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Rimpianto e rammarico in casa Hyundai, Nandan non ha digerito l’annata mondiale

Hyundai

Un anno mondiale apparentemente da incorniciare quello appena concluso per la Hyundai. Quarta presenza nel mondiale condita da 4 vittorie (Francia Argentina Polonia Australia) sempre con Thierry Neuville. Il belga ha conquistato la bellezza di 56 PS e la squadra è salita sul podio ben 12 volte.

Numeri da orgoglio e soddisfazione che però hanno lasciato parecchio rammarico e rimpianto perchè, dopo questi risultati, la squadra coreana ha collezionato solamente le medaglie d’argento sia nella classifica piloti che in quella costruttori. E a questi livelli, il secondo è solamente il primo degli sconfitti. A pensarla così è proprio il team principal Michel Nandan che non ha nascosto la sua delusione dopo una stagione apparentemente da incorniciare. Ecco le sue parole:

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Stagione ricca di alti e bassi. Nel complesso le prestazioni sono state buone, ma i risultati sono arrivati fino ad un certo punto. E’ stata una stagione nuova per tutti, tra regolamenti e vetture, era quindi difficile fare una previsione sullo stato competitivo sia nostro che dei concorrenti.

Ci avevano dipinto come i favoriti, ma la realtà è spesso diversa. Secondo noi, M-Sport non è un team privato e non abbiamo mai creduto ai pronostici altrui.

E’ stato un campionato incredibilmente combattuto ed è stato molto bello visti gli anni passati dove eravamo spettatori del monologo VW.

Questa incertezza ha spinto tutti noi a dare il massimo e crederci fino alla fine. Ovviamente il risultato finale non è stato quello sperato, ma usciamo da questo mondiale più forti e motivati.

La cosa che più ci ha penalizzati è stata la mancanza di costanza. Troppi risultati altalenanti tra un evento e l’altro. Siamo sempre stati competitivi, ma abbiamo fatto parecchi errori in diverse aree.

I nostri piloti sono assolutamente i primi a riconoscere i loro sbagli o a denunciare la mancanza di feeling con la vettura. Non stiamo puntando il dito contro nessuno, ma andando a sommare tutti i fattori, il risultato è quello ottenuto e quindi nessun titolo in nessuna categoria.

Nel 2018 dobbiamo migliorare in qualsiasi punto di vista. Dobbiamo risolvere i problemi tecnici avuti questanno cercando affidabilità e costanza di risultati.

Galles e Australia sono stati due ottime gare, è incoraggiante e dà morale. La vettura per il 2018 è già omologata da ottobre, così siamo riusciti ad usarla in Galles e l’abbiamo affidata ovviamente a Neuville in quanto poteva ancora vincere il mondiale.

Sono fiducioso sul prossimo anno, la vettura è già competitiva.

Sugli equipaggi che formeranno le nostre line-up 2018 per ragioni di budget non possiamo impegnarli tutti. Però gestiremo la cosa al meglio, Dani in certi eventi non è tanto competitivo quindi verrà automatica la sua esclusione. Più difficile la gestione di Hayden, ma ci verremo incontro. Ci abbiamo provato a trovare il budget per quattro vettura, ma non ci scappiamo proprio.

A questo punto, Hayden farà gli eventi dove sappiamo possa dare il meglio di sè e d’altro canto non presenzierà in quelli su asfalto. Non vogliamo accantonarlo, ma cercheremo di esaltare le sue doti, cominciando in ciò che gli riesce meglio.

A ribadire il concetto, è intevenuto, sempre a motorsport.com, anche Alan Penasse, team manager Hyundai: 

Siamo un team completo e forte. A inizio anno pensavamo di avere la line-up giusta, ma si è rivelata troppo debole per conquistare i titoli e così abbiamo cambiato in corsa. Ovvio che questo cambio e questa gestione non farà piacere a Dani e Hayden, ma noi dobbiamo pensare a fare risultati e vincere il titolo costruttori, quindi era un cambio da fare!

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