia in speciale che nella generale, dimostrando che più forte di lui nel deserto vanno davvero in pochi e ponendosi come papabile alla vittoria di questo difficilissimo raid sudamericano.

Dietro di lui, Monsieur Dakar non si arrende assolutamente, anzi, per oggi sulla sua Mini JCW Buggy paga solo 1’52” dal leader pur aprendo la strada, e la sua grande esperienza lo sta portando a non fare errori con la vettura anglo-tedesca saggiata solo da quest’anno da parte sua. Comunque sia Stephane Peterhansel ha dichiarato che il distacco è basso e che nulla è ancora, assolutamente, deciso.

Terzo posto di tappa invece per un sempre più sorprendente Jakub Przygonski, il quale a bordo della sua Mini Countryman ALL4 ha limitato il suo distacco a 8’32, precedendo anche l’ufficiale Mini Nani Roma, sempre su Countryman 4X4, il quale invece è arrivato a 8’49.

Quinto posto giornaliero, per Sèb Loeb e Daniel Elena. Oggi l’equipaggio franco-monegasco a bordo della sua Peugeot 3008 DKR ha perso vari minuti all’ultimo waypoint, scivolando dalla terza alla quinta piazza, staccati di 12’23 da Al-Attiyah.

Il fino ad inizio tappa secondo assoluto Yazeed Al Rajhi, a bordo della sua Mini, oggi, ha vissuto una giornata forse inferiore alle aspettative, scivolando indietro fino a finire quinto nella generale, causa ben 18’11 lasciati per strada in questa prova.

Non più con velleità di classifica, ma oggi Carlos Sainz, a bordo della sua Mini JCW Buggy, ha chiuso settimo a 24‘, ma ormai la gara è stata “troppo” compromessa dall’errore in tappa 3 che lo ha fatto perdere svariate ore. Ottavo invece il suo compagno di squadra Despres, il quale invece ha pagato ben 26′ dalla testa, molti per uno dei favoriti della vigilia ancora in corsa. Giornata molto negativa e sfortunata, invece, per i due terzi dello squadrone Toyota Gazoo Racing SA, leader a parte.

Bernhard Ten Brinke, fino al momento ancora in alta classifica, ha perso oltre 2h 40′, lasciando insabbiate nel deserto le speranze di un gran risultato, imitando ciò che era successo al compagno Giniel de Villiers nella tappa precedente. Ormai fuori classifica, il sudafricano ha comunque perso a causa di alcuni problemi quasi 1h 30′ anche nella tappa odierna. Nella classifica generale dopo queste quattro giornate, invece, comanda Al-Attiyah: La sua Toyota Hilux sembra inarrestabile, ed il quatariano vuole un altro successo. Alla Dakar però nulla è mai scontato e ci sono ancora tanti giorni davanti. Alle spalle dell’emiro, “Messieur Dakar” Stephane Peterhansel, Mini JCW Buggy, distante 8’55 dalla vetta ma ancora motivato ad arrivare a 14 vittorie nella leggendaria corsa ora sudamericana…

L’ex motociclista spagnolo Nani Roma, su Mini Countryman ufficiale ed in spec 2019, è sorprendentemente terzo, con ancora tanta strada da fare fino al traguardo di Lima, a 20’51 dalla Toyota che guida la classifica. Quarto assoluto, per ora, un sorprendente Przygonski, primo tra i privati (seppur col supporto della X-Raid ufficiale) a bordo della sua Mini Countryman ALL4, distante però 22’17 dal primo assoluto. Non è stata la sua miglior giornata fin’ora, ma Yazeed Al-Rajhi è ancora in gara, con 24’59 da recuperare, e domani con la sua Countryman potrà sfruttare una posizione di partenza leggermente migliore dei primi due in classifica, in questa Dakar che al saudita sta dando tante soddisfazioni.

Sesto assoluto, il cannibale Sèbastien Loeb, nonostante con la sua 3008 DKR il distacco sia di ben 50 minuti. In ogni caso, la gara è ancora lunga, e per l’alsaziano non è ancora finita, sperando non butti tutto alle ortiche con errori “banali” imitando le avventure-sventure tristi in Peugeot ufficiale.

Pochi secondi dietro il francese, a 50’31, troviamo Cyril Despres, il quale a bordo della sua Mini JCW Buggy sta faticando non poco in questa edizione praticamente tutta sabbia e dune. Buona ottava posizione, per la Hilux T1 di generazione precedente portata in gara dal polacco Aron Domzala, con un distacco per lui davvero ottimo di 1h 28′ dai top driver ufficiali. L’esperto cileno Boris Garafulic, invece, è nono a bordo della sua Countryman, staccato di 1h 36′, mentre la top10 è chiusa dal britannico Harry Hunt, che ha fatto vedere a tratti ottimi tempi, complessivamente però lontano 1h 37′, precedendo il rallysta ceco Martin Prokop, Ford Raptor, piazzato ad 1h 47′ dalla vetta.

Tra gli italiani, invece, nessun ritiro ieri (per fortuna), ed oggi abbiamo Camelia Liparoti (UTV Yamaha) ed Andrea Schiumarini (Ford T150 T2), al momento tra il WP5 ed il WP6, la cui gara sta comunque precedendo positivamente con l”obbiettivo di arrivare al traguardo.

Dopo la prima parte di Marathon, domani sarà tempo della seconda, con la componente affidabilità che sarà fondamentale: Ben 517 sono i chilometri sabbiosi e desertici della quinta stage, potrebbero esserci grosse sorprese.

Come ogni giorno vi ricordiamo lo speciale Dakar di Eurosport questa sera dalle ore 23 alle ore 23:30, condotto da Nicola Villani, mentre dall’1:00 ci sarà la diretta streaming gratuita da parte di RedBullTV.

A domani!

 

 

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