L’inevitabile responsabilità di chiamarti Robert Kubica

Forse non ci hai nemmeno pensato quando hai deciso di entrare a farvi parte, ma in un mondo di nicchia come quello dei rally una persona come te rappresenta molto più di un semplice pilota.

Sei l’anello di congiunzione tra un mondo apprezzato da pochi (troppo pochi) e uno dei tanti sport da bar , dove basta l’abbonamento alla TV satellitare e sfogliare qualche quotidiano colorato di rosa per sentirsi liberi di esprimere un parere “autorevole”.

Come puoi scendere ad uno sport minore e non vincere ogni gara? Come ti permetti di non rispettare questa tipica espressione del celodurismo da sport da divano?

Non lo sanno Robert che con un terzo dell’esperienza su una vettura da rally te la giochi ogni speciale con gente che fa quello da sempre.

Non lo sanno Robert che la tua passione ti ha spinto a fregartene dell’incidente, della menomazione, della macchina da modificare, della paura che possa succedere di nuovo.

Non lo sanno Robert che per te nei rally non è tutto dovuto. Team privato, soldi in parte tuoi e la costante incertezza su cosa troverai la gara successiva.

Non lo sanno Robert che è possibile trovarti da spettatore sulle prove del CIR a misurare i tempi di Andreucci, Basso e Scandola in un tratto di 1 km solo per la voglia di avere un costante riferimento sui tuoi progressi.

Non lo sanno Robert che un WRC 2 non lo vinci per caso, lo vinci se sai andare forte davvero.

Non lo sanno Robert che cosa si prova nel vederti passare. Coltello tra i denti, macchina al limite, la certezza che di lì a poco la tua Fiesta scomparirà all’orizzonte e resterà quel brivido speciale che apprezza solo chi ha potuto vedere.

Non lo sanno Robert, non lo sapranno mai e forse nemmeno gli interessa. Lasciali parlare e discutere che forse nel DTM torneresti a vincere. Lasciagli fare la conta dei danni come se avessi chiesto loro il portafogli. Lasciali parlare di sicurezza . Non parleranno mai di passione, stanne pur certo.

A noi invece Robert non importa se non vinci, nemmeno se spesso le tappe non le finisci. A noi basta sapere che ci sei, sperando che ci sarai ancora per un bel po’.

[the_ad id=”8964″]