Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Tempo

6 MIN

Coppa Italia – A tu per tu con gli organizzatori del Rally di Alba

Interessante chiacchierata a 360° gradi con i ragazzi della Cinzano Rally

Parlare da un muretto, spesso è molto facile, da fuori si critica tutto e tutti, credendosi professori.  Per far capire ai nostri amati lettori, cosa c’è dietro l’organizzazione di una manifestazione di successo, abbiamo intervistato in esclusiva i ragazzi della Cinzano Rally Team, che organizzano in maniera impeccabile il Rally di Alba.

Prima di sentire le loro parole però, scopriamo qualche curiosità sulla gara piemontese, che annovera una storia ricca di gloria e fascino. I motori ad Alba iniziarono a rombare per la prima volta nel lontano 1979 con la prima edizione del Rally di Alba e delle Langhe, gara su fondo sterrato. Vinse un certo Dario Cerrato su Opel Kadett. La stagione 1980 vide il successo dei fratelli Betti con una Lancia Stratos preparata da Maglioli.  Ma la gara piemontese detiene un piccolo grande record, nel 1981 vide 199 equipaggi presentarsi al via e dopo una lotta durata una notte intera il successo fini nelle mani di Filippi su Lancia Stratos. Nel 1982 si disputò l’ultima edizione del Rally di Alba e delle Langhe con la vittoria finale di Franco Cassinis ancora su Lancia Stratos.

Dal 1983 il rally cambia nome chiamandosi Rally Doc con base nella cittadina di Diano D’Alba che ospitò la gara per tre edizioni.
Tra il 1989 e il 1991 la gara ricambio denominazione chiamandosi Rally di Cinzano.
Proprio nel 1991 vi fu il ritorno del Rally di Alba, organizzato dalla Cinzano Rally Team che vide il successo di Armando De Filippi (Renault Clio Williams Kit). Da lì in poi una crescita pazzesca della gara fece portare al pienone di iscritti e le validità di Coppa Italia prima e di Trofeo Rally Asfalto poi. L’Albo d’oro vede iscriversi i nomi di Roberto Botta per tre volte e di un’icona del rally “made in Italy” come Pigi Deila. Non solo nomi dal calibro nazionale, ma arriveranno a correre sulle strade albesi anche grandi nomi del rally mondiale come il libanese Feghali e Mikko Hirvonen.

Dal 2015 ad oggi è storia recente. La gara però riparte col botto, numeri di iscritti da capogiro, sempre sopra le cento unità. Nell’albo d’oro iscrivono il loro nome per due volte Alessandro Gino e una volta Simone Miele e Luca Betti. Tra gli iscritti spiccano alcuni dei piloti più forti del panorama nazionale, da Luca Rossetti a Giandomenico Basso, passando per Luca Cantamessa, Riccardo Canzian e Andrea Nucita.

L’edizione 2018 si è appena conclusa con un successo di iscritti, pubblico e critica. Ascoltiamo le parole di Gil Calleri uno degli organizzatori della gara:

Buongiorno ragazzi, prima di addentrarci in questa intervista, ci raccontate chi è la Cinzano Rally Team?

La Cinzano Rally Team è un’associazione sportiva che ha organizzato il Rally di Alba nelle ultime dodici edizioni. Il presidente è da sempre Bruno Montanaro , ma l’anima vera e propria era Silvio Stroppiana (papà di Marco, attuale vice-presidente) che ha portato la gara albese ad essere valida per il Trofeo Rally Asfalto nelle stagioni 2007 e 2008. Purtroppo nel 2008 Silvio è venuto a mancare e così il rally ha subito uno stop fino al 2015.

Nella stagione 2015 avete ripreso in mano l’organizzazione della gara, dopo un’assenza che perdurava dal 2008, quando è scattata la molla di riportare in vita, una gara simbolo del Piemonte e non solo?

Marco Stroppiana era già da qualche anno che mi chiedeva di dargli una mano a rifare il rally in memoria di suo padre. Onestamente l’idea non mi attraeva un granché, visto che avevo ancora voglia di correre ed inoltre ero ben conscio della grande mole di lavoro che richiedeva organizzare un rally. Poi nell’estate del 2014, al mare, ci siamo trovati a parlarne con il nostro amico Alessandro Gallo e li si è innescata la miccia. Abbiamo deciso di formare una squadra dove ogni socio avesse delle competenze specifiche (chi sulla sicurezza, chi in termini di comunicazione, chi a livello amministrativo…) ed eccoci qui…quattro edizioni sono andate…

I numeri di queste quattro edizioni parlano chiaro, tutte si sono chiuse in tripla cifra per quanto riguarda gli iscritti, sintomo di un’organizzazione di alto livello e di un’importante interazione comunicativa con gli equipaggi. Quanta soddisfazione c’è in tutto questo?

Quando abbiamo formato la squadra nel 2014, l’unico pensiero che accomunava tutti noi era quello di fare un rally diverso da tutti gli altri. All’inizio il nostro timore, era quello che i concorrenti non capissero, abbiamo investito tantissime energie e tanti soldi per fare un rally “diverso”. Invece in molti ci hanno dato fiducia e con il passare delle edizioni la nostra sta diventando una gara alla quale non si può mancare.

