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ERC 2016: Il punto a metà stagione

Nel mese di luglio tutti i campionati motoristici entrano nella seconda parte di stagione. E’ normale, quindi, fare il bilancio della situazione e tirare le prime somme dopo il prologo di campionato. L’ERC è partito per la stagione novella con delle brutte notizie visto la decisione del team semi-ufficiale Peugeot Sainteloc di non partecipare al campionato 2016. Questo ha causato l’assenza della piccola porzione di vetture ufficiali rimaste nella rassegna europea invocando pessimismo sull’avvio della stagione. Se a tutto ciò si aggiunge la cancellazione del primo rally dell’anno, il Liepaja in Estonia, è chiaro immaginare come il campionato 2016 si sia presentato ai nastri di partenza piuttosto sottotono. Ma si sa che l’apparenza inganna; tutti i pregiudizi prima del via dell’ERC si sono rilevati infondati al cospetto della negatività pre-stagionale.

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Infatti, nonostante la carenza di team di punta, il campionato europeo ha comunque trovato il modo di farsi apprezzare dagli appassionati grazie a una moltitudine di fattori. Quello più importante è stato sicuramente il giusto mix di equipaggi comprendente i senatori del campionato, le stelle locali e i solidi piloti militanti nel WRC. Tutto ciò ha garantito una entry list molto variegata ad ogni rally condita dal fatto che tutte le gare sono state molto ricche di colpi di scena ed emozioni. E cosi’ l’ERC si è dimostrato più che appetibile agli occhi di molti.

All’inizio della stagione, una cosa era certa: il titolo europeo se lo sarebbero giocato Kajtean Kajetanowicz e Alexey Lukyanuk. Ed effettivamente la classifica generale a metà stagione recita questo copione. Ma, come detto precedentemente, ogni rally è stata una storia a sé. Nel primo appuntamento stagionale, il Rally delle Canarie, è andato in scena il primo assaggio del duello tra i due equipaggi in testa ai favori dei pronostici i quali si sono confermati anche al comando della classifica assoluta della corsa spagnola. La presenza della stella del WRC Mads Ostberg, non è bastata a fermare i due driver della Ford anche perché il norvegese, anch’egli al volante di una Fiesta R5, è stato afflitto da problemi ai freni. Stesso discorso per Kajetanowicz il quale ha patito dei guai alle gomme che gli hanno fatto perdere la vittoria in favore dell’equipaggio Lukyanuk-Arnautov.

Dopo il debutto in terra spagnola, la carovana dell’ERC si è spostata in Irlanda per lo storico Circuit of Ireland. Coloro che si immaginavano di vedere uno scenario simile al primo rally dell’anno sono rimasti delusi, in particolar modo a causa della resa anticipata di Lukyanuk. Il pilota russo ha infatti distrutto la sua Fiesta nei test pre-gara dovendo obbligatoriamente rinunciare alla corsa nord europea la quale vedeva le presenze di lusso di Craig Breen ed Elfyn Evans. Il vicecampione del 2015 si è confermato profeta in patria dopo aver battagliato a lungo con il rivale inglese (che è stato fermato dal motore) e Kajetanowicz il quale ha chiuso con un ottimo secondo posto.

Ma il bello deve ancora venire. Dopo i primi due rally su asfalto, il campionato europeo fa il suo esordio sulla terra, all’Acropolis Rally. E sappiamo benissimo che la differenza tra sterrato e superficie asfaltata è come quella tra sole e luna. In questo contesto si consuma la più bella sorpresa della prima metà del campionato; il suo nome è Ralf Sirmacis. Il giovane pilota lettone, classe 1994, ha conquistato una strabiliante vittoria nella terra degli dei al volante della sua Skoda Fabia della Sports Racing Technologies. A suo favore ci sono state sicuramente le disavventure di “Kajto” – che ha cappottato la sua Fiesta nella PS1- ma soprattutto di Lukyanuk il quale ha danneggiato la sua vettura prendendo una buca non segnalata nelle sue note. Tutto ciò non toglie però le prestazioni messe in campo da Sirmacis; non si vede di certo tutti i giorni un giovane che va cosi’ forte sulla terra e, se consideriamo il fatto che il lettone è riuscito addirittura a ripetersi, viene naturale sorprendersi di fronte a questo pilota. Dopo la vittoria greca, l’alfiere Skoda ha duplicato in Estonia un paio di settimane or sono. A dir la verità, Sirmacis si è trovato la vittoria su un piatto d’argento dopo il “botto” di Lukyanuk nell’ultima speciale il quale ha buttato alle ortiche una affermazione praticamente già conquistata. L’estone è stato bravo a farsi trovare pronto al momento giusto andando a vincere il secondo rally stagionale, unico ad esserci riuscito nell’ ERC 2016. Questi sono darti su cui riflettere in particolare per le speranze e le aspettative che questo ragazzo ha per il futuro.

In mezzo al rally estone si sono disputati altri due appuntamenti, il Rally delle Azzorre e quello di Ypres. E in entrambi i casi le emozioni e i colpi di scena non sono di certo venuti a mancare. Sul favoloso arcipelago portoghese abbiamo avuto la fortuna di assistere a un rally altrettanto bello dove il pilota locale Moura è riuscito nell’impresa. Il portoghese ha fatto la gara della vita avendo la meglio sugli sfortunati (manco a dirlo) Lukyanuk e Kajetanowicz. Le loro Fiesta sono state afflitte da problemi tecnici che hanno aperto la strada a Moura il quale è diventato il primo pilota locale a vincere il Rally delle Azzorre.

 

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Anche in Belgio si è assistito, non solo a una vittoria, ma ad un assoluto dominio dei piloti locali. Nel Rally di Ypres a prevalere è stato l’inossidabile Freddy Loix che, con la sua Skoda Fabia, ha conquistato l’undicesima (!) vittoria sulle strade di casa. “Fast Freddy” ha approfittato dei guai delle punte di diamante presenti in Belgio ovvero Bryan Bouffier e Stephane Lefebvre. Il podio è stato poi completato da Kris Princen e Bernd Casier. Da non dimenticare anche il debutto della nuovissima Hyundai I20 R5 che però si è dimostrata ancora un po’ acerba con Kevin Abbring al volante

Il campionato europeo non si prende pause dato che nel weekend del 4-6 agosto la carovana dell’ERC si sposterà in Polonia per il Rally Rzeszówski, il rally casalingo di Kajetanowicz. Per il polacco sarà la seconda apparizione sulle strade casalinghe dato la precedente partecipazione al rally di Polonia valevole per il Mondiale dove non ha affatto sfigurato. In realtà sia lui che Lukyanuk hanno dimostrato di giocarsela con i migliori piloti militanti nel WRC mostrando quindi un livello invidiabile per molti colleghi. Sarebbe molto interessante vedere a confronto i piloti dell’ERC in qualche appuntamento mondiale.

Come al solito, il campionato europeo dedicato ai giovani ha destato molto interesse grazie alla competitività e alle lotte tra i piloti dell’ERC Junior. In modo particolare, a distinguersi sono stati i piloti del team Opel Chris Ingram e Marjan Griebel.

Con ancora cinque appuntamenti in calendario è normale aspettarsi ancora grandi cose da questo ERC. A volte, lo spettacolo e le gare serrate hanno la meglio su schieramenti e presenze gettonate. Speriamo vada cosi’ anche nella seconda metà di campionato.

 

 

 

 

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