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WRC, Monte Carlo: le impressioni degli italiani a fine giornata

Un DAY2 estremamente selettivo per tutti

Si  è concluso da poco un DAY2 del Rally di Monte Carlo estremamente selettivo per tutti.

Una giornata impegnativa dove gli equipaggi hanno trovato condizioni complicate e difficili da interpretare, soprattutto per quanto concerne la scelta delle gomme. Ma il bello del “Monte” è anche questo!

Abbiamo raccolto le impressioni di alcuni driver italiani, di rientro verso il Principato in attesa del mitico Col de Turini di domani.

Matteo Gamba:

Siamo sicuramente contenti della nostra giornata, oggi è stato veramente difficile, c’erano tanti tagli ed era facile forare, abbiamo quasi stallonato una ruota e ci è andata bene. La mattina una scelta non perfetta di gomme ci ha fatto perdere diversi secondi ma nel complesso bene, siamo soddisfatti e l’obiettivo è arrivare in fondo.

Andrea Nucita:

Una gara fino qui altalenante a livello di prestazioni ma sono contento di aver dimostrato in più di una prova di avere un buon passo. Peccato per le disavventure che abbiamo patito e per le quali siamo indietro in classifica. Ma oggi abbiamo rimontato e siamo riusciti ad entrare nei sessanta che disputeranno domani l’ultima tappa. Ora cerchiamo di arrivare in fondo. Ringrazio tantissimo il mio team. Ho trovato molti connubi fra la Targa Florio ed il Rally di Monte Carlo giunto alla sua 87.edizione: si vede che c’è una lunga tradizione, c’è tantissimo pubblico in prova e anche nei trasferimenti e molto competente. Questo lo può fare solo una manifestazione con tanta storia come la Targa o il Monte-Carlo. E’ sempre bello esserci.

Enrico Brazzoli:

 Direi bene, era tutto nuovo per noi e siamo molto soddisfatti del lavoro che sta facendo il team. Stiamo cercando di prendere il giusto feeling con la vettura e piano piano ci stiamo riuscendo. La macchina è divertente e va molto forte, oggi c’erano prove veramente difficili ma siamo riusciti ad arrivare fino a qui. Ora si va a Monaco.

Davide Riccio:

Spettacolare, ogni tipo di emozioni penso l’abbiamo provata. Da fermarsi a ripartire in prova con una ruota storta, un po’ di rimonta, ghiaccio, neve, tutte le condizioni le abbiamo trovate. Inoltre abbiamo imparato, o quasi, a guidare con i chiodi ed era la prima volta.

Roberto Antonucci:

Siamo partiti malissimo perchè allo shakedown si è rotta la coppia conica e la partenza l’abbiamo fatta a spinta per poter ritornare a fare assistenza e tornare in gara. Ieri èp stata un po’ una tragedia perché ci hanno annullato 3 prove e noi con la R1 abbiamo l’unica speranza nelle disavventure altrui per rientrare nei sessanta, ma quest’anno pochissimi errori e pochi ritiri. Stamattina abbiamo avuto ancora un problema al cambio ma l’abbiamo risolto, però 74. non basta per divertirci anche domani. Comunque prima gara con questa macchina e primo Montecarlo: vale le pena divertirsi così perché è proprio bello.

Andrea Coti Zelati:

E’ stato un Monte in salita, ieri abbiamo saltato tre prove ed eravamo già stanchi per il secondo giro, poi abbiamo forato in prova e perso quattro minuti che ci siamo portati fino alla fine. Oggi abbiamo cercato di migliorarci guadagnando dieci posizioni. L’ago della bilancia è in mezzo. L’anno scorso era un punto di domanda quest’anno tutto meglio definito. Siamo comunque qua e questo va bene.

Carlo Covi:

Sono contentissimo: essere secondi dietro Blanc in classe è grande roba anche guardando i nomi che ci sono dietro. E’ una soddisfazione enorme, dopo la Spagna sono ringiovanito.

Fabrizio Arengi:

Una bella esperienza, la gara è andata molto bene per me, era la prima volta al Montecarlo e la prima volta su una vettura R2. Purtroppo ieri hanno cancellato tre prove speciali ma siamo comunque soddisfatti. Il Monte è un rally fantastico, c’è un pubblico incredibile, le prove sono piene di gente, c’è un tifo fantastico.

Rachele Somaschini:

Sembrava impossibile ma ce l’abbiamo fatta. Condizioni mai viste prima, ogni curva era un miracolo alle volte uscirne mastato anche puro divertimento. Abbiamo cercato di trovare un buon ritmo rischiando il meno possibile, perché l’importante era arrivare fino a qui. Al Monte vedi così tante condizioni che in Italia non vedresti mai e questo vale tantissima esperienza.

 

Fonte: Rallylink
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