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Intervista al Re di Roma Damiano De Tommaso: “Grande soddisfazione ma restiamo coi piedi per terra”

Dopo l'obiettivo raggiunto, il pilota vuol continuare a migliorare per cercare di alzare l'asticella

Dopo la strepitosa vittoria al Rally di Roma Capitale abbiamo sentito il vincitore Damiano De Tommaso per farci raccontare tutto del bellissimo weekend capitolino. Ne è uscita una bella chiacchierata in cui emerge la voglia di continuare a togliersi delle belle soddisfazioni nel CIAR 2022, senza perdere mai quel sogno di tornare a calcare palcoscenici importanti. Ecco cosa ci ha raccontato ai nostri microfoni.

Partiamo dal weekend scorso, da una grandissima soddisfazione in una gara così importante e di livello internazionale. Ti va di raccontare ai nostri lettori le sensazioni, le emozioni e i punti chiave di una bellissima vittoria nell’European Rally Championship.

Venivamo da una gara dove non abbiamo fatto bene ed essendo un equipaggio giovane nutrivamo comunque la speranza di fare subito bene ma, ero un po’ scettico. Le premesse erano quelle di una gara difficile ma serviva fare benissimo a Roma, anche con quell’elenco partenti. La gara mi piace ma non me l’aspettavo.

Abbiamo lavorato subito al meglio dalle ricognizioni ed è arrivata una soddisfazione enorme in quella che credo sia la gara più importante dell’anno. Una gran bella vetrina per noi. Bello, bello. Da esprimere davvero con poche parole!

Un aspetto che mi piaceva approfondire con te è l’aver visto finalmente piloti italiani alla prova in una gara dal chilometraggio più lungo rispetto alle gare del CIAR. Sicuramente le caratteristiche erano più congeniali a “voi” che al resto dei piloti ma, comunque il confronto ha dato un bel riscontro sul cronometro, non trovi?

Personalmente le gare lunghe mi son sempre piaciute, fin dai tempi del mondiale con le R2, e so che ci troviamo bene quando c’è da fare molti chilometri. Non mi faceva paura questo aspetto. La cosa più difficile da gestire è stato il caldo pazzesco e la tanta umidità, non era facile restare concentrati in ogni momenti. Però ci è riuscito bene a noi e anche tutti gli altri italiani sono andati davvero forte.

La gara è stata stupenda, il clima dell’ERC è molto bello e ti mette a confronto di piloti professionisti davvero bravi. Scontrarsi con loro è davvero bellissimo.

Chiaramente dobbiamo essere razionali: abbiamo vinto una gara dell’Europeo ma in Italia. Sono consapevole che se andassimo a fare il Barum (ndr. prossimo appuntamento in calendario dell’ERC in Repubblica Ceca), quando noi finiamo la gara loro sono già scesi dal palco. Roma sono prove che avevo già visto, anche se lo stesso valeva anche per nomi come Llarena e Sesks.

Abbiamo fatto davvero una bella gara. Abbiamo tenuto un bel ritmo, vincendo alcune prove. Crugnola era davvero velocissimo e senza quel problema penso avrebbe vinto lui. Campedelli altrettanto veloce. Una bella battaglia davvero e domenica pomeriggio abbiamo dovuto cercare di amministrare al meglio il vantaggio a dispetto del caldo, tenendoci lontano dai guai.

E adesso in ottica campionato come si mette?

Molto bene, abbiamo riaperto i giochi. Siamo a 9,5 punti da Crugnola e mancano due gare. Sappiamo di dover lavorare ancora un po’ su alcuni aspetti per incrementare un po’ il passo in alcuni momenti delle gare. Andrea, Pietro Ometto e tutto il pacchetto in questo momento sono i più veloci, hanno qualcosina in più.

Dalla nostra parte ora c’è di poter mettere in macchina una certa serenità, avendo vinto il campionato italiano promozione che era il nostro obiettivo principale e anche quello della squadra. Per noi era importantissimo e ora possiamo correre le prossime due cercando di provare a raggiungere l’assoluto con tutta la calma. Se riusciamo bene, se non riusciamo pazienza e sarà importante essere sicuri di aver fatto del nostro meglio per riuscirci.

Quando ci eravamo sentiti un po’ di tempo fa, mi avevi raccontato di qualche problema nel reperire risorse che ti aveva creato qualche difficoltà nel mettere in piedi un programma stabile e che ti facesse correre con continuità. Secondo te quale riscontro può esserci da questo punto di vista dopo una vittoria così bella ed importante? Ti piacerebbe portasse qualche altra opportunità di andare a confrontarti su terreni internazionali, considerando anche il fatto che sei ancora molto giovane?

Sai, da quando non ho più corso nel mondiale il mio sogno ed obiettivo è stato quello di tornarci al più presto. Per mancanza di budget non siamo più riusciti se non col Rally di Monza capitato un po’ per caso. Al tempo stesso però devo essere molto reale e ad oggi non vedo occasioni per poter inseguire un ERC o un mondiale, anche se siamo molto giovani. Servono budget molto importanti e per poter andare a correre in certi panorami servono risorse per fare programmi da due o tre anni. Con un anno solo si fa solo esperienza ma non si portano a casa risultati e con poco budget fai sicuramente male. Sono gare difficili che hanno bisogno di tanti chilometri di test. L’esempio che abbiamo sotto gli occhi è Alberto Battistolli che, con un programma lungo, sta progredendo sempre di più ed i risultati si iniziano a vedere.

Ad oggi per me non vedo possibilità ma, mi ritengo comunque fortunato perché dopo anni difficili ho un bel programma in pianta stabile che mi sta permettendo di essere lì a giocarcela. Ci sono tanti piloti forti che non riescono ad avercela una possibilità come la mia. Una volta ci speravo molto di più, oggi cerco di trarre il massimo da quello che ho a disposizione.

L’ultima domanda che volevo farti è legata alla tua navigatrice Giorgia Ascalone. Dopo i bellissimi risultati nell’IRCup, c’era stata una piccola parentesi in cui vi siete divisi, e volevo chiederti quanto è importante aver ritrovato quella stabilità di equipaggio che aveva dimostrato di poter funzionare anche in vittorie come quella dello scorso weekend?

Con Giorgia abbiamo iniziato insieme un percorso di crescita nel 2018. Se posso permettermi, lei ha iniziato a correre “seriamente” con me. Abbiamo fatto un anno molto bello nel 2019 e poi ci siamo un po’ persi. L’anno scorso a metà stagione è tornata in macchina con me ed abbiamo ripreso questo percorso di crescita insieme. Valutiamo ed analizziamo attentamente ogni gara, anche e soprattutto questa che abbiamo vinto per cercare di capire quali difficoltà abbiamo.

Lei sa che non è facile tenere certi ritmi e ci sta lavorando insieme a me. Stiamo cercando di fare le cose nel migliore dei modi e da parte sua ho sempre la massima disponibilità. Sia per sistemare le cose che servono in macchina, sia tutta la logistica che serve e quando arrivano certi risultati ti ripagano dei tanti sforzi che stiamo facendo. Ma, ti ripeto, serve ancora lavorare tanto per far funzionare tutto al meglio e continuare ad andare sempre meglio.

Grazie mille Damiano e continua così!

Grazie a voi!

 

 

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