Calendario WRC 2020 è rivoluzione, torna anche la Nuova Zelanda. Out la Spagna!

Rivoluzione calendari per il WRC 2020 con diverse novità, che di fatto sconvolgono quanto stiamo vedendo in questa stagione. Tanti i cambiamenti con ben tre new entry ed alcuni rally che cambieranno la loro logistica, andando di fatto ad abbracciare nuovi territori e di conseguenza nuove prove speciali.

La stagione partirà come da tradizione con il Rally Monte-Carlo, che rispetto alla scorsa edizione, ripresenterà la partenza dal Principato, ma questo va a contrastarsi con una grossa riduzione del chilometro che supera di poco i 300 chilometri, requisito minimo del regolamento.

Seconda gara sarà la Svezia che assieme alla Norvegia ospiteranno l’unico evento invernale del calendario. Si prosegue con il tris sud-americano con Messico, Cile e Argentina che saranno affrontate di seguito, senza tornare in Europa.

Tra fine primavera ed inizio estate si vola in Portogallo che lavora per il ritorno di altre prove storiche e il nostro Italia-Sardegna che, stando a quanto emerge, dovrebbe rimanere ad Alghero.

Prima new entry stagionale sarà il Kenya, il vecchio Safari torna nel Mondiale dopo lunga assenza, presentando una gara nei dintorni di Nairobi, che però non ha nulla a che vedere con la massacrante gara africana che conoscevamo.

Dall’Africa si salta (nel vero senso della parola) in Finlandia per rally più veloce del mondiale.

Tutto nuovo il finale di stagione, vuoi per le new entry, vuoi per i cambi di sede. Si inizia dal sorprendente ritorno della Nuova Zelanda che torna finalmente nel massimo Campionato, si prosegue con la Turchia e la Germania che slitta a metà ottobre.

Finale di stagione che si chiude con il Gran Bretagna, ancora in bilico tra Nord Irlanda su fondo asfaltato e la riconferma del Galles, gran finale in Giappone su asfalto

Calendario World Rally Championship 2020