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Rally di Alba 2002, quella volta in cui nelle Langhe si parlò finlandese

Andiamo a rivivere quell'edizione che vedeva al via un giovane dalle belle speranze che prendeva il nome di Mikko Hirvonen

Aprile 2002, Alba. Roberto Botta e Gilberto Calleri vincono la seconda edizione del Rally di Alba. Bella prestazione la loro, venuta qualche settimana dopo la vittoria in quel di Canelli. Una cavalcata impressionante quella dell’equipaggio cuneese sulle strade di Langa che grazie alla Clio Williams Gruppo A preparata dal Team Balbosca, segnavano il loro nome sull’albo d’oro della kermesse albese.

 

Qui sopra Botta – Calleri vincitori del Rally

Un elenco partenti che vedeva al via il meglio del rallismo locale dell’epoca, dal sopracitato e purtroppo compianto Roberto Botta, passando per Fulvio Morra e Armando Defilippi, Pier Felice Filippi, Roberto Benazzo, Italo Ferrara, Angelo Morino e molti altri ancora. E poi, continuando nell’elenco, trovavamo un giovane pilota, uno promettente dicevano a quei tempi. Aveva ventuno anni, era finlandese e si chiamava Mikko Hirvonen.

Mikko Hirvonen, sì proprio lui. I giornali dell’epoca lo definivano come “un nome che a breve sarebbe entrato con prepotenza nelle teste degli appassionati italiani”. Come non dargli torto, effettivamente lo fu veramente. Era giunto dalla Finlandia in Italia per merito del lavoro del Motoring Club e la sua mente, Gabriele Favero, data la sua profonda amicizia con alcuni piloti di quella terra. L’intento del finlandese era chiaro, maturare più esperienza possibile sia sull’asfalto che sulla terra nei nostri confini. Già all’epoca Mikko raccontava dell’elevata quantità a casa nostra di velocissimi piloti cosiddetti “asfaltisti”, mentre notava come rispetto al territorio finnico ci fosse meno abitudine a correre sulla terra. Una valutazione che già nel lontano 2002, la diceva lunga su come il nostro movimento avesse qualche carenza su questa tipologia di fondo. Una constatazione che purtroppo, come abbiamo visto, si è rivelata più che veritiera con il passare degli anni.

Alba però non era la prima gara italiana per Mikko. Aveva già partecipato al Rally Prealpi Trevigiane ed al Liburna. Ma la novità vera era che per la prima volta il finlandese saliva a bordo della Ford Puma S1600. Era una delle prime S1600 che si vedevano da quelle parti prima che iniziasse l’epopea delle Clio. La vettura era gestita dal Team Astra di Mauro e Luca Pregliasco. Un team che aveva già portato a correre sulle proprie macchine importanti piloti, anche finlandesi. Alle note, un personaggio poi diventato storico per Mikko, Jarmo Lehtinen.

 

Nell’immagine qui sopra Hirvonen e Lehtinen, con Luca Pregliasco del team Astra. Dietro la Ford Puma utilizzata da Mikko. (foto tratta dal numero di Maggio 2002 di TuttoRally+)

 

Tornando alla kermesse langarola, purtroppo per il duo finlandese la gara durò poco. Sulla prova iniziale di Diano D’Alba un problema al motore li costrinse al ritiro, non permettendo loro di dimostrare il loro valore sulle strade dell’importante rally cuneese. Ma per il pilota di Jyväskylä era solo l’inizio di una brillante carriera che lo ha poi portato ad essere presente in pianta stabile nel mondiale rally già dall’anno successivo.

Da quel momento non serviranno più presentazioni. La sua carriera è un crescendo fino a sfiorare il titolo mondiale nel 2009, quando per un solo punto andò a favore di Sébastien Loeb. Mikko, si può definire come un pilota veloce e costante che ha conseguito 15 vittorie e 68 podi proprio nel WRC. Un palmarès di tutto rispetto e che avrebbe potuto essere ancora migliore probabilmente, se non avesse trovato sulla sua strada quel Séb nove volte campione del mondo. Ricordiamo ancora di lui dopo alcune stagioni in Ford, dove ha sfiorato il titolo, l’approdo in Citröen, per poi riapprodare in Ford e concludere lì la carriera nel 2014.

Tuttavia resta un bellissimo ricordo anche per il Rally di Alba e la sua organizzazione, la Cinzano Rally team, per aver ospitato Mikko, anche se all’epoca era poco più che un ragazzino dalle belle speranze. Rally di Alba che dopo un decennio abbondante, durante la scorsa edizione, ha visto al via quell’eterno rivale, sua maestà Séb. Coincidenze, destini, non si sa, ma rimane comunque qualcosa di emozionante.

 

 

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