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Rally Monte-Carlo 2000, Makinen e Ralliart dominano il rally degli imprevisti

Il finnico regola Sainz e Kankkunen, Peugeot e Burns abbattuti dal freddo

Il nuovo millenio dei rally si apre con non poche novità nel circus del World Rally Championship. Il 1999 ha appena chiuso i battenti incoronando Tommi Makinen e la Toyota campioni iridati rispettivamente nel campionato Piloti e Costruttori, ma è destinato a lasciare strascichi che permetteranno al 2000 di aprirsi col botto. Proprio il ritiro di Toyota ha imbizzarrito il mercato-piloti con i principali team pronti a contendersi due pezzi da novanta come Carlos Sainz e Didier Auriol, desiderosi di accasarsi per iniziare al meglio la stagione e cucirsi addosso quanto prima la nuova vettura. Saranno dunque Ford e la giovane ma ambiziosa Seat ad accaparrarsi i due ragazzacci, con la Focus e la Cordoba ancora da sviluppare per provare a raggiungere il massimo del potenziale già dal Principato di Monaco.

I riflettori sono inoltre puntati sullo squadrone Peugeot, rientrato ufficialmente a fine anno per prendere le misure e progettare con più certezze l’intero campionato successo. Con l’italiano Corrado Provera al timone, le nuovissime 206 wrc vengono affidate a Francois Delecour, Marcus Gronholm e Gilles Panizzi. Seguono dunque le Impreza di Burns e Kankkunen, le Octavia di Schwarz e Climent e le Accent di Eriksson e Alister Mcrae. Tante squadre insomma, con altrettanti piloti ufficiali pronti a darsi battaglia sulle strade del mondo.

Anche il nuovo millenio si apre insomma, come vuole la tradizione, con il Rallye Automobile de Monte-Carlo.

La gara monegasca, giunta alla sessantottesima edizione, è considerato da tutti l’evento dell’anno per via del suo blasone ed eleganza che gelosamente custodisce da sempre. Andato in scena dal 19 al 22 gennaio, il rally è stato caratterizzato da condizioni atmosferiche decisamente impegnative e con la scelta delle gomme divenuta un gioco d’azzardo. Gli equipaggi sono stati messi a dura prova fin dalle primissime battute e certamente non sono venuti a mancare ricchi colpi di scena. Andiamo ora a ricordare quanto successo!

PRIMA TAPPA

La prima tappa del rally prevede 5 prove speciali, con partenza all’ora di pranzo.

Sulla SS1 Tourette du Château – Saint Antonin da 24,81 km è Gilles Panizzi a mettere tutti in riga. La sua 206 Wrc vola e fa capire a tutti che tra i contendenti per la vittoria finale vi è anche lei. Seguono la Impreza di Burns e la Corolla della Grifone guidata da Bruno Thiry. Staccato di 19″ il campione in carica Tommi Makinen. Avvio difficile per le Focus di Sainz e Mcrae, relegate al decimo e undicesimo posto. Ma dalla prova speciale, la Saint Pierre – Entrevaux da 30,63 km inizia la lotta a distanza tra Richard Burns e Tommi Makinen. I due danno vita ad un duello emozionante, spartendosi gli scratch per tutto il venerdì. Panizzi invece limita i danni e aspetta un eventuale passo falso dei due per sferrare l’attacco decisivo al vertice. Risale la china anche Carlos Sainz con la Ford Focus, lontanissimo dalla vetta e ancora alla ricerca del giusto set-up. Piuttosto anonimi fin qui Juha Kankkunen e Marcus Gronholm rispettivamente con la Impreza e la 206 ufficiali. Da segnalare il principio d’incendio in cui è incappata la Skoda Octavia Wrc di Luis Climent. Il pilota spagnolo tocca il posteriore all’uscita di un tornante destro in discesa alquanto ghiacciato e arriva allo STOP di fine prova con le fiamme che iniziano ad invadere la lunga vettura céca, prontamente spente dal navigatore Alex Romani con il brandeggiabile di bordo. Un grosso sospiro di sollievo e la gara può continuare.

Questa dunque la classifica a fine giornata:

SECONDA TAPPA

Il sabato di gara si apre con una notizia clamorosa: La Impreza di Burns e le tre 206 non partiranno per la ps5. Nessuna esclusione o squalifica la causa, bensì il freddo. Il parco chiuso notturno di Gap è stato avvolto da una temperatura talmente rigida da mettere KO le quattro auto, facendo perdere al rally quattro protagonisti.

