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Navigatori mondiali: la sfida nella sfida verso il titolo WRC

In Australia i tre navigatori potrebbero diventare fondamentali nella corsa al mondiale rally 2018

navigatori wrc

Tre carriere diverse, tre personalità e nazionalità diverse ma, in comune, il compito di guidare il loro compagno verso il titolo mondiale rally 2018.

Sono Julien Ingrassia, Nicolas GilsoulMartin Järveoja, i tre navigatori protagonisti di questo rush finale del WRC che da giovedì saranno chiamati a giocare ruoli fondamentali nelle diverse corse ai titoli WRC. Ricostruiamo il loro profilo di navigatori e uomini per capire quel che potranno dare in questi momenti decisivi.

Julien Ingrassia

Nato a Aix-en-Provence il 26 novembre 1979 ha costruito la propria carriera in totale simbiosi con Sebastien Ogier. Dal 2006 alternato con altri piloti e dal 2008 in pianta stabile, col campione di Gap ha costruito un rapporto che va aldilà del rapporto professionale. Insieme hanno preso decisioni importanti. Basti pensare alla scelta di mollare Citroen per scommettere in Volkswagen quando ancora la macchina era un progetto sulla carta e c’era da affrontare un anno di test e allenamenti sulla Skoda S2000.

Altro non è che la metà di una mela finora perfetta. Un rapporto difficile da immaginare su binari diversi e che sembrava sul punto di portare al ritiro Ogier dopo i dubbi se proseguire la carriera in seguito all’incidente con qualche strascico fisico occorso in Finlandia.

In Australia può giocare un ruolo fondamentale la grande precisione che ha caratterizzato la sua carriera di navigatore (i suoi errori evidenti si contano sulle dita di una mano), unita allo straordinario feeling col suo pilota.

Nicolas Gilsoul

Nato Chênée il 5 febbraio 1982, naviga Thierry Neuville dal 2001 dopo aver condiviso l’abitacolo con nomi di varia caratura tra cui spicca il nome di Bruno Thiry. Simpatico, estroverso e “molto social” completa un equipaggio che aspetta da alcuni anni la consacrazione tra i grandi di questo sport.

L’impressione dall’esterno è che reciti un ruolo essenziale quando la pressione si alza e c’è da controllare la tensione di uno dei talenti più cristallini al volante di una WRC. Non sempre riuscendoci ma offrendo sempre un apporto essenziale in termini di presenza, precisione e protezione del proprio driver anche a mezzo stampa (è sicuramente il più presente nel rapporto coi media).

In Australia può essere importante se saprà mantenere la calma dentro la Hyundai i20, ricordando al pilota di fare la cosa che sa fare meglio: guidare velocemente ma senza inutili sbavature.

Martin Järveoja

Nato in Estonia il 18 agosto 1987 è il più giovane dei tre, sia per età che per anni con il suo pilota. Infatti naviga Ott Tanak da sole due stagioni dopo un lungo apprendistato con un altro talento (incompiuto) estone: Karl Kruuda. In due anni si è portato nella top 3 del mondiale con estrema naturalezza, dimostrando una grande capacità di gestione della pressione anche al cospetto dei più blasonati team del World Rally Championship.

Col suo carattere mite ed equilibrato ha saputo accompagnare la crescita di Tanak, controllando foga ed istinto “suicida” e portando a compimento il lavoro che non era riuscito appieno a Raigo Molder. Accompagna ed asseconda, senza invadere ma incidendo quando serve quel qualcosina in più che fa vincere le gare.

In Australia può essere determinante la sua giovane età che porta quella giusta fame a chi deve compiere un’impresa che a motori spenti pare difficile, se non impossibile.

Dunque non sarà sfida tra soli tre uomini col volante in mano. Ce ne sono altri tre con i loro blocchi note, la gestione della logistica, delle informazioni e della tensione. Solo uno sarà il copilota campione del mondo rally.

 

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