WRC | Central European Rally: Thierry Neuville fa suo lo shakedown
Il belga riesce a ritrovare la quadra nel connubio Hyundai-asfalto e conquista lo shake
L’ultima apparizione di Hyundai su asfalto era stata particolarmente complessa.
Mai in ritmo e succube del completo dominio Toyota che con un secco 1-2-3-4 aveva sorpreso e non poco durante il Rally Islas Canarias.
Sono passati quasi mesi da quest’ultimo appuntamento su asfalto e i dubbi se si potesse ripresentare una situazione analoga veleggiavano sempre più preponderanti nei pensieri di tutti, piloti compresi.
Hyundai ’24 o Hyundai ’25? Dubbi che fino alla fine sono sorti tra i tre diversi equipaggi in gara e che hanno portato a diverse soluzioni.
Con Ott Tanak a preferire la vecchia vettura e Adrien e Thierry a preferire la nuova evoluzione l’obiettivo per questo CER era ed è comune, evitare una debacle simile.
Debacle che per il momento non sembra ripresentarsi, almeno per questo shakedown, dove Thierry Neuville al terzo passaggio a sua disposizione è riuscito a stampare il miglior tempo fermando il cronometro a 2:15.5 secondi.
Un crono importante che gli ha permesso di staccare per oltre un secondo tutti i restanti equipaggi in gara, sui 4.57 chilometri a disposizione, e obbligando Sebastien Ogier ad inseguire.
L’otto volte campione del mondo riesce a firmare il secondo scratch arrivando con un ritardo di 1.1 secondi, ma con un vantaggio di appena 0.1 secondi nei confronti di Elfyn Evans che gli garantisce la seconda posizione proprio nei riguardi del pilota inglese.
Con la terza piazza occupata dall’equipaggio della Toyota Yaris numero 33 a segnare il quarto scratch ci pensa Ott Tanak, che a bordo della Hyundai in versione 2024, riesce a segnare tempi costantemente sul passo dei migliori concludendo con il miglior tempo al secondo giro di 1.3 secondi più lento rispetto a quello fatto segnare dal compagno di team.
Quinto crono fatto segnare da Gregoire Munster e Louis Louka che, nonostante un errore al primo giro di shakedown, riescono a trovare il ritmo su un fondo a lui maggiormente congeniale e di “casa” che gli permette di mettersi alle proprie spalle Adrien Fourmaux per appena 0.1 secondi ed il compagno di team Josh McErlean per 0.4 secondi.
A completare il treno di vetture Rally1 ci pensano le Toyota di Takamoto Katsuta, Kalle Rovanpera e Sami Pajari tutti staccati di oltre tre secondi dal tempo fatto segnare dal campione in carica Thierry Neuville.
Tra le vetture Rally2 è sempre una Toyota a svettare, ma non quella del nuovissimo campione WRC2 Oliver Solberg, ma quella dello spagnolo Alejandro Cachon che riesce a segnare il tempo di 2:23.8 secondi che gli permette di prendersi la nomea di più veloce tra le vetture Rally2.
Un crono di appena 0.4 secondi più veloce rispetto a quello fatto segnare da Nikolay Gryazin che a bordo della Skoda Fabia RS riesce a far segnare il secondo tempo.
Terzo tempo è quello fatto segnare da Diego Ruiloba che riesce ad anticipare per appena 0.2 secondi quello fatto segnare da Roberto Daprà e Luca Guglielmetti.
Con ancora i restanti equipaggi in gara impegnati sullo shakedown i dubbi su chi possa essere il vincitore di questo terzultimo appuntamento si fanno sempre più importanti.
Un dubbio che non avrà risposta fino alla S.S. 18 Muhltal.
L’appuntamento è quindi con la prima prova speciale in programma S.S 1 Golf und Therme che con i suoi 12.83 chilometri aprirà ufficialmente le danze.