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La polvere al centro del dibattito al Rally Acropoli 2025

Takamoto Katsuta alza la voce: “È una presa in giro, è pericoloso per tutti”. Anche Tänak e Ogier intervengono sulla questione degli intervalli di partenza

La polvere al centro del dibattito al Rally Acropoli 2025

Takamoto Katsuta alza la voce: “È una presa in giro, è pericoloso per tutti”. Anche Tänak e Ogier intervengono sulla questione degli intervalli di partenza

Il Rally dell’Acropoli 2025 è ufficialmente iniziato con la superspeciale del giovedì sera, ma è da venerdì che scatterà la vera sfida. Le sei prove previste nelle foreste greche si preannunciano infernali, e non solo per il caldo torrido che colpirà i piloti. Il vero nemico sarà ancora una volta la polvere, sospinta dal vento assente e pronta a rendere la visibilità un incubo.

Già alla vigilia, il tema è entrato al centro del dibattito tra i protagonisti del Mondiale. I piloti avevano chiesto un intervallo più lungo tra le partenze, almeno per la giornata di venerdì. La risposta degli organizzatori? Un secco no, per motivi legati all’itinerario.

Katsuta non ci sta: “Una questione di sicurezza”

Tra i più critici, Takamoto Katsuta di Toyota Gazoo Racing, che non ha nascosto la propria frustrazione:

“Penso che dieci minuti sarebbero l’ideale”, ha dichiarato il giapponese, inizialmente con tono ironico.
“Tutti vorrebbero più distacco, tranne Elfyn (Evans). Ma ogni anno succede la stessa cosa. Chiediamo più minuti, ma alla fine si sacrifica una tappa per mantenere il programma. Non ha senso. È una presa in giro.”

Per Katsuta, il problema è tutt’altro che banale, e riguarda in primo luogo la sicurezza dei piloti e degli spettatori:

“La visibilità è minima. Se c’è gente in traiettoria e non vedi nulla, basta una traiettoria sbagliata per rischiare grosso. È facile dire ‘rallenta’, ma il nostro lavoro è andare forte. Questo compromesso non è accettabile.”

Tänak e Ogier si uniscono al coro

Anche Ott Tänak, oggi in Hyundai, ha espresso le sue preoccupazioni:

“Giovedì nello shakedown c’erano solo due minuti tra le auto e si stava appena dentro. Ma venerdì, nella foresta, non ci sarà alcuna possibilità. Tre minuti non bastano, e lo sanno anche loro.”

L’estone spera che i vertici prendano provvedimenti almeno per le tappe successive al primo giro.

A portare una voce diversa, più riflessiva, ci ha pensato Sébastien Ogier. L’otto volte campione del mondo ha ricordato come partire per primi possa talvolta essere un vantaggio, riferendosi chiaramente al compagno e leader della generale Elfyn Evans:

“È un bel bonus per chi è in testa al campionato. Quando ti fai il mazzo per arrivare lì, almeno puoi goderti qualcosa. Ma è vero, la situazione può diventare critica.”

Verso un possibile cambio in corsa?

Qualcosa potrebbe cambiare dal secondo giro di venerdì in avanti. I team hanno già fatto presente che la domenica mattina sarà altrettanto delicata, con nuove prove speciali molto strette e polverose, tra i cespugli:

“Anche quattro minuti potrebbero non bastare”, ha aggiunto Ogier.

Il Rally dell’Acropoli si prepara dunque a essere una sfida non solo tecnica, ma logistica e di sicurezza. E con le previsioni che parlano di condizioni statiche, l’attenzione sarà tutta sul cronometro… e sulla polvere.

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