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Dakar..Storia e curiosità di una gara leggendaria

35 anni di emozioni, misteri, spettacolo, tragedie, gioie e dolori. La Dakar è tutto questo. Una gara di durata storica e leggendaria. Il 2 gennaio si parte. Andiamo a scoprire qualche cenno storico e qualche curiosità..

La Dakar, ai tempi Parigi-Dakar, ha vissuto un tempo che è stata parecchio “di moda” in Italia. Anni in cui Edi Orioli vinceva con la Cagiva e il finlandese Vatanen dominava con la Peugeot.
Erano gli anni in cui si attraversava il diabolico Sahara. Un’impresa da matti, messa in atto dal pilota francese Thierry Sabine, il quale smarritosi nel deserto durante il rally del 1977 Abidjan-Nizza, pensò a creare una sfida proprio lì, dove rischiò di lasciarci le penne.
Così, il 26 dicembre 1978 realizzò questo strambo desiderio. Subito successone, con 182 veicoli al via. Da Place du Trocadéro, 10.000 km fino a Dakar. I primi vincitori furono 2 transalpini: Cyril Neveu, a cavallo di Yamaha 500 XT e Alian Génestier a bordo di Range Rover. I camion si insediarono l’anno successivo.

Ricordare tutti i momenti degni di nota sarebbe molto difficile, ma ora segnaliamo qualche episodio.

Nel 1981 partecipò Thierry de Montcorgé, un nobile francese, partecipò con una Rolls Royce  modificata.  Quell’anno partecipò anche Jacky Ickx, leggenda belga di F1.

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Trionfi che passeranno alla storia: nel 1988 con 600 iscritti, il finlandese Kankkunen regalò a Peugeot la terza di 4 consecutive, battendo al photofinish il connazionale Vatanen, che si trovò senza auto. Sembra incredibile, ma al pilota venne rubata in Mali la sua 405 T. La ritrovò, ma fu troppo tardi. Si riscatterà i seguenti 2 anni successivi. Da segnalare i successi di Stephane Peterhansel, il pilota con la fascia blu, che vincerà poi 11 edizioni, 5 in auto e 6 in moto.

Nel ’95 la partenza abbandonò Parigi per trasferirsi a Grenada in Spagna.

Nel 2000, per celebrare il nuovo millennio si decise di passare sotto le piramidi. Nel 2001 ci fu la prima vittoria di una donna in questa gara. Parliamo della teutonica e imponente pilota tedesca Jutta Kleinschmidt, alla guida di Mitsubishi Pajero. Da li il famoso marchio nipponico vinse fino al 2007.

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Poi si abbandonò l’Africa. Nell’edizione del 2008, un francese, venne ucciso da soldati mauritani, costringendo gli organizzatori ad annullare la gara e a migrare l’anno seguente in Sud America. Il nome, troppo famoso e importante, fu comunque mantenuto.

Purtroppo, a causa della pericolosità e dell’aura misteriosa che avvolge la gara, sono capitate anche svariate tragedie. Nel 1986, Sabine, il fondatore della corsa, ci lasciò precipitando con l’elicottero assieme ad altre 4 persone. Nello stesso anno morì Giampaolo Marinoni in seguito a un incidente con la sua Cagiva. Dal ’79 ad oggi sono 28 i piloti che hanno perso la vita (tra cui, nel 2005, il due volte vincitore Fabrizio Meoni) nel raid più famoso del modo e oltre 40 i decessi registrati tra giornalisti, fotografi, spettatori etc.

Manca 2 giorni al via..e siamo già emozionati….

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