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RAC Rally 1985: il ritorno della Lancia

La S4 all'esordio mondiale collezionò una incredibile doppietta con Toivonen e Alen

Il Lombard RAC Rally, come di consueto, chiudeva la stagione mondiale, e questo anche per il 1985. Il mondiale è assegnato già da un pezzo, con il leone rampante che ha fatto letteralmente man bassa, sbaragliando la concorenza sia per il titolo piloti che per quello costruttori.

In casa Peugeot son stati i più bravi per tutta l’annata, riuscendo anche a sopperire alla lunga serie di ritiri di Vatanen, terminata con il pauroso botto in Argentina, e al cambio in corsa di vettura. Vatanen e la T16 ad inizio anno, Salonen e la T16 Evo2 subito dopo. Il risultato è stato lo stesso: Audi ridimensionata, e Lancia non pervenuta.

Già, la Lancia. A Torino, il 1985, è forse la stagione più difficile dall’esordio nel mondiale. La 037 non vince più, surclassata ormai in potenza e trazione dalle avversarie. La tragedia di Bettega apre una falla gigantesca nello scafo di una nave ormai alla deriva, e oltre a questo il pilota di punta, Markku Alen, pensa sempre di più a cambiare aria e ad accasarsi altrove.

Sanremo e RAC: il vento cambia

Si guarda già al 1986 nelle ultime gare della stagione, e se il Costa d’Avorio non interessa a nessuno, il precedente round del Sanremo, e il balletto finale al RAC, sono invece due occasioni per testare alcune novità in vista del nuovo anno. Audi e Lancia scoprono le carte, alle quali si aggiunge anche l’Austin Rover.

Dopo il timido esordio della Quattro S1 E2 in Argentina, il Sanremo ha dimostrato infatti che i tedeschi non hanno intenzione di mollare, con Rohrl che ha messo tutti in imbarazzo sulle strade italiane portando al successo la nuova nata di Ingolstadt. L’Austin Rover porta invece al debutto sulle strade di casa la piccola Metro 6R4, ma le teste dei curiosi sono soprattutto rivolte alle due auto in livrea Martini.

Dopo anni di sviluppo e mille difficoltà la nuova nata di casa Lancia è finalmente pronta al debutto mondiale. Al RAC 1985 esordisce infatti la Delta S4. Trazione integrale, doppia sovralimentazione, uno sviluppo lungo, travagliato, ma che ha consentito alla casa torinese di preparare tutto o quasi nei minimi dettagli. La sfida ai francesi per il 1986 è lanciata.

Lancia prima, Mikkola poi

Gli ordini di Cesare Fiorio sono quelli di mettere subito alla frusta la nuova nata per testare fin da subito affidabilità e velocità. Markku Alen non si fa di certo pregare, e a metà della prima giornata comanda già con una ventina di secondi sul compagno di squadra. Niente per l’epoca, ma l’inizio lascia ben sperare. E’ il solito RAC: fango, nebbia, neve. Gli errori più o meno gravi non si contanto, e alla fine della prima tappa è Hannu Mikkola a comandare la fila.

Il finlandese, dopo la pazzesca prestazione nella gara di casa, anche se mandata agli annali con un ritiro, conferma di essere a proprio agio con la mostruosa S1 E2 guidando il gruppo, a dimostrazione di come la non competitività della macchina sia solo una leggenda nata qualche decennio più tardi. Kalle Grundel, con la seconda delle T16, lo incalza da vicino, con Alen terzo e il neo campione del mondo al quarto posto. Pond, con la Metro 6R4, è quinto subito davanti a Toivonen, che si porta già a spasso un minuto di penalità. Henri dà spettacolo fra le “Micky Mouse” inglesi, non curante che il parafango perso in prova diventerà una fortuna per uno spettatore 35 anni più tardi.

Rohrl, sempre attesissimo, è già fuori gara a causa di un cappottamento. Il RAC, con percorso semisconosciuto ai più, non gli è mai piaciuto, anche se sembra che la gita fuori programma sia stata causata da un errore del suo navigatore Phil Short, più che da uno del tedesco.

Mikkola – Hertz / Audi Quattro S1 E2

Alen domina, ma vince Toivonen

La gara è comunque tiratissima, con Mikkola, Salonen e Alen racchiusi in una ventina di secondi, quando a metà della seconda giornata in due prove cambia tutto. Salonen, sulla speciale numero 21, e poi Mikkola, sulla 22, si fermano per rottura del motore, servendo così su un piatto d’argento la momentanea doppietta alla Lancia. Alen, che era comunque in rimonta sui connazionali, si ritrova così a condurre con quasi due minuti e mezzo di margine sul compagno di colori.

Al termine della seconda giornata in seconda posizione troviamo però Tony Pond con la Metro, con Toivonen terzo davanti a Sundstrom con la T16. Alen sembra poter fare quello che vuole, tanto da guadagnare comodamente sul britannico e permettersi di gestire il vantaggio sopperendo alle bizze del motore della sua Delta S4 fa le bizze. Niente di preoccupante comunque, con Toivonen che tra problemi al differenziale e un cappottamento riesce comunque a tenere sotto tiro Pond. 

Sulla speciale 55 succede però il fattaccio. Alen esce di strada e termina la prova solo grazie all’aiuto dell’amico Kankkunen. Il finlandese per circa 5 minuti e retroce al terzo posto, mentre Pond, vincendo la prova, scavalca Toivonen ritrovandosi così al comando della gara di casa. I tre continuano a scambiarsi la leadership nelle successive prove, ma a fine giornata è Toivonen a comandare con 55 secondi su Alen e oltre un minuto su Pond.

Toivonen – Wilson /Lancia Delta S4

 

Sulle quattro speciali dell’ultima giornata Toivonen gestisce alla meglio il vantaggio su Alen, e va così a bissare il successo ottenuto sempre al RAC 5 anni prima. E’ il secondo successo in carriera per Toivonen, primo per la Delta S4, con il binomio che farà subito replica alla prima uscita della stagione 1986 a Monte-Carlo.

Sembra tutto avviato verso la definitiva consacrazione per il finlandese e per il ritorno in grande stile della Lancia sulle scene mondiali. Andrà in maniera diversa, e possiamo solo sognare come sarebbero potute andare le cose in altre circostanze.

Credit pics: sconosciuto
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