37 anni fa scomparivano Toivonen e Cresto
Un momento che ha cambiato la storia dei rally moderni
Chiunque segua i rally non può non aver sentito parlare di quel giorno maledetto: il giorno in cui una tappa maledetta del Tour de Corse si prese le vite del fuoriclasse Henri Toivonen e del suo navigatore Sergio Cresto.
Lo stavano dominando quel Rally di Corsica, con distacchi abissali (oltre due minuti) su Bruno Saby e Miki Biasion, quando su una semplice sinistra la macchina perse la strada finendo in un burrone ripido e pieno di alberi. L’impatto secco di tetto, la compressione del serbatoio sotto il sedile dei piloti e, immediatamente, le fiamme. I piloti a seguire raggiunsero il luogo dell’impatto in pochi minuti ma non poterono fare nulla per i loro colleghi per il troppo calore sprigionato dalla Lancia S4. Di quei momenti sono pubbliche le conversazioni telefoniche di Siviero (navigatore di Biasion), Bernacchini e Fiorio (team manager Lancia Martini) che cercano invano di far sopraggiungere i soccorsi.
Erano le 14:58 del 2 maggio 1986. Quell’incidente, insieme alla tragedia Bettega di un anno prima spinse la FIA a dire basta con le Gruppo B.
Quell’anno Henri era il favorito per la vittoria del Mondiale a coronamento di una carriera fatta soprattutto di elogi ma di pochi risultati, talvolta negati dalla guida troppo generosa. Sarà il più giovane a vincere una gara iridata (RAC a 24 anni e 3 mesi) e un’eterna promessa che il destino ha deciso di non mantenere.
A noi di Rallyssimo.it, Henri e Sergio non piace ricordarli in quel maledetto giorno, a noi piace ricordarli così!
1 Commento
ignazio
sicommenta da se ogni sporti a il suo rischio