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Benedettini: “Più rally, meno calcio è la soluzione. Sarà super San Marino”

humbert benedettini

Oggi abbiamo il grande piacere di intervistare Humbert Benedettini, organizzatore del Rally di San Marino. Una chiacchierata sull’edizione 2016 e le sue novità nella quale non sono mancati spunti interessanti sul mondo dei rally in generale. Spazio dunque alla piacevolissima conversazione.

Sarà un Rally di San Marino 2016 completamente nuovo e carico di novità. Come mai la decisione di abbandonare il Montefeltro?

La decisione di cambiare il percorso viene soprattutto dalla voglia di rinnovarlo e di cercare tratti di PS con fondi migliori.

Cosa devono aspettarsi quindi gli appassionati da questa nuova edizione del più importante rally su terra del campionato italiano rally?

Spettacolo, soprattutto spettacolo … La Cerimonia di partenza in Viale Ceccarini a Riccione, le prove della prima tappa nella valle del Metauro, la consolidata prova spettacolo alle porte del Centro Storico di San Marino fino alle suggestive prove di Gubbio, famose per aver visto negli anni passati i passaggi dei campioni del Mondiale Rally.

Tema caldissimo e di grande attualità è il nuovo regolamento del CIR. Ci regali il punto di vista di un’organizzatore su questa autentica rivoluzione? è la strada giusta per migliorare la situazione rally in Italia?

Il nuovo regolamento è stata una scelta di Aci sport che noi, come Rally di San Marino, rispettiamo e prendiamo atto. Per migliorare la situazione serve promozione ed in questo senso penso che la strada giusta sia la visibilità al grande pubblico attraverso situazioni come la nostra partenza nel cuore della Riviera Romagnola.

La terra è il fondo che più ci piace e il San Marino è una garanzia da questo punto di vista ma, spesso i rally su terra faticano ad attirare equipaggi. Cosa frena i piloti a sfidare questo tipo di fondo?

Penso che quest’anno la “terra” sia tornata di moda con il nuovo format del trofeo terra. Abbiamo visto alla prima di campionato un buon numero di concorrenti al via e si spera che questo trend continui nelle prossime gare. La strada giusta è di incentivare maggiormente i trofei monomarca sulle gare sterrate. Il supporto delle case italiane è determinate attraverso i trofei

Chiudiamo la nostra piacevole chiacchierata con una domanda più ampia: data la tua esperienza e storia nel mondo dei rally, cosa manca al nostro paese per poter diventare di nuovo grande nei rally a livello internazionale?

Mancano investitori a livello internazionale. Le grosse multinazionali. Diversi anni fa c’erano le multinazionali del Tabacco che supportavano piloti ed organizzatori. Adesso giustamente per le leggi europee sono vietati ma non c’è stato un ricambio. Concedimi una piccola battuta che sintetizza bene il mio pensiero e la mia risposta alla tua domanda: la soluzione è  +rally e -calcio … Non me ne vogliono i tifosi del calcio.
Come non essere d’accordo con te Humbert!
Grazie mille e ci si vede dall’8 al 10 luglio 2016 per un Rally di San Marino tutto da scoprire.
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