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Quando Blomqvist volò insieme ai Condor durante il Rally Argentina 1983

Riviviamo l'incredibile impresa compiuta da Stig tra luglio e agosto del 1983

Quando si parla del 1983, subito riaffiorano i ricordi dell’incredibile vittoria nel mondiale costruttori di Lancia contro la diretta avversaria Audi. Vittoria del costruttori che arriva anche grazie ad un en plein da parte del Team Lancia aiutata dai numerosi problemi di affidabilità che quell’anno attanagliarono l’Audi Quattro.

Un 1983 che per Stig Blomqvist si rivelerà essere molto impegnativo, in seguito alla partecipazione al campionato mondiale, con il team principale Audi, e al campionato inglese con la filiale inglese della casa dei quattro anelli. Nel campionato inglese l’accoppiata Blomqvist-Audi è inarrestabile, vince 3 dei primi 4 rally in calendario lasciando ben poco ai diretti avversari.

Arriva il 27 luglio, il quinto rally del campionato inglese, l’Ulster Rally.
I diretti avversari di Stig sono agguerriti, ma nulla possono contro lo svedese e la sua potente Audi Quattro A2, che salirà anche questa volta sul gradino più alto del podio.
I festeggiamenti, però, durano poco, Blomqvist deve prendere il primo aereo possibile per Buenos Aires per correre il Marlboro Rally Argentina, evento che torna nel calendario dopo lo stop forzato del 1982 dovuto alla crisi causata dalla guerra per la rivendicazione ed il possesso delle isole Falkland (Islas Malvinas per gli argentini) contro il Regno Unito.

Dopo un viaggio di 15 ore il duo svedese atterra a Buenos Aires, sale in macchina e riparte con destinazione Bariloche, una cittadina nel sud dell’Argentina, che ospita il parco partenza del rally. Nella notte più profonda del 1 Agosto, Blomqvist ed il suo navigatore Bjorn Cederberg, raggiungono il campo base di Audi, ma arrivano troppo tardi, non hanno tempo per fare le ricognizioni.

Hanno una sola possibilità: fotocopiare le note che il compagno di team, Hannu Mikkola, ha preso durante le ricognizioni.

Sfruttano questa possibilità e in men che non si dica si ritrovano sul parco partenza del rally di Argentina, pronti, nonostante il jet-lag, le condizioni invernali ed il poco tempo avuto a disposizione, ad affrontare per primi la SS1 Fray Louis Beltran – Valle Azul.

Nonostante tutte le difficoltà, Stig spinge al massimo tutti i cavalli della sua Quattro A2 per tutti gli 81.50 km di prova tagliando il traguardo con un tempo di 25:48. È un tempo incredibile, segnato ad una velocità media di 189.5 km/h, è record.

Una partenza da urlo che dopo la prima prova porterà lo svedese al comando del rally con oltre 25 secondi sul compagno Mikkola e più di 30 secondi sul keniano Shekhar Mehta. Un vantaggio che però non riuscirà a mantenere fino alla fine e che lo porterà a lasciare il primo posto al compagno di team Hannu, che riuscirà poi a coronarsi campione del mondo rally del 1983.

Vittoria sfumata, che però riuscirà a conquistare già l’anno dopo e che lo aiuterà nella conquista del suo primo ed unico campionato mondiale.

Immagine di copertina: wrc.com
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