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WRC 2022 – Il mercato piloti è già partito e tutti gli occhi sono puntati su Ott Tänak

Iniziano a circolare le prime voci, incontrollate, sui possibili movimenti a fine stagione

Parlare di mercato piloti ad inizio aprile e con solo 2 gare del mondiale concluse, può sembrare quantomeno prematuro. Tuttavia i rumors su possibili spostamenti iniziano a rincorrersi animatamente e, andando ad esaminare la situazione da vicino, se ne può comprendere anche il motivo.
Con la fine della stagione 2021, finisce anche l’era delle WRC Plus. Fino a poche settimane fa, un po’ tutti i team erano ancora titubanti sulla nuova categoria Rally1 ibrida per cui è normale che, nell’incertezza, abbiano firmato con molti piloti impegni solo fino a fine 2021. Proprio la scadenza di molti contratti importanti alla fine di questa stagione è il principale motivo di questo prematuro fermento e di tutte queste voci.
Voci di interessamenti che vengono poi puntualmente negate nel momento in cui si va a chiedere una conferma perché poi il perno di tutto è e rimane Sébastien Ogier.
Infatti tutti i movimenti di cui si sta parlando, danno per scontato che Ogier appenda i guanti al chiodo, ma il campione di Gap è abbastanza noto per i suoi ripensamenti e sapendo quanto ami essere destabilizzante, mi aspetto che mantenga tutti sulla corda fino alla fine.
Questo per dire che per il momento siamo nel campo delle ipotesi, del “fanta-WRC”, delle possibilità, ma è ugualmente interessante cercare di capire quale è la situazione attuale e quali sono i possibili scenari.
In ogni caso, ipotizzando che si ritiri (e ovviamente io spero non lo faccia), lo scenario è molto complesso e lascia Tanak a giocare il ruolo di pedina fondamentale sulla scacchiera.

L’estone è uno dei molti piloti in scadenza e, dicono in Estonia, non è molto entusiasta dell’avvento dell’ibrido. Potrebbe addirittura pensare al ritiro (molto improbabile) ma potrebbe anche optare per fare un ultimo biennio in M-Sport (dove Malcolm Wilson ha apertamente dichiarato di essere a caccia di un pilota capace di vincere il titolo) oppure ritornare in Toyota: il rapporto con Makinen non è mai stato idilliaco ed è andato deteriorandosi con il tempo ma Latvala sembra sembra un bel cambio di passo da questo punto di vista.
Potrebbe anche rimanere in Hyundai, dove, rispetto alla scorsa stagione, sembra aver trovato una maggiore motivazione, ma in questo caso, a prendere il posto di Ogier in Toyota potrebbe andare Neuville, che con Evans e Rovanpera formerebbe comunque un team di alto livello.
L’eventuale passaggio di Neuville in Toyota potrebbe essere giustificato, dal lato del pilota, da un ultimo tentativo di agguantare quel campionato che troppe volte lo ha visto secondo. Da questo punto di vista, andare nel team che ha vinto gli ultimi 2 mondiali piloti sicuramente ha senso. Mentre dal lato del team nippo-finlandese può trovare giustificazione nella la volontà di promuovere Rovanpera prima guida con Neuville e Evans a far da scudieri.
Certo che se Tanak andasse in M-Sport e Neuville in Toyota, si aprirebbe una voragine in Hyundai che perderebbe entrambi i piloti a tempo pieno. Sicuramente ci sarà Oliver Solberg, che ha un contratto valido anche per il 2022, ma non sarebbe onesto pensare a lui come prima guida al primo anno completo. Tra l’altro al momento per il 2022 Hyundai gli avrebbe offerto solo un programma parziale ma si sa, tutto può cambiare.
Adamo è un grande stratega e, secondo me, sta tentando Ogier per vedere se riesce a portarlo almeno un anno in Hyundai, il tempo di far crescere ancora Oliver, per poi lanciarlo come prima guida.

E se Ogier volesse vincere il nono Monte con la Hyundai?

Se Séb lascerà le corse a tempo pieno, allora sicuramente uno tra Tanak e Neuville devono rimanere in Hyundai, pena una consistente perdita di competitività.

Tra l’altro Hyundai ha anche il problema del “sovraffollamento” di terze guide, solo parzialmente risolto con l’utilizzo di una seconda auto della 2C Competition. Se da un lato Sordo e Breen potrebbero continuare ad “accontentarsi” di un impiego molto ridotto, sicuramente Solberg va considerato in maniera diversa: il ragazzo vuole correre e nel 2022 non si accontenterà di fare 3 o 4 gare. Questa è una difficile equazione da risolvere per Andrea Adamo, a meno che, appunto, una delle due prime guide non lasci (si torna sempre lì).
Dunque, mettiamo che Tanak lasci Hyundai per M-Sport che quest’ultima rimanga con Neuville (o Ogier!), Solberg, Sordo e Breen. A questo punto M-Sport avrebbe bisogno di una seconda guida che faccia da spalla a Tanak come quest’ultimo fece a Ogier a suo tempo. Suninen al momento non sembra un candidato ideale ed è più probabile che Wilson peschi nel lotto di quelli che al momento sono stati lasciati alla porta, come Mikkelsen, o che punti su un cavallo di ritorno come Lappi. Fermo restando che la terza guida in M-Sport deve portare soldi, avere un binomio Tanak – Mikkelsen sarebbe decisamente promettente!
Neuville in M-Sport potrebbe essere una soluzione di ripiego se non riuscisse a portare Tanak, ma non penso che questo sia il piano di Malcolm Wilson. Lui vuole un pilota in grado di vincere subito il mondiale e l’unico ad averne vinto uno negli ultimi anni, a parte Ogier, è proprio Tanak.

Il team Toyota GR forse perderà Ogier (se anche dovesse continuare a correre probabilmente andrebbe a cercare di vincere con un team diverso come ha fatto finora), ma da quello che appare sui media finlandesi, sembra che tutto sia pronto per l’ascesa del “prescelto”, Kalle Rovanpera, al quale i Nippo-finnici potrebbero affiancare, oltre ad Evans, anche un secondo finlandese, come Lappi. Anche in questo caso si tratterebbe di un cavallo di ritorno ma in questo momento EP è disposto a tutto per trovare un volante e potrebbe di buon grado accettare un ruolo che, nella sua precedente esperienza in Toyota, gli andava stretto.
In tutto questo c’è da dire che il ritorno alla voglia di vincere di M-Sport, con 3 macchine di cui 2 con piloti che puntano alla parte alta della classifica, stuzzica il palato degli appassionati e regala a diversi piloti una speranza in più di trovare un volante.

Insomma, siamo nel campo delle possibilità e delle ipotesi e niente può essere escluso a priori. Il tempo ci dirà se e quanto di quello che abbiamo ricostruito si realizzerà nei fatti. Noi nel frattempo rimaniamo con le orecchie ben aperte.

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