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CER 2023: Il ritiro di Evans spinge Rovanpera verso il titolo. Il recap di sabato

Il ritiro sulla SS11 di Elfyn Evans riduce solamente ad alcune formalità la consegna del titolo nelle mani di Kalle Rovanpera

Un Central European Rally incredibile quello andato in scena durante la terza giornata di gara.
Una vera e propria altalena di emozioni tra i protagonisti della conquista al titolo che ha visto nel giro di due prove speciali, in particolare la SS10 e la SS11, un completamento ribaltamento della situazione.

Se nella SS10 un lungo in un’inversione destra ha fortemente messo a repentaglio la conquista al titolo da parte del finnico è invece nella SS11 che avviene il ritiro di uno dei due contendenti al titolo.
Durante la prova speciale Knaus Tabbert Bayerischer Wald 1, Elfyn Evans esce dalla traiettoria ideale, arrivando lungo sbattendo contro un’abitazione e rovinando irrimediabilmente la sospensione posteriore sinistra obbligando il gallese di casa Toyota ad alzare bandiera bianca lasciando di fatto via libera a Kalle Rovanpera per la conquista del suo secondo titolo piloti, bissando quello conquistato nella precedente stagione.

Nulla è però è ancora matematicamente sicuro, obbligando di fatto l’equipaggio finlandese a non ritirarsi per ottenere quel punto in più che gli garantirebbe l’effettiva conquista del titolo rispetto al compagno a bordo della Toyota Yaris numero 33.

Possibilità di conquista comprese anche dall’attuale leader del campionato e del campione in carica, che durante le prove speciali del loop pomeridiano di prove ha alzato il piede per evitare rischi e possibili rotture che riaprirebbero le possibilità di conquista ad Elfyn, spalancando però le porte alla leadership della gara a Thierry Neuville, ancora in lizza per la conquista del secondo posto nella classifica piloti.

E’ infatti il belga di casa Hyundai ad approfittare della situazione venutasi a creare per la classifica piloti per salire in cattedra e comandare la prima edizione del Central European Rally allungando su tutti i diretti avversari con il solo Kalle Rovanpera a poterlo “impensierire”.
Maggiormente distanti i restanti equipaggi Rally1 con l’estone di casa Ford, Ott Tanak a occupare l’ultimo gradino sul podio disponibile con un distacco che di fatto lo tiene al sicuro.
Sono infatti gli oltre 50 secondi inflitti a Sebastien Ogier a rassicurargli una certa serenità nella conquista di un podio fortemente imprevisto alla vigilia della gara.

Stravolgimenti di classifiche e situazione che non riguarda solamente le Rally1, ma anche le vetture Rally2 con la Fiesta di Adrien Fourmaux che riesce a salire sul momentaneo gradino più alto del podio WRC2 che dimostra come gli aggiornamenti alla vettura M-Sport la stanno riportando nelle posizioni che contano in piena lotta con la Hyundai i20 Rally2 e la Skoda Fabia RS Rally2.
Una foratura rimediata sulla prima vera prova speciale del rally che lo sembrava aver estromesso dal rally prima di un recuperato forsennato che lo hanno proprio portato sul gradino del podio proprio davanti alle vetture avversarie guidate rispettivamente da Emil Lindholm e Erik Cais.
Una battaglia tra vettura di quelle che non si vedevano da diverso tempo che dimostrano l’alto livello della categoria Rally2 e la poca differenza tra ciascuna vettura.

Un trio di vetture Rally2 che va inoltre a monopolizzare gli ultimi posti all’interno della top 10 generale.

Una sfida che certamente non avrà tutti gli occhi addosso a seguito della possibilità di conquista del titolo da parte di Kalle, ma che certamente verrà considerata da tutti.

 

 

Photocredit: Luca Barsali 
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