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“Bravo Signor Miki”, firmato Walter Rohrl

Una amicizia, quella fra i due campionissimi, nata da un incontro al San Martino di Castrozza 1977 e proseguita fino ad oggi

Carlos Sainz, Michele Mouton, Petter Solberg, Marcus Gronholm, Ari Vatanen. Sono solo alcuni dei nomi da pelle d’oca presenti nel weekend in Portogallo per le celebrazioni dei 50 anni del Wolrd Rally Championship.

E poi, ovviamente, ci sono anche loro: Walter Rohrl e Miki Biasion. Per i due bicampioni del mondo l’occasione è stata anche quella per ricordare forse i vecchi tempi, anche se le occasioni per rivedersi e mantenere viva l’amicizia negli anni non sono certo mancate.

I due infatti sono grandi amici, un’amicizia nata grazie a un episodio tanto fortuito quanto simpatico, avvenuto ben prima che Miki iniziasse la sua avventura nel mondiale rally.

“Ciao, ti ricordi di me?”

Alle verifiche tecniche del Rally Sanremo 1981 un timido Miki Biasion si avvicina al suo mito, Walter Rohrl:

Ciao, ti ricordi di me?

Dopo diversi secondi di studio Walter abbozza un sorriso e risponde:

Vigile?

Proprio così, scoppiò a ridere Miki. Il vigile.

Il primo incontro fra i due risaliva infatti a qualche anno prima e precisamente al Rally San Martino di Castrozza 1977. Miki, nei giorni precedenti alla gara e nell’euforia generale, si stava avviando verso il Grappa con la sua moto, quando ad un incrocio si imbattè in una Porsche muletto con targa tedesca e in un vigile piuttosto irritato che tentava di farsi capire dal malcapitato conducente.

Conducente che era proprio Walter Rohrl, impegnato nelle ricognizioni pre gara, e che il vigile voleva multare per il rumore assordante della sua Porsche. Tra i due c’erano ovviamente delle difficoltà di comunicazione, e Miki, incredulo di avere a portata di tiro proprio il suo mito, tentò di spiegare la situazione ad entrambe le parti.

Dopo vani tentativi Biasion si diresse trafelato alla concessionaria Opel Autobassano, dove chiese all’amico Massimo Frigo, che sapeva qualche parola di tedesco, una mano per aiutare Rohrl. Massimo, ancora più incredulo di avere Rohrl a portata, non ci mise molto a convincere il vigile a lasciar perdere, e una volta risolta la situazione, prese prigionieri il tedesco e il suo navigatore Christian Geistdorfer invitandoli a cena.

Miki si aggregò, e la serata fu indimenticabile, pur se con le solite difficoltà legate alla lingua.

“Belli i tuoi guanti”

Dopo aver ricordato il simpatico episodio di qualche anno prima al San Martino, Miki raccontò a Walter di essere per così dire entrato nel giro, e che sarebbe stato anche lui della partita al Sanremo con la sua Opel Ascona.

Tra una chiacchiera e l’altra l’attenzione di Miki fu catturata dai guanti del tedesco: un bel paio in tessuto molto leggero, di cui Miki si innamorò subito. Rohrl promise che glieli avrebbe regalati se fosse riuscito a vincere una prova speciale.

Miki firmò due passaggi a Murlo e sulla Quercia. All’arrivo, sesto assoluto, trovò Rohrl, ritirato, che lo aspettava. Gli regalò i guanti, come aveva promesso.

“Bravo Signor Miki”

Parlando di Rohrl e di Biasion è impossibile non ricordare anche la loro epica battaglia in Portogallo nel 1985. Miki, con la 037 del Jolly Club, finì davanti al tedesco di una manciata di secondi, dopo che i due avevano continuato a scambiarsi la posizione nel corso delle ultime due giornate di gara.

Nel 1986, al rientro dall’Argentina, dove Miki aveva trionfato per la prima volta in carriera nel mondiale, l’italiano trovò ad aspettarlo un telegramma:

Bravo Signor Miki. STOP. Walter Rohrl

E’ un mondo di squali, di rivalità, di competizione, ma a volte anche di amicizia. 

Credit: Miki Biaisons: Storia inedita di un grande campione / Miki Biasion: una favola mondiale
Credit pic: Miki Biasion FB profile
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