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10 momenti indimenticabili della carriera di Petter Solberg

Andiamo a riscoprire alcuni dei momenti più incredibili della lunga avventura di Solberg nel mondiale rally

Una carriera vissuta al top della disciplina, terminata una prima volta per dedicarsi principalmente al rallycross e ripresa una tantum in occasione dello scorso Rally Racc Catalunya. Il momento di dire definitivamente stop è però giunto anche per Petter Solberg, che proprio qualche giorno fa ha dichiarato il suo ritiro ufficiale dalle competizioni. Non un vero e proprio addio, considerando che il norvegese si dedicherà a qualche sporadica apparizione in appositi eventi, ma che comunque non permetterà più di vedere il suo nome nell’elenco iscritti delle manifestazioni ufficiali. Quale occasione migliore dunque, per riscoprire alcuni dei migliori momenti della carriera di Mr.Hollywood?

Il primo vero crash: Rally Finlandia 2000

E’ la seconda stagione nel mondiale di Solberg, perdi più non completa, con la Ford Focus Rs. Il norvegese è reduce dal suo miglior risultato in carriera, un quarto posto nel Rally Nuova Zelanda, ed è pronto per quella che si può considerare la sua gara di casa, il Rally Finlandia. E Petter mette subito in mostra performance simili rispetto a quelle della gara antecedente, piazzandosi stabilmente nelle top five assoluta. Peccato che le speciali finlandesi siano sempre ricche di insidie, incrementate dalle velocità al di sopra della media. Anche Solberg ne viene a conoscenza, nella fattispecie sulla ss8. Una destra affrontata troppo repentinamente, il rimbalzo in un fossato e l’inizio di una serie memorabile di ruzzoloni. La marcia della sua Focus finisce sulle rive di uno dei tanti laghi della zona, in un incidente che come dinamica ricorda molto quello di un certo Colin McRae avvenuto otto anni prima.

Acropoli 2002 ed il volante “molle”

Dopo l’esordio con Subaru nella seconda metà del 2000, Solberg ha concluso in decima piazza di campionato il suo primo anno da ufficiale, iniziando la stagione successiva all’insegna della costanza dei risultati. Prima del Rally Acropoli, Petter conquistò il suo secondo podio in Argentina, insieme ad altri tre quinti posti consecutivi. Un risultato ottenuto anche tra le dure terre greche, ma che non giunse come gli altri. Quella gara restò infatti alla storia per un episodio tanto insolito quanto incredibile; si, si tratta proprio di quel volante “molle” che costrinse il buon Phil Mills ad estrarre gli appositi attrezzi dal retro dell’Impreza Wrc e stringerlo nel bel mezzo della speciale. Perché la parola imprevisti ed i rally vanno sempre di pari passo.

La vittoria più inattesa: Tour de Corse 2003

Il secondo anno al completo con la Subaru ufficiale riserva un secondo posto nel mondiale dietro all’imprendibile Peugeot di Gronholm, insieme alla consapevolezza di giocarsi qualcosa di importante per la stagione successiva. Ed è effettivamente quello che accade, con Solberg capace di accumulare un bottino di due vittorie e cinque podi a quattro gare dalla fine. Tutto diventa dunque fondamentale negli ultimi round, a partire dal Tour de Corse. Peccato solo che Solberg interpreti questi concetti in maniera opposta, danneggiando in maniera importante la sua Impreza nello shakedown. Soltanto grazie al lavoro egregio del team ed un vettura rimessa in sesto a tempo record, nonostante qualche segno di “riconoscimento” ancora ben presente, Solberg-Mills riuscirono a vincere quella corsa risultata poi determinante nell’economia di quel mondiale. Non dobbiamo infatti ricordarlo noi cosa significa il 2003 per il mondiale rally.

Impreza distrutta: Rally Germania 2004

Germania e Panzerplatte, uno dei binomi più classici e temuti dell’intero panorama del mondiale rally. Una prova cardine non solo della gara tedesca, e che negli anni ha visto tanti piloti “lasciarci le penne”. Tra di essi non poteva certo mancare il buon Petter, che nella prima edizione da campione in carica fu protagonista di uno dei crash più violenti visti da quelle parti. Le “Hinkelstones” di cemento non perdonarono l’errore del norvegese, con la Impreza Wrc ridotta ad uno straccio di rottami a bordo strada e l’equipaggio miracolosamente illeso ancora frastornato di fianco ad essa.