In molti pensano che organizzare una gara sia una passeggiata, ma non è così, ci spiegate i principali passaggi e obblighi amministrativi che ci sono dietro una gara?

Organizzare una gara sta diventando un lavoro da professionisti. Non credo che in futuro vedremo ancora gare organizzate da dilettanti allo sbaraglio. Bisogna interagire con le Istituzioni, la Prefettura, Questura, Provincia, Comuni, Vigili del Fuoco e il lavoro diventa sempre più difficile e oneroso. Con il decreto Gabrielli, che regolamenta il pubblico spettacolo, le problematiche di natura burocratica sono aumentate notevolmente e con esse sono lievitati i costi in maniera esponenziale. A mio avviso ci sarà una scrematura delle gare e questo, in un certo senso, farà del bene al nostro sport.

Dall’edizione 2016 anno del ritorno nel Coppa Italia, avete ideato una prova spettacolo molto interessante sia tecnicamente per chi giuda, sia per gli spettatori anche quelli “meno appassionati” che si avvicinano ai Rally grazie allo show dei piloti unito ad dei giochi di luce e pirotecnici al loro passaggio. Quanto sono importanti queste prove nei rally d’oggi, ma sopratutto che problematiche comportano a livello organizzativo ed economico organizzarle, secondo le nuove leggi vigenti in Italia?

La nostra idea è stata fin da subito quella di creare ad Alba una festa del motorsport e quindo non poteva mancare una prova spettacolo che avvicinasse la gente comune e non solo gli appassionati, alla nostra gara. Con Augusto Franco, che è stato l’ideatore di questo piccolo circuito, abbiamo lavorato perchè questa prova fosse diversa da tante altre tristi prove spettacolo che avevamo visto in giro per l’Italia e che non riscontravano il parere favorevole nè del pubblico e tanto meno dei concorrenti. Augusto anno dopo anno ha migliorato la prova sia dal lato tecnico che da quello estetico, al punto che gli equipaggi ci chiamano in anticipo per sapere se questa sarà presente nel rally. Ovvio che mettendo le tribune, facendo i fuochi d’artificio e avendo i Borghi di Alba che cucinavano,a livelli di permessi c’è da impazzire. Dobbiamo fare la commissione di vigilanza pubblico spettacolo, il collaudo del circuito e dobbiamo fornire tutta la documentazione necessaria per la somministrazione di bevande e alimenti. Un lavoro veramente incredibile, ma siamo convinti che nè valga la pena.

#accelleRA #RA sono due hastag che nei giorni della gara sono stati nella top ten di FB e Twitter, a livello comunicativo al giorno d’oggi, quanto è importante interagire con piloti, appassionati e siti specializzati?

Come ti dicevo all’inizio di questa chiacchierata, quando abbiamo formato il nostro team di lavoro, abbiamo cercato delle persone con competenze per inserirle in ogni settore. Quello della comunicazione è un’aspetto fondamentale nel nostro lavoro, è inutile fare le cose ben fatte se poi nessuno le viene a sapere. Umberto Giorio, responsabile della comunicazione di Giugiaro Italdesign, è il socio che si occupa della comunicazione dell’immagine del Rally di Alba. Siamo convinti che avere un professionista che si occupi di un’aspetto così importante faccia veramente la differenza.

In tanti tra appassionati, piloti e addetti ai lavori sognano un futuro a tinte tricolore per questa gara, con i numeri che supportano appieno questa richiesta, ma idealmente e praticamente l’ingresso in un campionato, alza notevolmente i costi organizzativi, dal vostro punto di vista che vorreste per il 2019

Per crescere è fondamentale porsi degli obbiettivi sempre maggiori, anche se siamo ben consci delle difficoltà che stanno attraversando i campionati Italiani come il CIR oppure il CI-WRC. Se la Federazione ci proporrà una promozione la valuteremo al momento, sinceramente in questo momento il nostro unico obbiettivo è quello di fare un bel rally dove pubblico ed equipaggi si divertano

Ringraziamenti vari….

“Un ringraziamento sincero va fatti al nostro amico ON. Alberto Cirio che da sempre è al fianco del Rally di Alba, al comune di Alba e ad un’altro nostro amico Claudio Tibaldi che facciamo impazzire nei giorni prima della gara, un’altro grazie va anche a tutti i sindaci del territorio delle Langhe ci ospitano e ci permettono di scorrazzare sulle loro splendide colline. Infine il ringraziamento più grande va a Silvio Stroppiana che ci ha insegnato come si organizzano i rally, quelli belli. 

 

Mostra commentiChiudi commenti

Lascia un commento

0.0/5

Rallyssimo.it – TESTATA GIORNALISTICA
Iscrizione autorizzata al Registro Stampa del
Tribunale di Rimini N° 6 del 19/11/2019

Iscriviti alla Newsletter

RALLYSSIMO © 2022 – The SpaceWeb Agency The Space