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4 MIN

A tu per tu con Jessica James “Che emozione il podio con Ciocca al Durance, sogno il Sardegna e il Finlandia”

Intervista con la navigatrice nizzarda, ma ormai di casa nelle gare Italiane.

Con il nuovo anno riprende la nostra rubrica “Quando il rally è donna”. Oggi abbiamo incontrato Jessica James, 27 enne navigatrice francese. Nonostante la giovane età, Jessica vanta ben quattro podi in carriera, più diverse vittorie di classe. In carriera, oltre alla disputa di diverse gare in Francia, ha corso spesso e volentieri nella vicina Liguria, diventando ormai una presenza quasi fissa nelle gare.

Scopriamo cosa ci ha raccontato in esclusiva, tra passato, presente e futuro.

Innanzitutto chi è Jessica e dove nasce la passione per i rally e per il ruolo da co-driver?

Ciao Matteo, allora ho 27 anni, sono nata a Nizza e adesso vivo a Peille, vicino a Nizza.  La mia passione è nata grazie a mia madre che era una navigatrice, è lei che mi ha trasmesso questa bella “malattia”. Inoltre da 11 anni sono anche commissario di percorso, quindi vivo il rally a 360°.

Muovi i primi passi nel 2013 correndo alcune gare in Francia, ci racconti la stagione del debutto?

Nel 2013, ho disputato 5 rally. Il debutto è avvenuto alla Ronde Régional de la Durance con una Citroen AX F2000. Purtroppo la mia seconda gara, finì con un incidente. Mentre le successive gare le disputai con una vettura storica, cogliendo dei podi di classe, un bel ricordo.

Il 2014 ti vede salire per due volte sul podio, entrambe le volte con Patrick Ciocca sulla bellissima Porsche 911 S 2.7. Il podio è sempre qualcosa di emozionante, ti ricordi quei momenti?

Si si ho dei grandi ricordi, in primis perché Patrick Ciocca è un grande pilota e navigatore in Francia, per me era la prima volta che lo navigavo e salire sul podio già da subito è stato molto emozionante.

Sempre nella stessa stagione, debutti anche in Italia alla Ronde d’Estate. Quali sono le maggiori differenze che hai notato rispetto alle gare francesi?

Una delle maggiori differenze sono la lingua, ho imparato la vostra lingua in pochi mesi, studiando dal mese di aprile fino ad agosto, periodo in cui era la gara, quindi ho dettato le note a Gianluca in Italiano. E’ stato molto bello, perché mai pensavo che un pilota italiano, potesse scegliermi, sapendo che avevo delle difficoltà con la vostra lingua, ma devo sottolineare il grande aiuto ricevuto anche dai miei colleghi navigatori, mi hanno aiutato tanto. Altra differenza tra Italia e Francia, riguarda il tempo tra il CO e la partenza. In Francia è di 3 minuti, mentre in Italia sono 4′. Altra cosa che voglio sottolineare è il grande spirito sportivo e la cordialità che avete voi.

Nel 2015 arriva anche il debutto nel WRC, gara di casa tra le difficilissime strade della Corsica, terminata anzitempo con il ritiro all’inizio della 3 giornata. Ci racconti l’emozione e quelle giornate iridate?

Come tutti sapete, il Tour de Corse è una gara molto impegnativa e veramente difficile da preparare. Ho iniziato la pianificazione dell’evento nel mese di giugno, chiamando e prenotando gli alberghi per noi e per l’assistenza, contate che ogni notte dormivano in diverse località. Altro lavoro importante la prenotazione della nave per arrivare nell’Isola e il piano gara e benzina. Siamo arrivati in Corsica, una settimana prima, abbiamo svolto ricognizioni e quasi in contemporanea abbiamo svolto le verifiche sportive e tecniche. Poi la gara vera e propria, il giovedì lo shakedown e poi la cerimonia di partenza, la gara si è corsa in condizioni veramente molto dure e difficili, specie per noi privati. Purtroppo il sabato, la rottura di un semiasse ci ha negato la gioia di vedere il palco d’arrivo. Comunque è stata una bellissima esperienza.

Cosa consiglieresti ad una ragazza che si vuole avvicinare al mondo dei rally?

Per prima cosa di restare sempre umili e con tanta voglia di imparare, poi molto importante è imparare segreti guardando i vari camera-car, senza mai scordarci l’organizzazione di un rally, dai vari piani assistenza alla pianificazione della prenotazione degli alberghi per equipaggio e team.

Il 2019 si è aperto con la partecipazione al Ronde Val Merula, come è andato il week-end ligure?

Purtroppo abbiamo iniziato male perché alla prima prova, dopo 1km abbiamo avuto una foratura, che in parte ha compromesso il tutto. Lì ho dovuto lavorare anche a livello psicologico con il mio pilota, motivarlo nuovamente. Per fortuna ci sono riuscita è i successivi tre passaggi, segnando in entrambi i passaggi il 28° tempo assoluto e chiudendo 55° assoluti, dopo aver rimontato ben quarantuno posizioni.

Ti vedremo mai sul sedile di sinistra?

Tempo fa disputai una salita in Francia, vincendo il femminile. Ma onestamente preferisco il sedile di destra.

Sogni nel cassetto?

Il sogno e la volontà è quella di correre il Rally di Finlandia e il Rally in Sardegna. Mi piacerebbe anche correre qualche gare su fondo sterrato.

Progetti per questo 2019

Al momento non ho un progetto per questa stagione, speriamo di poter trovare qualcosa.
Vorrei fare dei ringraziamenti, voglio dire un grande grazie a Marco che mi ha aiutato tantissimo nel debutto in terra Italiana. Gianluca Bizzini con cui ho corso per tre volte e anche Patrick Ciocca con cui ho corso in Francia, conquistando i primi podi in carriera. Voglio dire anche grazie ha tutti gli organizzatori Italiani per come mi hanno accolto, ad i vari piloti italiani e francesi con cui ho condiviso l’abitacolo, ma anche ad fotografi, commissari, videoperatori e alla XRallyteamSanremo per la loro cortesia e disponibilità nei miei confronti. Chiudo ringraziandoti per questa bella intervista, grazie ragazzi!

Grazie a te Jessica. In bocca al lupo per la stagione e a presto!

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