Tänak svela il vero motivo della sua scelta: e attacca duramente il WRC

Ott Tänak, reduce da una stagione complicata con Hyundai, ha spiegato senza giri di parole cosa lo ha portato a prendere una decisione forte: mettere in pausa l’impegno a tempo pieno nel Mondiale Rally.

L’estone aveva annunciato già prima dell’ultima gara stagionale che si sarebbe allontanato dal WRC per il momento. Un addio non definitivo — Tänak non ha escluso un possibile ritorno dopo un anno sabbatico — ma una scelta chiara, con una priorità su tutte: la famiglia.

Le difficoltà vissute da Hyundai nel corso della stagione hanno certamente pesato sulla sua motivazione, ma Tänak va oltre e punta il dito contro chi governa il Mondiale Rally, criticando apertamente un calendario che definisce insostenibile.

Il WRC si è concluso a fine novembre in Arabia Saudita, ma già il weekend successivo alcuni piloti erano nuovamente in azione tra test e rally di preparazione. E con il Rally Monte-Carlo fissato a gennaio, di fatto non esiste una vera pausa durante l’anno.

“In generale, il problema sono proprio le stagioni. Questo è decisamente lo sport peggiore che puoi fare se consideri che vai in giro per il mondo senza mai fermarti. Non c’è mai una pausa”, si sfoga Tänak.

“Il calendario è semplicemente folle. Non hai nemmeno una vera pausa in un anno. E se vai avanti così per dieci, quindici anni… poi ti ritrovi esattamente in questa situazione”.

Quindici anni nel WRC, senza rimpianti

Nonostante tutto, Tänak guarda alla sua carriera con lucidità. Da quindici anni è protagonista del Mondiale Rally e nel 2019 ha conquistato il suo unico titolo iridato con Toyota. Poco dopo arrivò il passaggio a Hyundai, una scelta che ha fatto discutere e che molti, col senno di poi, hanno giudicato un errore.

Eppure, l’estone non rinnega nulla, pur essendo stato uno dei piloti più veloci del campionato senza riuscire ad aggiungere altri titoli al palmarès.

“Non ho rimpianti. Ho vissuto tantissimo, ho conosciuto tante persone e ho vinto con ogni team. Ogni squadra ha avuto momenti buoni e momenti difficili. È stato interessante. Sono davvero grato per tutto quello che ho fatto, quindi no, non rimpiango nulla”, afferma Tänak.

Il sogno iridato, però, è sempre rimasto sullo sfondo:

“Ovviamente sognavo il campionato, ma non ho mai immaginato che sarebbe successo”.

Parole sincere, dure, che raccontano il lato meno patinato del WRC moderno. E che spiegano perché uno dei piloti più forti della sua generazione abbia deciso, almeno per ora, di tirare il fiato.