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Sainz – Moya e la Toyota Corolla “riparata” con un ramo al Corsica 1998

Un aneddoto particolare nel periodo più epico ed imprevedibile del WRC

toyota moya sainz

Tra le stagioni più imprevedibili e spettacolari che ricordiamo c’è sicuramente quella 1998. Toyota tornava finalmente tra i big del mondiale dopo la “storica punizione” e presentava una Corolla super competitiva, condotte dal super duo Sainz – Auriol.

Ma il livello a quel tempo era veramente alto con altri quattro costruttori iscritti: Mitsubishi, Subaru, Ford e la “mascotte” Seat. Ed anche tra i piloti c’era poco da stare rilassati con Makinen, McRae, Kankkunen, Burns, Loix, Thiry, Delecour e l’astro nascente Gronholm giusto per fare un po’ di nomi.

La stagione per Sainz si apre alla grande. Vince a Montecarlo, finisce a podio in Svezia ed in Portogallo mentre in Kenya viene tradito da una sospensione ed al Catalunya finisce settimo. Le prime cinque gare vedono cinque diversi vincitori a riprovare di un livello incredibile di competitività.

In Corsica è necessario tornare a vincere per restare incollati al treno mondiale e la prima prova, terminata con il secondo tempo, lascia pensare che si possa fare. Tra alti e bassi Carlos resta in scia a Colin McRae e termina la seconda giornata in seconda piazza ma in ritardo di 47,1 secondi. Ma dopo la SS14 Lopigna – Sarrola 2 qualcosa nella Toyota Corolla WRC inizia a non funzionare come dovrebbe.

C’è un problema nel motore, sembrerebbe un foro che l’ingegneri in assistenza suggeriscono vada necessariamente coperto per riuscire a proseguire. Un distacco della valvola di scarico provocato probabilmente dal distacco di qualche altro componente danneggiato in prova speciale. Sainz e Moya cercano di farsi venire qualche idea nel minor tempo possibile. Luis pensa ad un guanto mentre Carlos si dirige verso il primo albero utile nella speranza di trovare un ramo adatto per fare realizzare un tappo di fortuna.

Nonostante la scelta del ramo, entrambe le soluzioni si riveleranno poco fortunate.

Tuttavia l’equipaggio ufficiale Toyota riuscirà ad entrare e uscire dalla SS15 Verghia – Pietra Rossa 2, seppur con tre minuti e mezzo di ritardo, grazie anche alla pendenza della strada che permetteva di lasciare il motore avviato. Un utilizzo limitato ed intelligente del gas, semplicemente.

Sainz e Moya finiscono in ottava posizione la gara stravinta da Colin McRae su Delecour ed il nostro Piero Liatti. Sarà solo l’antipasto di un finale mondiale a dir poco rocambolesco.

Sainz tornerà a vincere solo in Nuova Zelanda ma continuerà a mantenere sotto pressione gli avversari grazie ad una grande consistenza e costanza di risultati. Fino al clamorosi finale al RAC che vi abbiamo raccontato e che incoronerà Tommi Makinen campione del mondo rally 1998.

Ed eccovi dunque il video-racconto di quella “particolare” assistenza sotto gli occhi attoniti e un po’ incuriositi di quello che sembra essere un commissario.

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