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Rally Estonia – Hyundai: c’è tanta voglia di riscatto dopo il Safari

Dopo la disastrosa prestazione al Safari in Hyundai vogliono subito tornare a lottare per la vittoria

Dopo una brutta prestazione non c’è niente di meglio che gettarsi subito a testa bassa nella gara successiva. Analizzare e capire cosa è andato storto è fondamentale, ma lo è altrettanto anche la capacità di voltare subito pagina.

In Hyundai non vedono l’ora, appunto, di dimenticare quanto successo al Safari, e l’Estonia sembra il terreno ideale per farlo. Le due edizioni passate della gara estone sono state ricche di soddisfazioni per la squadra coreana, ma non bisogna dimenticare che a vincere qui un anno fa fu Kalle Rovanpera. Julien Moncet sprona i suoi i riprendere la marcia, e senza nascondersi troppo ammette che l’obiettivo è la vittoria.

Anche se abbiamo corso qui solo due volte abbiamo bei ricordi del rally d’Estonia. Qui Ott e Martijn hanno ottenuto la prima vittoria con il team, e abbiamo anche ottenuto molti podi in generale. La speranza è quella di riuscire a prolungare la striscia e di riprenderci dalla difficile trasferta in Kenya. La i20 ha dimostrato di essere veloce sulla terra quest’anno, e ci aspettiamo sarà lo stesso anche qui. L’obiettivo è quello di lottare per la vittoria e segnare più punti possibile per il campionato. Il gap con i primi in classifica generale è importante, ma non ci arrendiamo.

Thierry Neuville l’anno scorso finì a podio, e al contrario di quanto si possa pensare il belga ha ammesso di essere contento di correre in Estonia. Nonostante tutte le disavventure Neuville è ancora il primo inseguitore di Rovanpera, ma ormai iniziare a recuperare punti sul finlandese è vitale.

Il Rally d’Estonia è uno degli eventi più veloci del calendario. E’ anche la gara di casa di Ott e vogliamo sicuramente fare bene anche per questo. Personalmente questa gara mi piace molto. Il primo anno abbiamo faticato, ma una volta preso confidenza con le strade ho iniziato ad apprezzarle. Questo perchè le strade sono molto molto veloci, quindi conoscere le condizioni aiuta veramente tanto. Sono simili a quanto troviamo in Finlandia, visto che anche qui ci sono tratti veloci e molti salti. Il fondo però è un po’ più morbido, quindi si segna parecchio nel secondo passaggio. L’anno scorso sono finito sul podio, e spero di riuscire a fare lo stesso anche quest’anno.

Negli anni scorsi Ott Tanak ha dimostrato di avere una marcia in più nella gara di casa. L’Estone deve però stare attento a non farsi prendere dalla foga come successe lo scorso anno, ma Ott, nelle interviste, ha ammesso di non sentire alcuna pressione.

La gara qui in Estonia è sempre un evento fantastico. Per la prima volta quest’anno gareggeremo su un fondo morbido e velocissimo, e mi aspetto di divertirmi molto. Dovremo però ovviamente anche essere concreti ed essere soprattutto veloci fin dal via. La cosa migliore per me è che non avrò giorni di viaggio da affrontare, e sarà anche magnifico avere tutti i nostri fan così vicini. Non sento comunque nessun tipo di pressione devo dire. Vogliamo solo fare bene e segnare quanti più punti possibile. Faremo del nostro meglio per finire nelle posizioni che contano.

 

Oliver Solberg in Estonia ha già corso già molte volte nella sua carriera, tanto da considerarla come una seconda casa. L’obiettivo è un risultato di rilievo,  ma l’esordio su una WRC potrebbe comunque non essere facile, anche conoscendo il percorso molto bene.

Non vedo l’ora di correre in Estonia, aspetto questa gara da tutto l’anno. Ho corso qui molte volte e sono stato in grado di vincere due eventi. Spero di poter finire sul podio sinceramente, è il mio obiettivo personale. E’ comunque una gara difficile, molto veloce e con molti salti. Sarà anche la mia prima volta qui con una WRC, quindi sarà una bella sfida. Ho gareggiato talmente tanto in Estonia che la considero un po’ una seconda casa, e le strade mi piacciono veramente tanto. Nel secondo passaggio tendono a segnarsi un po’, quindi c’è bisogno di una macchina stabile e con molta trazione. L’importante, comunque, è tenere giù il piede destro.

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