Increduli ai microfoni dei giornalisti Richard Burns e Corrado Provera, chiamati a testimoniarer quanto successo:

B: Questa mattina la mia Impreza non ha voluto saperne di partire. Le temperature notturne qui a Gap sono scese ben oltre lo zero e probabilmente ha mandato in tilt l’intero impianto elettrico. Ritirarsi al primo rally stagionale quando si è in piena lotta per la vittoria fa molto male.

P: Quello che è successo stanotte è incredibile. Le temperature polari hanno messo fuori causa tutte le nostre 206. La vettura di Marcus (Gronholm, ndr) si è messa in moto salvo spegnersi immediatamente, mentre le altre due non hanno dato alcun cenno. Si presume possa essere un guasto al propulsore la causa, ma non ne abbiamo ancora la certezza. Non è l’inizio di stagione a cui ambivamo.

Con la SS6 L’Epine – Rosans cancellata dagli organizzatori per il troppo pubblico, per lo più indisciplinato, le ostilità ripartono dunque con la SS7 Ruissas – Eygalayes, dove finalmente Juha Kankkunen si sveglia dal torpore invernale del giorno precedente e si mette tutti dietro. Seguono la Cordoba di Toni Gardemeister, Carlos Sainz, Freddy Loix e Tommi Makinen, con quest’ultimo che ha ora quasi due minuti di vantaggio da gestire sul Matador. In realtà il finnico non si accontenta di passeggiare e sigla due scratch vincenti, il resto fa tutto Colin Mcrae che tenta la rimonta furiosa. La sua Focus è infatti a fine giornata al quarto posto assoluto, distante a malapena 16″ dal terzo possto occupato dal sorprendente Toni Gardemeister.

Questa dunque la classifica dopo la SS10:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TERZA TAPPA

Si giunge dunque all’ultimo atto del rally di Monte-Carlo, dove le auto si apprestano a rientrare nel Principato una volta terminati i restanti tratti cronometrati. Nella SS11 Selonnet – Bréziers 2 Colin Mcrae come previsto segna il miglior tempo, sorpassa Toni Gardemeister e mette nel mirino il compagno di squadra Carlos Sainz. I 37″ che li dividono pare possano essere rassicuranti per lo spagnolo, ma non del tutto se si considerano le mille incognite che presenta il percorso di questa gara. E infatti sarà proprio così: le due Focus si danno battaglia nelle restanti prove e giungono a contendersi la piazza d’onore nell’ultima prova, la mitica Sospel – La Bollène Vésubie, distaccati di appena 15″.

Quasi 34 km dove i piloti di Wilson giocheranno al gatto e al topo, dove Colin deve inseguire Carlos. Purtroppo però il motore della Ford numero 5 si rompe e costringe Mcrae al ritiro, lasciando il via libera per la piazza d’onore al Matador. Il gradino più basso del podio va invece a Juha Kankkunen, bravo a rimontare con piede ed esperienza ed a mai forzare il passo con la Impreza Wrc. Quarto posto finale per Toni Gardemeister, autore di una gara pazzesca e costantemente più veloce del suo compagno più esperto Didier Auriol. Il francese, mai pienamente a suo agio alla prima uscita con la Seat Cordoba, si vede addiritura costretto al ritiro lungo la ps14 a causa di un guasto al motore. Certamente non il debutto che si aspettava la squadra spagnola. Degno di nota anche il quinto posto assoluto conseguito da Bruno Thiry. Il pilota belga, ormai riconosciuto come un veterano del World Rally Championship, è autore di una gara magistrale e dimostra che la probabilmente la Toyota Corolla Wrc avrebbe potuto dire la sua ancora per qualche stagione.

Ma, ovviamente, tutti i riflettori sono puntati sui vincitori Tommi Makinen e Risto Mannisenmaki, che annientano la concorrenza con una facilità disarmante e bissano il successo di dodici mesi prima nel rally che vale una stagione intera. Il finnico dimostra tutta la sua classe regala alla Ralliart l’ennesimo successo con la mitica Mitsubishi Lancer Evo VI, divenuta oggetto del desiderio per molti appassionati e collezionisti per via del recente titolo mondiale conquistato grazie all’equipaggio nordico.

Un’edizione dunque memorabile, capace di regalare emozioni a chi ha avuto la fortuna di seguirlo a bordo strada e di mettere tutti a dura prova oltre che a privare la classifica finale di tanti piloti additati come assoluti protagonisti alla vigilia dagli addetti ai lavori.

Questa la classifica finale:

Credits Photo: eWRC

Rivediamo la gara in un video resoconto dell’epoca.

 

 

 

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