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Parla Loeb: “Separarsi da Elena? Una decisione difficile ma necessaria. Nei rally ancora insieme.”

Il campione alsaziano ha finalmente fornito la sua motivazione alla scelta di cambiare navigatore

Il mondo le chiedeva a gran voce ed alla fine sono arrivate anche le sue parole. Invitato a rispondere al microfono di DNA (ndr. un mezzo di informazione con news legate direttamente all’Alsazia ), il nove volte campione del mondo di rally ha chiarito il suo desiderio di cambiare copilota, sottolineando il bisogno di scoprire qualcos’altro e lavorare con un vero professionista del rally-raid.

Prodrive ha analizzato tutto nel dettaglio: tutta la tecnica, la meccanica, la logistica, la comunicazione interna, la gestione dell’assistenza. Hanno anche analizzato guida e navigazione ed è emerso che la navigazione è stata uno dei nostri punti deboli, con molto tempo perso.

Un primo aspetto evidenziato da Loeb è legato all‘introduzione degli iPad nella navigazione:

Abbiamo commesso molti errori e farci delle domande perché il modo di lavorare era diverso con gli iPad. Abbiamo perso un po’ della nostra osmosi che avremmo potuto avere in macchina con molti malintesi nelle speciali perché succede molto velocemente con questo sistema. Questa nuova regola impone un’immediata capacità di analisi a terra, un’analisi e lettura del road-book riuscendo a farlo al ritmo di gara, quindi a volte a 180 km/h.

E poi arriva l’analisi su Elena, con Loeb che spiega cosa sarebbe mancato da parte del suo fido navigatore monegasco e che porta nel team la necessità di ricorrere ad uno specialista.

In passato, Daniel ha lavorato molto il giorno prima delle prove speciali per preparare il suo road-book, più del co-pilota medio credo. Penso che sia questo che gli ha permesso di raggiungere il miglior livello di navigazione e di anticipare piccoli errori. Oggi ci troviamo alle prese con un sistema molto specifico in cui i professionisti della disciplina riescono a fare la differenza e questo è uno dei punti che ci siamo persi. Penso che sia necessario un professionista della disciplina per potersi evolvere perché tutto è diventato molto sofisticato.

È stata una scelta difficile ma necessaria. Sapevo di dover affrontare tutto questo ma arrivarci sapevo che sarebbe stato difficile almeno quanto annunciarlo.

Nonostante questa separazione per la Dakar e più in generale per i rally-raid, il pilota alsaziano si dice pronto a trovare il suo amico di una vita per correre nei rally tradizionali.

Il giorno in cui vogliamo divertirci a fare rally in Francia con la 306, come abbiamo già fatto, lo faremo. Il giorno in cui ho una proposta per tornare al WRC e vogliamo fare un round nel WRC è probabilmente con Daniel che vorrei andare. Ecco, è solo una questione legata ai raid la separazione.

Oltre ai suoi due programmi sportivi principali in Extreme E e rally-raid, il francese annuncia l’intenzione di voler prendere parte a qualche gara nazionale:

Se la situazione COVID potesse migliorare e potessimo avere una visione più chiara dei calendari dei rally nel campionato francese, ho pienamente intenzione di guidare. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho avuto il piacere di guidare in una WRC, R5 o qualsiasi altra cosa in un rally classico, sarei felice di divertirmi un po’. Spero ancora di avere l’opportunità di fare uno o due rally in Francia.

Il Cannibale resta tale ed ha affrontato una scelta difficile per inseguire un’altra vittoria che finora manca nella sua formidabile carriera. L’amicizia con Elena resta e basterà ritrovare una macchina da rally per riassaporarla.

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