“Save of the year”: Finlandia 2005

Le prove speciali velocissime della Finlandia, i suoi salti e le velocità al di sopra della media. Uno scenario caratteristico del mondiale rally, che ha sempre riservato gare epiche ed episodi restati nella storia. Ne sa qualcosa anche Petter Solberg, che nell’edizione 2005 fu autore di uno dei salvataggi più incredibili nella storia di questa gara. Arrivato molto lungo su uno dei tanti salti, la sua Impreza ha preso la pericolosa direzione verso il fossato laterale, incuneandosi in esso ad una velocità ancora notevole. In qualche maniera la blu Subaru riuscì a venirne fuori soltanto con qualche danno alla carrozzeria, ma le facce dei due al momento dello sfiorato incidente dicono tutto su quello che sarebbe potuto accadere.

Non solo rally: Motorshow 2008

Questa volta non si parla di rally veri e propri, ma anche qui il grande Petter riuscì a farsi riconoscere. Siamo al Motorshow di Bologna dell’edizione 2008 , con il tradizionale Memorial Bettega che vedeva anche il norvegese tra i protagonisti. Terminato l’evento, Solberg ebbe la buona idea di passare dall’abitacolo al tetto della sua Impreza per salutare la folla, a macchina in movimento. Nel compiere la procedura opposta, Petter cadde direttamente sull’asfalto, lasciando la sua Subaru proseguire nel lieve impatto verso il muro, nonostante la sua folle corsa per fermarla.

Eccesso di velocità, salta la power stage: Rally di Svezia 2011

Dopo la fine dell’epopea Subaru, Solberg corse per qualche stagione da privato con vetture Citroen, prima con la Xsara, poi con la C4 ed infine con la Ds3. Proprio con quest’ultima si presentò al via del mondiale 2011, che prese il via in Svezia. Ebbene, quel primo appuntamento fu caratterizzato da un episodio inusuale riguardante proprio Petter. “Beccato” a 110 km/h in trasferimento, gli viene revocata la patente, seppur in grado di guidare per le successiva 48 ore. Peccato che esse terminino proprio in coincidenza della power stage, che quindi venne disputata dal suo navigatore Chris Patterson. Un inconveniente che comunque non gli impedì di chiudere in quinta posizione.

Vigneti e palo della luce: Francia 2012

Abbinare l’Alsazia al nome di Solberg viene subito spontaneo l’incredibile incidente del 2012. In una delle sue ultime gare mondiali nell’unica stagione con M-Sport, Petter decise di chiudere trovando il modo perfetto per farsi ricordare. Sulle strade tipiche alsaziane, la Fiesta Wrc del norvegese uscì di strada finendo in un vigneto, riattraversando la strada e finendo la sua corsa contro un palo della luce. Delle immagini davvero difficili da rimuovere, e che raccontano meglio di mille parole quell’incidente.

Rallycross Germania: l’impresa a 43 anni

Terminata la carriera del mondiale rally, Solberg si dilettò nel mondiale rallycross, aggiudicandosi due titoli iridati. La sua penultima stagione in questa disciplina ha però riservato anche un impresa passata alla storia di questo campionato, risalente al round tedesco del 2017. Qui Petter ottenne un quarto posto assoluto, consolidando la sua seconda piazza nel mondiale. Fin qui niente di strano, se non fosse per una clavicola e due costole rotte solamente due settimane prima nell’incidente in Lettonia. Un traguardo davvero stupefacente, considerando anche le sue 43 primavere.

L’apice della carriera: il titolo 2003

Impossibile non chiudere con l’apice della carriera, riconducibile alla conquista del titolo mondiale nel magico 2003. Decisivo fu il Rally del Galles valido come ultimo round stagionale, con la vittoria di Petter che gli garantì un solo punto di vantaggio al termine della stagione.

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