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Rally Wales 2002: Valentino Rossi e lo sfortunato approdo nel WRC

Il pluricampione della Moto Gp ha esordito in Galles nel Mondiale rally. Per poi tornarci qualche anno dopo...

Non ha mai nascosto la sua passione per i rally Valentino Rossi e, dopo alcune apparizioni sporadiche a Monza, nel 2002 decise di provare l’esperienza del World Rally Championship, nel pieno della sua carriera nelle due ruote. Un’occasione tra promozione e divertimento, preparato con dovizia di particolari.

La vettura una Peugeot 206 WRC gommata Michelin, fornita dalla Grifone e l’esperto Carlo Cassina alle note. Livrea naturalmente gialla e numero 46 rigorosamente sulla portiera per affrontare una delle gare più difficili del Mondiale: il Network Q Rally of Great Britain 2002 ma che tutti continuavano a chiamare RAC. Naturalmente tutti i riflettori vennero puntati su di lui, curiosi di capire cosa avrebbe potuto fare su una macchina da rally.

La prima prova di Valentino Rossi nel mondiale rally

SS1 Cardiff di 2.45 km. Una Super Special Stage per prendere confidenza con questo nuovo mondo, senza esagerare. Ventiseiesimo tempo assoluto a 9 secondi abbondanti dal vincitore della prova Marko Martin su Ford Focus, senza che nessuno abbastanza esperto di rally potesse aspettarsi qualcosa di diverso da un esordio con così poca esperienza. E a leggere i nomi in classifica, con Loeb con il 12esimo tempo (ma il Cannibale era solito non forzare in certe stage), Panizzi 14esimo e Delecour 15esimo si capisce subito il livello della sfida intrapresa (e dei Campionati Mondiali rally di quei tempi).

Il triste epilogo dell’avventura

Ai tempi non esisteva ancora la formula del Rally2/Super Rally, altrimenti oggi si sarebbe potuto raccontare un’esperienza diversa. Se non altro più lunga. Sì perché il Rally di Gran Bretagna di Valentino Rossi e Carlo Cassina si ferma sulla SS2 Brechfa 1, al chilometro 18, quando ne mancavano altri 5 per consegnare il taccuino ai commissari.

Un’uscita di strada banale e a velocità ridotta, su una sinistra lenta, fangosa e baciata dal sole. Nessun danno alla vettura finita in un fossato ma, purtroppo, nessuno spettatore nei paraggi che potesse aiutare a riportare la strada sulla carreggiata. Un ritiro precoce ed amaro per Valentino che, in questo camercar, manifesta tutto il suo disappunto.

La Nuova Zelanda e il ritorno sul luogo del misfatto

Ma non sarà l’ultima uscita nel WRC per Valentino Rossi. Nel 2006 si presenterà al via del Propecia Rally New Zealand su una Subaru Impreza S11 WRC ’05, chiudendo undicesimo assoluto a 20:38.8 da Marcus Gronholm vincitore della gara. E nel 2008 tornerà sul luogo del misfatto, quel Rally Wales rimasto in sospeso a quella sinistra lenta e quel fossato.

Ford Focus RS WRC ’07 grigfata Stobart e approccio molto più cauto rispetto all’uscita britannica precedente. Obiettivo principale: concludere la prestigiosa gara, cercando di migliorare il passo ed imparare chilometro dopo chilometro. Loeb-Elena vinceranno gara e l’ennesimo titolo Mondiale, Valentino Rossi completerà il percorso dodicesimo assoluto a +13:20.4 con due undicesimi posti di speciale come miglior risultato.

Questo il suo commento al termine dell’esperienza inglese:

La Focus è stata molto divertente da guidare, è stato fantastico lavorare con il team Stobart; sono tutti molto cordiali, spero di avere la possibilità di lavorare ancora insieme. Sono molto felice oggi, prima di tutto per aver finito il rally e poi per aver segnato buoni tempi nelle prove odierne. La macchina era perfetta, l’ho trovata facile da guidare dopo aver trovato il giusto set-up. Il mio approccio era di crescere passo dopo passo e non fare errori, ha funzionato.

Foto di copertina: DPPI

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