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Andrew Wheatley alla ricerca di quattro costruttori per la classe Rally3

I recenti test di Renault in Francia sono stati accolti con entusiasmo dal direttore della FIA, che ritiene che potrebbero esserre "un'enorme opportunità con le Rally 3" in questo sport

Le Rally3 sono una categoria di vetture fortemente voluta dalla FIA dopo il mancato successo del progetto R4/Rally2 Kit. Questa classe ricopre il terzo gradino della piramide della FIA, progettato per colmare il divario tra la classe Rally 2, a quattro ruote motrici, e le vetture Rally 4, a trazione anteriore.

In molti l’hanno definita come una rivisitazione moderna del Gruppo N ma, attualmente, M-Sport è l’unico produttore con un’auto Rally3 omologata. La sua Fiesta ha una linea estetica molto simile ad una vettura di serie, come una Rally 4 o una Rally 5, ma, a livello meccanico, dispone di un motore di 1,5 litri ed è dotata di una trazione integrale.

Non è di certo il suo rapporto peso (1210 kg) potenza (vicina ai 240 cv con la nuova flangia) a convincere gli acquirenti, bensì il il suo prezzo competitivo. La Fiesta Rally3 è, infatti, la 4wd da rally più economica da acquistare nuova, grazie al suo prezzo di circa 105mila euro.

In una nostra intervista dello scorso anno, il campione ERC Junior 2021, Ken Torn aveva definito le Rally3, rispetto alle gruppo N:

Decisamente molto più divertenti, soprattutto su sterrato. Sono auto più facili, molto più essenziali.

Sembrerebbe che Renault sia incuriosita dal progetto e stia sviluppando una Clio Rally3, testata recentemente in Francia. La notizia è stata accolta con entusiasmo da Andrew Wheatley, direttore della FIA, il cui scopo è quello di cercare di avvicinare convincere quattro produttori a prendere parte e competere nella classe Rally3.

Durante una conferenza stampa al Rally RACC di quasi due settimane fa, ad Andrew erano stati chiesti più dettagli riguardo all’interesse da parte di Renault e da parte di atri produttori per il progetto Rally3.

Personalmente, sto spingendo molto su quella categoria perché penso che ci sia un’enorme opportunità con le Rally3. Le prestazioni che abbiamo visto con la Fiesta sono state davvero positive e portare regolarmente le auto tra i primi 15 e i primi 20 eventi WRC è stato fantastico.

E’ un’auto che utilizza prevalentemente parti di carrozzeria standard, ciò significa che al di fuori dell’Europa…quando siamo andati in Nuova Zelanda, è davvero interessante vedere quali siano i criteri delle persone quando lavorano con le vetture.

Portare un paraurti dall’Europa alla Nuova Zelanda in questo momento, con l’attuale situazione logistica, è più costoso da trasportare rispetto al paraurti stesso. Quindi penso che le Rally3 rappresentino un’ottima opportunità nei mercati extra europei perché sono abbastanza performanti, e perché il costo effettivo di 105.000 per la base è efficiente.

Ho visto un video la scorsa notte di un test di Renault con la nuova vettura, fantastico. E ho visto alcuni filmati della Fiesta e ovviamente uno dei miei obiettivi è riuscire ad avere quattro produttori, tutti a questo livello, la piramide è davvero dinamica. Ovviamente è un nuovo regolamento, devono capire come funziona, ma è chiaramente un obiettivo.

A causa di una recessione globale prevista per i prossimi mesi, la stagione 2023 potrebbe riscontrare tantissime difficoltà sia in qualsiasi sport automobilistico, sia per la vita di tutti i giorni. Sviluppare un’auto da rally da zero potrebbe, quindi, diventare l’ultima cosa da fare nell’agenda di qualsiasi produttore.

A tal proposito, il vicepresidente della FIA, Robert Reid, seduto al fianco di Wheatley durante la conferenza stampa, ha indicato il nuovo tetto dei costi per i componenti tecnici su Rally2/3/4/5, recentemente modificato.

Non vi annoierò con i dettagli tecnici, ma è l’indicizzazione del FMI-G7 che ora avviene due volte l’anno, che ci consente di essere più agili con quell’indicizzazione. Penso che sia in risposta alle persone che si preoccupano ovviamente del costo delle materie prime, del costo dei componenti, è difficile.

Siamo un bene di lusso in un certo senso, non siamo un bene di prima necessita per la vita delle persone in termini di sport automobilistici. Sarebbe bello evitare una recessione – penso che sia più probabile che gli Stati Uniti riescano ad evitare la recessione e penso che per l’Europa sia più difficile. Se riuscissimo a mantenere, nel Regno Unito, un primo ministro per più di qualche settimana al momento, potrebbe esserci di aiuto!

Quindi sì, la recessione è una preoccupazione, ma stiamo facendo tutto il possibile. Penso che sia un omaggio ad Andrew e al suo team che hanno risposto, ascoltato, capito quali siano i problemi e abbiamo cercato di fare il meglio che potevamo. Il problema è se indicizziamo tutti questi tipi di aspetti e poi diciamo ai produttori “OK, dobbiamo indicizzare sulla stessa base, non sono così contenti”.

Wheatley ha concluso:

E’ una sfida perché l’altra cosa che dobbiamo tenere a mente è che abbiamo una classe Rally2 molto, molto forte. E questo è supportato a livello globale da molti clienti, ed è davvero importante. Nei rally è assolutamente fondamentale non solo la cima della piramide, ma come funziona il resto.

DirtFish.com https://dirtfish.com/rally/wrc/fia-wants-four-manufacturers-in-rally3/
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