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Visita al Museo do Rally di Fafe: piccola mecca per gli appassionati di rally

Abbiamo visitato il piccolo museo portoghese e ci siamo persi tra mostri sacri del rallismo e piccole sorprese inaspettate!

La prima tappa del Campionato Europeo è da poco andata in archivio con la vittoria di Hayden Paddon. Il neozelandese è riuscito a salire sul gradino più alto del podio nel vecchio continente.

Un’affermazione inaspettata figlia della tenacia di non mollare e di un pizzico di fortuna quando il leader della generale, Mikko Heikkilä, è stato vittima di una foratura nell’ultima speciale. Un finale al cardiopalma che ha visto protagonista anche il buon Mads Østberg, prova dopo prova uno dei tre guadagnava qualche secondo o qualche decimo agli altri due che si rifacevano nella prova successiva. Un rally ricco di colpi di scena che ci ha tenuto sulle spine fino all’ultimo.

Per rilassarci dall’estenuante tre giorni di gara portoghese e per proteggerci dall’ennesima pioggerellina lusitana abbiamo colto l’occasione per fare tappa al Museo do Rally di Fafe. Un luogo di pellegrinaggio per tutti gli appassionati delle corse di regolarità portoghesi e non solo.

Appena entriamo ci troviamo davanti a una serie di mostri sacri che hanno fatto la storia del nostro sport, accompagnati da modelli più modesti che sono stati rilevanti per le prime gare dei vari idoli locali. A differenza della mostra temporanea “The Golden age of rally”, organizzata dalla Fondazione Gino Macaluso e aperta fino al 2 di maggio al Mauto di Torino che vi consigliamo di andare a vedere, il museo di Fafe è un’esposizione permanente aperta tutto l’anno. Anche nel piccolo ma accogliente museo portoghese vi sono vetture che non sempre vengono esposte.

Le prime tre auto in cui ci imbattiamo sono quelle del team Diabolique, l’equivalente dei vari Grifone, Jolly e Astra in Italia. In primis una Ford RS1800 MkII tre volte campionessa portoghese con Joaquim Santos e Migueil Oliveira. Accanto altre due regine dell’Ovale Blu sempre del Team Diabolique, una RS200 e una Sierra Cosworth. Oltre alle tre americane trovano spazio anche una coppia di Delta, una BMW M3 E30, una Renault Megane Kit Car, una Citröen DS3 R5 e tante altre.

Sulle pareti le firme e gli autografi dei campioni del passato con degli approfondimenti a loro dedicati; da McRae a Kankkunen, da Sainz alla Mouton fino a tempi odierni con Ogier e Loeb. Avere tutte le auto che hanno corso nel mondiale non è cosa facile, soprattutto se si parla di Gruppo B. Proprio per questo a Fafe hanno pensato di prendere una Peugeot 205 T16 e una Renault 5 Turbo stradali e mostrare anche quello che erano le auto di serie, se così si possono definire.

Ci inoltriamo nella sala e dopo un 131 Abarth e una Clio Williams ci imbattiamo in due auto degli anni ’90 che hanno fatto la storia dei rally. Una Subaru Impreza ex Colin McRae, guidata anche da piloti locali, fa da contraltare a una Ford Escort Cosworth ex Miki Biasion. Una coppia di nomi diventati leggende a cui i più devoti fan del rallismo internazionale guardano con ammirazione. Proprio di devozione è il caso di parlare perché a Fafe i rally sono una vera e propria tradizione che si uniscono con gli usi e i costumi del posto. Poniamo caso che ci sia da fare un pellegrinaggio per portare una croce in cima a una collina sterrata e avete a disposizione l’Impreza e la Escort in questione funzionanti. Perché non effettuare il pellegrinaggio con due auto, ex ufficiali, che hanno corso nei rally mondiali? Di qua nasce l’idea di portare al Santuario della Signora delle Nevi di Lameirina (passaggio, tra l’altro, di una delle prove più belle del rally) i simboli dei Viaggi della gioventù proprio con Subaru e Ford.

Se i rally a Fafe sono una religione da qualche parte, un aspirante pilota, bisogna che inizi ed è per questo che fra le varie auto troviamo una Seat Marbella, versione spagnola/portoghese della Fiat Panda. Proprio su quest’auto hanno iniziato a correre molti campioni locali. In primis Rui Madeira che nel 1995 sarà campione del mondo gruppo N con la Lancer della RallyArt, un vero idolo da queste parti. Oltre a lui, se passiamo in Spagna, troviamo un altro grande campione che mise le basi alla sua immensa carriera con una Seat Panda: nientemeno che su maestà Carlos Sainz. Insomma se fa sorridere vedere una Fiat Panda in salsa portoghese di fronte all’Impreza di McRae, fa anche riflettere che le grandi imprese nascono passo dopo passo da piccole e umili cose.

Concludiamo la visita con la Porsche Carrera RSR, una Lancer e una simpatica targhetta dedicata alla Citroën BX 4TC, dove la Gruppo B del Double Chevron viene descritta come “melhor mal feito”, cioè la miglior auto male costruita della storia!

Se per caso vi capita di essere in viaggio nel nord del Portogallo, è assolutamente consigliata una visita a questo piccolo museo dei rally insieme alla cittadina di Fafe e di Guimarães poco distante. Vi lasciamo in descrizione la pagina Facebook del museo e gli orari. Buona visita!

Orari Museo do Rally Fafe:

  • Da martedì a giovedì 15.00-18.00
  • Sabato e domenica 15.00-19.00

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/MuseudoRali/

Photo credit: Darko Viel
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