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ERC | Scandalo attorno a Mabellini, The Racing Factory difende la propria posizione

Respinte le accuse di aver cercato di aggirare il regolamento del campionato

Il Campionato Europeo Rally è stato scosso da una vicenda che continua a far discutere. Alla vigilia del Rali Ceredigion in Galles, Andrea Mabellini e il suo team The Racing Factory sono finiti al centro di un’indagine dei commissari sportivi, con l’accusa di condotta scorretta.

La penalità di due minuti

Tutto è iniziato quando il delegato FIA per la sicurezza, Benjamin Schmidt, e l’ufficiale di sicurezza dell’evento, Sue Sanders, hanno sorpreso due rappresentanti del team durante le ispezioni delle prove speciali. I due si sono presentati come ingegneri della vettura di Mabellini, dichiarando di non avere nulla da fare poiché la macchina era ancora ferma alla dogana. La loro presenza, avvenuta prima del passaggio autorizzato dei concorrenti, ha rappresentato una violazione chiara del regolamento.

Nonostante le giustificazioni fornite – secondo cui i due non sarebbero più stati dipendenti effettivi del team – i commissari hanno respinto la difesa, sottolineando che i loro profili e le foto erano ancora presenti sul sito ufficiale della squadra. Da qui la decisione di infliggere a Mabellini una penalità di due minuti prima ancora del via del rally.

La replica del team

Di fronte al clamore suscitato dal caso, The Racing Factory ha diffuso un comunicato ufficiale per chiarire la propria posizione, ribadendo di non aver mai avuto intenzione di infrangere le regole.

“Vogliamo chiarire che non c’è mai stata alcuna intenzione di violare i regolamenti del FIA European Rally Championship. L’episodio è stato il risultato di una sfortunata coincidenza, con persone legate al team che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nessun vantaggio competitivo è stato ottenuto, né avrebbe potuto esserlo in questa situazione.”

“Rispettiamo pienamente l’autorità della FIA e degli steward, e accettiamo le nostre responsabilità per quanto accaduto. Il motorsport si svolge sotto regolamenti severi, ed è giusto che anche gli errori non intenzionali vengano trattati con la massima serietà.”

Il team ha poi voluto sottolineare i propri valori:

“Ribadiamo il nostro impegno verso integrità e fair play. The Racing Factory ha sempre rappresentato trasparenza e rispetto delle regole, e siamo orgogliosi del lavoro di piloti, ingegneri e di tutto lo staff. Questo episodio non riflette i nostri valori né il nostro modo di competere.”

Un finale di stagione incandescente

Con la penalità rimediata in Galles, Andrea Mabellini ha visto compromessa la sua gara ma resta pienamente in corsa per il titolo europeo, che si deciderà a inizio ottobre nel round conclusivo in Croazia. La battaglia con Mikołaj Marczyk promette scintille, con il polacco avanti di appena due punti.

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